TONELLI OSPITE DI RAI RADIO 1 PARLA DI MICROCRIMINALITÀ DIFFUSA NEI MEZZI DI TRASPORTO DELLE GRANDI CITTÀ

Il problema non è più legato solo alla microcriminalità diffusa per la città o sui mezzi di trasporto, ma anche al fatto se sia giusto o meno riprendere questi furti e pubblicarli sui social. Gianni Tonelli, Segretario Generale Aggiunto del SAP parla di un minestrone di argomenti sull’argomento, tirato fuori da un esponente PD della Commissione Sicurezza del Comune di Milano. Tonelli si chiede se è giusto che le persone abbiano il diritto di difendersi o meno, ritendendo che la comunità abbia il diritto a difendersi. “E’ c’è un diritto in questo senso” – poi si chiede – “C’è un diritto alla privacy su questi malandrini, su questi borseggiatori, delinquenti? Si, può darsi che ci sia, però l’ordinamento fa sempre un distinguo” e riferendosi a questa specifica occasione, chiarisce che l’interesse di chi ha messo questo video in rete, fosse probabilmente quello di allertare la comunità intera, di sollecitare le autorità, di allertare i concittadini a fare attenzione, operando con quella pubblicazione un’azione di autodifesa o autotutela. Un gesto operato per sfinimento, visto il dilagare insopportabile di certi fenomeni, che rendono ormai la vita quotidiana sui mezzi invivibile. Continua Tonelli: “Da poliziotto sono consapevoli delle responsabilità che riguardano il comparto, ma ci sono stati dei Governi che non hanno creduto nella Sicurezza. Se penso alla legge Madia che nel luglio del 2015, in pieno governo Renzi, ha operato un taglio di 43mila unità delle Forze dell’Ordine, è fisiologico che ad oggi c’è tutto un percorso da effettuare per cercare di sistemare i danni fatti, anche dalla Spending Review”. 

 

 


 


PIROLA (SAP MILANO) SULL’ACCOLTELLATORE DELLA CITTÀ MENEGHINA

E’ irregolare, con precedenti, armato ed era ubriaco. Questo l’identikit dell’aggressore che ha terrorizzato Milano nella giornata di ieri.

L’uomo che ieri pomeriggio è stato arrestato dalla Polizia di Stato a Milano è un cittadino marocchino di 23 anni, irregolare, con un precedente, del mese scorso, per furto con strappo. Adesso fortunatamente si trova in carcere a San Vittore, lo fa sapere la Questura di Milano.

Le dichiarazioni di Massimiliano Pirola, segretario provinciale di Milano sono dirette ed escludono ogni fraintendimento «Sentiamo continuamente ripetere che “la civiltà di un Paese si misura dalle condizioni delle sue carceri” (attribuita a Voltaire). Per noi, la civiltà di un Paese si misura dalla sicurezza dei cittadini onesti» ha sostenuto Pirola, sottolineando come Milano sia diventata una città insicura, poiché questo gravissimo episodio ha messo a nudo l’ennesima violenza subita dai cittadini milanesi, che si rivedono nei concittadini feriti. «Questa è diventata ormai la nostra città, sia nella zona centrale che in quella immediatamente contigua, sia in metropolitana che in superficie: insicura».

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LE DENUNCE DEL SAP TROVANO ANCORA RISCONTRO SULLA TESTATA DI LIBERO MILANO

Libero ha ricordato per l’ennesima volta, dopo gli scontri in Via Cagni avvenuti anche lo scorso lunedì, le continue denunce lanciate dal SAP di Milano, che da mesi sottolinea l’invivibilità della situazione per l’ottenimento del permesso di soggiorno. Una situazione insostenibile sia per i colleghi, costretti a recarsi costantemente in tenuta antisommossa che per i richiedenti asilo. Si legge sul giornale «È da quasi un anno che con le lettere ai giornali, gli appelli e i comunicati, il Sindacato Autonomo della Polizia (Sap) segnala il degrado di un intero quartiere e le disumane vicissitudini di famiglie che aspettano un pezzo di carta. Ormai, da quando le pratiche vengono espletate il lunedì mattina, ogni domenica notte la Polizia deve arrivare in tenuta antisommossa per far fronte a una guerra tra poveri che diventa sempre più violenta».

