DALLO STATO DI GRAVIDANZA AL SETTIMO MESE DI VITA DEL BAMBINO: CHIEDIAMO MAGGIORI TUTELE PER LE DIPENDENTI MADRI DELLA POLIZIA DI STATO

In data odierna abbiamo scritto al Dipartimento della Pubblica Sicurezza al fine di migliorare l’applicazione delle misure a tutela della madre lavoratrice. 

Il decreto legislativo n.151 del 2001 prevede l’adibizione ad altre mansioni in primis, l’interdizione obbligatoria dal lavoro in secundis, in caso di accertamento di condizioni di lavoro o ambientali pregiudizievoli per la sicurezza e la salute delle lavoratrici durante il periodo di gravidanza e fino a sette mesi di età del figlio. 

Purtroppo questo vaglio per le dipendenti madri della Polizia di Stato viene effettuato con il semplice dirottamento delle stesse da funzioni cosiddette “operative” a quelle d’ufficio. 

Si tratta di un automatismo che potrebbe rivelarsi pericoloso laddove non vengano concretamente analizzati quei rischi che potrebbero pregiudicare sia la lavoratrice in stato interessante, sia successivamente il buon andamento dell’allattamento naturale. 

Spesso, infatti, anche le stesse mansioni d’ufficio potrebbero celare lavori abbastanza faticosi sul piano psico-fisico, a causa dell’assunzione di posizioni particolarmente affaticanti per l’utilizzo prolungato di videoterminali, ovvero per altri potenziali disagi connaturati alla permanenza negli uffici di polizia.

Chiediamo, pertanto, una maggiore attenzione attraverso magari una rivalutazione dei criteri e parametri finora utilizzati. 

 

LA NOSTRA NOTA


OSPITE DEL TG4 STEFANO PAOLONI SUL CASO DEGLI ANARCHICI

Si parla di attacchi internazionali causati in modo disordinato e random dai nuovi anarchici. Ci si chiede se nonostante la collaborazione tra le varie Polizie mondiali, quello che sta accadendo può essere definito un reale allarme internazionale e se c’è un reale rischio di crescita sull’allarme anarchico. Questo lo chiede la Boselli a Paoloni ospite del TG4.
«Sicuramente le connessioni internazionali ci sono e vanno assolutamente monitorate. E’ chiaro che è nel nostro Paese che si concentra la grande attenzione e lo dimostrano le manifestazioni di questi giorni, come gli attacchi anche al Commissariato di Polizia, il Commissariato Prenestino di Roma. L’attenzione va tenuta molto alta e spiace quando si vede che viene dato un sostegno a questo tipo di iniziative».
Parla di violenze, Stefano Paoloni, e sottolinea come tutti abbiano il diritto di manifestare, ma pacificamente e senza l’utilizzo delle armi. Il messaggio è chiaro, non vanno legittimate, in nessun modo, questo tipo di azioni. Richiamando alla compattezza in questo specifico momento storico.
Per il 41-bis spiega che è previsto un isolamento superiore rispetto al carcere ordinario:
«…le celle sono singole e vengono garantite due ore di socialità – a fronte delle otto del carcere ordinario – incontrando altri tre detenuti selezionati…» sottolineando come oltre all’espiazione della pena sia prevista anche la rieducazione del detenuto.


ANCORA MIGRANTI A TARANTO. ANCORA VIVA LA PROTESTA DEL SAP

Arrivano ancora sbarchi al hotspot di Taranto. Quasi 400 clandestini sono stati assegnati alla struttura dal Ministero dell’Interno. La nave Humanity battente bandiera tedesca ha avuto il via libera, portando 398 migranti. Continua a farsi sentire la protesta del SAP, che con la voce del Segretario provinciale Pasquale Magazzino, espone le evidenti difficoltà nella gestione della struttura, che si ripercuotono a 360 gradi su tutto ciò che è la sicurezza, la gestione dell’arrivo dei migranti, le condizioni igienico sanitarie e soprattutto sulla mancanza di adeguati protocolli di lavoro volti a tutelare l’operato dei colleghi e delle forze di sicurezza chiamate ad intervenire nell’hotspot. Ricordiamo che la protesta del Sap tarantino è rivolta ad una riqualificazione ben definita della struttura, ad oggi non adatta al tipo di impegno richiestole e nonostante le evidenti e tangibili difficoltà il Sap continua e continuerà fino al raggiungimento dell’obiettivo.


MANIFESTAZIONE FDI PALERMO: NO A STRUMENTALIZZAZIONI CARICHE POLIZIA

Con riferimento all’accaduto di Palermo, dove a pochi metri dalla Piazza Politeama di Palermo, si è tenuto il comizio di Fdi, si parla una carica di alleggerimento, pare provocata dal lancio di una bottiglia. I colleghi, sono stati costretti ad intervenire perché necessario per il mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica. Dice Stefano Paoloni, Segretario Generale del SAP: «Nel rispetto del diritto alla cronaca e della necessità, da parte dei giornalisti, di verificare personalmente i fatti è chiaro che nel momento in cui la situazione di ordine e sicurezza pubblica diventa critica, gli operatori hanno necessità di agire nella direzione prevista da chi ha la responsabilità dell’ordine pubblico e della piazza in quel momento… il nostro invito è rivolto a tutti i professionisti che si espongono in questo lavoro, auspicando che ci siano sempre meno periodi del genere e che, nei momenti di tensione, anche chi ha necessità di cronaca sia in grado di valutare quali sono le condizioni in cui si sta operando per potersi collocare al meglio e in sicurezza. Il tutto sia per raccontare gli avvenimenti nel migliore dei modi, ma anche e soprattutto per non esporsi a rischi ed evitare che qualcuno possa pensare si tratti di strumentalizzazioni».