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MILANO ANCORA SCONTRI ALLA MANIFESTAZIONE CONTRO 41BIS A COSPITO

Sabato scorso a Milano l’ennesima manifestazione contro il 41-bis a Cospito. A ascendere in piazza rivoltosi e facinorosi, che come unico scopo hanno quello di creare disordini e disagi anche ai cittadini per bene che sono stati costretti ad abbassare le saracinesche dei propri negozi. Sono sei i colleghi rimasti feriti durante gli scontri, di cui uno grave alla gamba. Hanno cercato di mantenere l’ordine finché le aggressioni operate dagli antagonisti non si sono palesate in modo violento. Atti al limite del terroristico, che non meritano sconti.

Massimiliano Pirola, Segretario Provinciale di Milano: “Si è assistito all’ennesima prova della devastazione di una parte della città operata da personaggi che vogliono manifestare la democrazia attraverso la violenza soprattutto contro le Forze dell’Ordine. Vengono solo a fare disordine in nome di chi voleva far saltare in aria i carabinieri… Voglio portare la vicinanza del sindacato ai colleghi feriti”.

 

 

 

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CAOS PASSAPORTI, PIROLA (SAP MILANO): SIAMO SOVRACCARICHI

Il Segretario provinciale del SAP di Milano, Massimiliano Pirola, torna a denunciare le gravi difficoltà e il sovraccarico di lavoro che ogni giorno l’ufficio passaporti si trova ad affrontare: «Lunghe file dinnanzi all’ufficio di Piazza Cordusio, piattaforme online sovraccaricate, lente e senza possibilità alcuna di prenotazione. Inizialmente si è parlato di uno stato di emergenza perlopiù legato alle festività, o al periodo estivo, trasformatosi però oggi in quotidianità. E per finire, i macchinari, anch’essi sovraccarichi di lavoro e soggetti a continui lavoro di manutenzione, così come i sistemi operativi, quanto (e soprattutto) i nostri colleghi, che ogni giorno con impegno cercano di smaltire, oltre agli appuntamenti da agenda, anche tutte le altre centinaia di richieste d’urgenza (non solo per motivi di salute, di lavoro o di studio, ma anche e soprattutto per motivi di turismo) che giungono. Questa è la realtà degli Uffici Passaporti oggi, e questo è il nostro invito a voler trovare delle soluzioni che agevolino sia chi lavora, sia i cittadini, dando la possibilità di smistare e poter stampare i passaporti anche in altri uffici, in modo da snellire l’ufficio centrale e riuscire a ridurre i tempi d’attesa, ormai diventati insostenibili».

 

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ANCHE ROMANO LA RUSSA SOSTIENE LA PRESA DI POSIZIONE DEL SAP DI MILANO SULLA FOLLIA ECOLOGICA DEL SINDACO SALA

Le follie ecologiche del Sindaco Sala fanno rumore anche tra gli esponenti della politica e l’Assessore lombardo alla Sicurezza Immigrazione e Polizia Locale Romano La Russa appoggia le manifestazioni di dissenso sulla cancellazione dei posti auto delle volanti della Polizia in favore dell’ennesima ciclabile:

«Abbiamo appreso dal Sindacato Autonomo di Polizia SAP attraverso la denuncia del segretario nazionale Gianpiero Timpano del rischio che la Questura di Milano sia l’unica in Italia a non avere più i posti riservati per il parcheggio delle proprie autovetture. Questa possibilità purtroppo – continua La Russa – è la conseguenza della ennesima decisione discutibile del sindaco Sala di aprire una nuova pista ciclabile al posto degli attuali parcheggi assegnati alla Questura. Il primo cittadino di Milano non ha mai fatto mistero di voler andare avanti con la politica ‘green’ o meglio con le follie ‘green’ ma adesso sta davvero esagerando».