AGENTI POLFER FERITI, DE BIASI (SAP BRESCIA): SERVE IL TASER

È avvenuta a Brescia l’ennesima violenta aggressione contro gli agenti della Polfer, la denuncia a gran voce del Segretario Provinciale del SAP di Brescia, Andrea De Biasi: «E’ inconcepibile che Agenti di Polizia che operano in zone di degrado, come la stazione ferroviaria, vittime di continue violenze da parte di malviventi, non siano ancora stati dotati di strumenti ormai indispensabili come taser e spray urticante. Il Sap è stato il primo sindacato a chiedere l’introduzione del taser, strumento ad oggi fondamentale per chi effettua servizio operativo, e non più tardi di 10 giorni fa ha inviato una nota al Ministero dell’Interno al fine di sollecitare la dotazione e l’abilitazione all’uso del taser per la Polfer di Brescia; ci auspichiamo un rapido intervento in tal senso, al fine di scongiurare ulteriori eventi di questo tipo»


HOTSPOT TARANTO: IN VISITA ISPETTIVA IL SOTTOSEGRETARIO MOLTENI E ON TONELLI CON IL SAP

La visita ispettiva all’hotspot di Taranto effettuata nella giornata di ieri dal Sottosegretario all’Interno Nicola Molteni e dall’On. Gianni Tonelli, Segretario Generale aggiunto del SAP, avrebbe evidenziato la necessità di una corretta politica di contrasto all’immigrazione clandestina, sia a livello nazionale che europeo. Si parla di 63.000 sbarchi dall’inizio dell’anno e 16.800 nel solo mese di agosto, 5000 fino ad ora in quello di settembre.
Dall’altro canto troviamo le Forze di Polizia che sono costrette ad operare in condizioni al limite dell’accettabile. Il Sottosegretario all’Interno Nicola Molteni ha detto: “L’emergenza c’è e chi la nega, nega la realtà. Ad oggi gli sbarchi dall’inizio dell’anno sono il 50% in più rispetto all’anno scorso. Abbiamo chiuso il mese di agosto con 16.800 sbarchi e siamo quasi a 5000 sbarchi nel solo mese di settembre”.
Per il Sottosegretario all’Interno serve una politica di contrasto all’immigrazione clandestina, ma questa deve essere seria e credibile non solo a livello nazionale ma anche e soprattutto a livello Europeo. Se non si cambia rotta, a detta del Sottosegretario, “Parlare di reale integrazione sociale diventerà problematico”.
Incisivo l’intervento dell’On. Gianni Tonelli che parla di numeri previsionali che fino alla fine dell’anno potrebbero toccare le 80.000 persone. “Inutile sottrarsi alle proprie responsabilità, il prossimo Governo dovrà farsi carico di questa emergenza. Ciascuno scelga i modi ma – questo argomento – deve essere affrontato. È sufficiente girare le telecamere verso l’ambiente e qualsiasi cittadino può giudicare ciò che vede. Queste non sono condizioni di lavoro… Gli operatori di Polizia devono avere la stessa dignità di qualsiasi altro personaggio”. Per Tonelli, bisogna necessariamente garantire le norme esistenti sull’igiene, che in questo particolare luogo risultano poco rispettate e molto cadenti. Rimanendo basito, su come ancora il centro sia funzionale e operativo. Ripetendo più volte – con riferimento agli agenti di Polizia in servizio sul perimetro – “Guardate i loro volti. Portare la divisa non vuol dire essere votati al martirio”.

 

 


TARANTO, HOTSPOT AL COLLASSO, MAGAZZINO (SAP TARANTO): CHIUDERLO IMMEDIATAMENTE

La presa di posizione del SAP di Taranto riguardo alle gravi condizioni dell’hotspot jonico: «Rischio igenico-sanitario e personale ridotto, gli organici delle forze dell’ordine negli anni sono stati decimati tra pensionamenti e mancate assunzioni. Il controllo del territorio che rappresentava il punto di forza del sistema sicurezza è al collasso. Il presidio del territorio non esiste più»


POLIZIA POSTALE SOTTODIMENSIONATA, MAZZINI (SAP RIMINI): I REATI IN AUMENTO

Il Segretario Provinciale del SAP di Rimini, Roberto MAZZINI è intervenuto sulla carenza di organico della polizia postale: «dopo il rischio chiusure, nonostante un aumento di organico, non è ancora tornata ai numeri previsti rispetto all’aumento spasmodico dei reati nel settore».

 


ACCOGLI (SAP LODI) SU “LA VERITÀ“: TASER SI CONFERMA STRUMENTO DI NON VIOLENZA.

Dopo aver fermato un treno con il freno di emergenza e lanciato pietre sull’autostrada la polizia per fermare un cittadino di nazionalità egiziana in escandescenza ha utilizzato il TASER. Sul quotidiano “La Verità “ e sulla stampa locale le dichiarazioni del nostro Segretario Provinciale dI Lodi Gianrocco Accogli.