 


MILANO R.LA RUSSA POSTI PER VOLANTI SACRIFICATI IN NOME FOLLIE SALA
martedì 31/01/2023 17:06

ZCZC IPN 677 POL — T MILANO ITALPRESS – Abbiamo appreso dal Sindacato Autonomo di Polizia SAP attraverso la denuncia del segretario nazionale Gianpiero Timpano del rischio che la Questura di Milano sia l’unica in Italia a non avere piu’ i posti riservati per il parcheggio delle proprie autovetture . Lo afferma l’assessore regionale lombardo alla Sicurezza Immigrazione e Polizia locale Romano La Russa commentando la notizia diffusa dal Sindacato Autonomo di Polizia secondo cui i posti assegnati alle auto di servizio della Polizia saranno sostituiti da una pista ciclabile. Questa possibilita’ purtroppo – continua La Russa – e’ la conseguenza della ennesima decisione discutibile del sindaco Sala di aprire una nuova pista ciclabile al posto degli attuali parcheggi assegnati alla Questura. Il primo cittadino di Milano non ha mai fatto mistero di voler andare avanti con la politica ‘green’ o meglio con le follie ‘green’ ma adesso sta davvero esagerando . Non e’ possibile – aggiunge – continuare a limitare le forze dell’ordine proprio in un momento in cui la priorita’ dell’amministrazione comunale dovrebbe essere la sicurezza dei cittadini . I nostri uomini in divisa hanno gia’ patito le limitazioni delle aree B e C e il sindaco Sala non puo’ continuare a penalizzare chi quotidianamente e’ impegnato sul territorio a proteggere le persone. Il primo cittadino riveda la sua posizione e contribuisca a migliorare le condizioni di lavoro delle forze di Polizia – conclude La Russa -. Io voglio ribadire di essere come sempre al loro fianco . ITALPRESS . trl com 31-Gen-23 17 01 NNNN


LA MILANO ECOLOGICA DI SALA METTE A RISCHIO ANCHE I PARCHEGGI DELLA POLIZIA

Per gli operatori della Polizia a Milano le difficoltà non si sono fermate ai disagi creati dall’Amministrazione Sala con Area B e C, ma per la città Meneghina tutta green, oggi a rischio anche i parcheggi della Polizia di Stato, “minacciati” dall’ennesima pista ciclabile. Si legge su Libero Milano “Di fronte alla Questura di via Fatebenefratelli, infatti, sorgerà l’ennesima ciclabile. Ed è un bel guaio, perché oltre a rivoluzionare il traffico c’è il rischio che la pista cancelli i posti auto riservati alle volanti parcheggiate all’esterno degli uffici e pronte all’uso”. Impensabile per Timpano che in divisa, spesso chiamati a intervenire con prontezza, si possano percorrere chilometri a piedi prima di salire su una volante e correre verso il delinquente di turno.

«Dobbiamo manifestare il nostro totale disaccordo per la scelta operata dal sindaco Sala di voler sacrificare i posti auto riservati alla Polizia di Stato, di fronte la questura di Milano, a favore di ima ennesima pista ciclabile… Fintantoché la delinquenza non deciderà, in ossequio alla politica “green” del sindaco, di utilizzare solo ed esclusivamente le biciclette, le Forze di Polizia saranno costrette ad utilizzare anche le autovetture, che necessariamente in qualche spazio dovranno pur essere parcheggiate».

 

+++++++++++AGGIORNAMENTO RASSEGNA STAMPA+++++++++++


MARTEDÌ 31 GENNAIO 2023 18:21:23
MILANO: VALCEPINA “POSTI AUTO POLIZIA VITTIME IDEOLOGIA GREEN GIUNTA”
ZCZC IPR 035
POL R/LOM
MILANO: VALCEPINA “POSTI AUTO POLIZIA VITTIME IDEOLOGIA GREEN GIUNTA”
MILANO (ITALPRESS) – “Esprimo la mia vicinanza ai poliziotti della
Questura di Milano, anche loro vittime dell’ideologia green di
questa Giunta che sta stravolgendo tutta la città senza pietà per
nessuno. Dopo la soppressione dei posti auto in corso Buenos Aires
di cui si è parlato ieri, adesso anche in via Fatebenefratelli gli
stalli dovranno lasciare il posto ad un’altra pista ciclabile. Il
sindacato Autonomo della Polizia di Stato ha espresso il proprio
dissenso per questa decisione. Nella lettera firmata dal
segretario nazionale, infatti, viene ricordato al primo cittadino
che, finché anche la delinquenza non si adatterà alla politica
“green” di questa Amministrazione utilizzando solo monopattini e
biciclette per commettere reati, chi è chiamato a garantire
sicurezza alla cittadinanza è costretto ad utilizzare le auto. Gli
stalli per le volanti, dunque, sono ancora necessari. E questa
decisione non va di certo nella direzione di agevolare il lavoro
delle forze dell’ordine, alle quali va il mio ringraziamento per
il loro impegno quotidiano”. Lo afferma il Consigliere Comunale di
Fratelli d’Italia a Milano, Chiara Valcepina in merito alla
soppressione dei posti auto riservati alla Polizia di Stato
davanti alla Questura di Milano in via
Fatebenefratelli.(ITALPRESS).
trl/com
31-Gen-23 18:20
NNNN

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IL SAP A STRISCIA LA NOTIZIA: MILANO SITUAZIONE ESPLOSIVA IN VIA CAGNI

Sugli incresciosi fatti di Via Cagni a Milano, immediatamente denunciati dal SAP, è ritornata alla carica anche Striscia La Notizia. Lunedì mattina circa 700 immigrati si sono recati in via Cagni per ottenere la prenotazione per richiedere i documenti per l’asilo politico.  Prima ancora dell’apertura dei cancelli sono scoppiati tumulti e incidenti tra gli immigrati stessi, tanto che i colleghi in servizio sono stati obbligati, per evitare il peggio, ad intervenire anche con il lancio di lacrimogeni per disperdere la folla.

Striscia la notizia ha dedicato un intero servizio alla situazione di via Cagni e ha dato voce anche alla nostra denuncia riprendendo interamente il comunicato del SAP di Milano per dare voce anche alla prospettiva degli operatori di polizia: «Resse, calci, pugni, lacrimogeni sono la dimostrazione che la politica di flussi migratori è troppo schiacciante rispetto alle nostre possibilità»Sottolineando come ciò che il SAP ha segnalato nel comunicato era stato ampiamente previsto da loro, che lo avevano evidenziato in un precedente servizio:“Capiamo il difficile lavoro delle autorità per contenere tutte queste persone che stanno spingendo, cercano di denunciare le persone che vendono gli appuntamenti (egiziani)” spiegando che il tutto è legato al problema della lingua perché non tutti parlano l’inglese o l’italiano.

 

 


INFERNO IN VIA CAGNI. GLI IMMIGRATI ATTACCANO I POLIZIOTTI

Sembra che via Cagni non trovi pace, ancora una volta protagonista di scontri e violenti tafferugli operati da immigrati in attesa di ottenere i documenti per l’asilo politico. Nella giornata di ieri degli egiziani hanno saltato la fila per le pratiche di asilo politico ed è stato subito caos.
Da una parte circa settecento stranieri, che dopo una notte di freddo hanno dato di matto, trasformandosi in una folla inferocita e dall’altra solo 20 agenti di polizia che per evitare il peggio per loro e le persone presenti hanno lanciato lacrimogeni per disperdere la folla. I più preoccupati sono i poliziotti. Massimiliano Pirola, Segretario Provinciale di Milano è così intervenuto: «Anche oggi siamo costernati dopo aver assistito all’ennesima scena di “disordine pubblico” in via U. Cagni. Venti uomini in divisa hanno dovuto contenere una folla in tumulto esasperata dalle temperature rigide della notte e dall’attesa estenuante. Resse, calci, pugni, lacrimogeni sono la dimostrazione che la politica di flussi migratori è troppo schiacciante rispetto alle nostre possibilità. Anche se è vero che alla fine della fiera gli unici che concretamente se ne fanno carico sono le donne e gli uomini della Polizia di Stato». Scrive Libero Milano “Sembra difatti che lo sfogo del leader sindacale fotografa la realtà vera della situazione. E non quella immaginata nelle stanze di chi vive in un mondo parallelo. E questo fa paura”.

 

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