“Le valutazioni effettuate dal gip sicuramente hanno tenuto conto dei fatti accertati e dell’attuale legislazione normativa ma, di fatto, questa diventa un’ulteriore delegittimazione nei confronti delle forze dell’ordine”. È quanto ha affermato Stefano Paoloni, Segretario Generale del SAP, intervista da ‘ilGiornale.it’ in merito alla decisione di ieri del gip di Torino di respingere le misure cautelari richieste nei confronti di alcuni membri del centro sociale Askatasuna.
ASKATASUNA, PAOLONI INTERVISTATO DA ‘ILGIORNALE.IT’ SU MISURE RESTRITTIVE
PAOLONI: LO RUSSO HA ANCORA BISOGNO DI CONFERME SU ASKATASUNA?
«Il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, ha ancora bisogno di conferme per avere chiaro che Askatasuna è un centro sociale dove regna solo la cultura dell’illegalità?». Sono le parole del Segretario Generale del SAP, Stefano Paoloni, a seguito della notizia delle 12 misure cautelari scattate nei confronti di alcuni membri di Askatasuna in relazione agli scontri registrati a Torino il primo maggio di due anni fa nei quali rimasero feriti diversi agenti.
Nel frattempo, il Segretario Provinciale del SAP di Torino, Antonio Perna, è intervenuto in conferenza stampa in merito alla decisione della giunta comunale di avviare un percorso di coprogettazione dello stabile oggi sede del centro sociale che lo porterà ad essere bene comune. Si tratta di «una gravissima scelta che fa sprofondare nell’oblio oltre un ventennio di violenze e aggressioni perpetrate nei confronti delle forze dell’ordine durante i servizi di ordine pubblico», ha spiegato Perna, precisando che «per ogni sassolino che ci verrà lanciato addosso e per ogni vetrina infranta valuteremo di costituirci parte civile e chiameremo in causa la responsabilità del Comune».
COCO SPIEGA A ‘REI TV’ LO SPIRITO DELL’INIZIATIVA PER ISTITUIRE UNA GIORNATA CONTRO LA VIOLENZA NEGLI STADI IN MEMORIA DI FILIPPO RACITI
Il Segretario Generale aggiunto del SAP, Giuseppe Coco, intervistato da Rei Tv, ha spiegato l’iniziativa per dedicare una Giornata contro la violenza negli stadi all’Ispettore Filippo Raciti, che perse la vita il 2 febbraio del 2007, fuori dall’“Angelo Massimino” di Catania durante i disordini scoppiati tra ultras del Catania e del Palermo. «Ci siamo accorti che c’è una recrudescenza di alcuni fenomeni violenti all’interno e all’esterno degli stadi», ha spiegato Coco, precisando che «abbiamo deciso di accendere un faro sulla questione con questa proposta» e «siamo convinti che sia un modo, uno strumento per riportare l’attenzione sull’argomento e poter garantire i luoghi dello stadio come luoghi di sport, come luoghi sani», ma anche per «poter garantire il lavoro degli uomini in divisa, dei poliziotti, delle poliziotte, di tutti coloro che tutte le volte che si disputano delle gare vanno a lavorare lo possano fare in sicurezza e non si ripeta mai più quanto avvenuto il 2 febbraio».
SAP FLASH NR. 03 DEL 15 GENNAIO 2024
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RICHIESTA ADEGUAMENTO COEFFICIENTE DI TRASFORMAZIONE PER LE PENSIONI DI VECCHIAIA
In data odierna abbiamo scritto all’INPS e al Dipartimento della P.S. per sollecitare ogni iniziativa utile ai fini dell’adeguamento, in termini pensionistici, del coefficiente di trasformazione in caso di accesso alla pensione di vecchiaia.
Com’è noto la decorrenza del trattamento pensionistico è fissata dal primo giorno del mese successivo a quello di compimento dell’età anagrafica.
È altrettanto noto che i coefficienti di trasformazione, da ultimo aggiornati con il decreto 1° dicembre 2022 del Ministero del Lavoro per il biennio 2023-2024, applicabili ai lavoratori che sono andati in pensione dal 1° gennaio 2023, sono stabiliti in relazione all’età dell’assicurato alla data di decorrenza della pensione e possono essere calcolati anche in base alle frazioni di mese.
In tale contesto, le circolari Inps concernenti la determinazione del montante contributivo hanno specificato che “per tener conto delle frazioni di anno rispetto all’età dell’assicurato alla decorrenza della pensione, o alla data di morte, il coefficiente di trasformazione deve essere incrementato di tanti dodicesimi della differenza tra il coefficiente previsto per l’età immediatamente superiore a quella dell’assicurato e il coefficiente previsto per l’età inferiore, per quanti sono i mesi interi trascorsi tra la data di compimento dell’età e la decorrenza della pensione (o la data di morte)”.
Tuttavia, per i colleghi che accedono alla pensione di vecchiaia, nati nei primi quindici giorni del mese, si registra il mancato incremento del coefficiente di trasformazione, derivante dal mese aggiuntivo lavorato dopo il compimento dell’età anagrafica e calcolato per intero per approssimazione.
In altri termini, si dovrebbe applicare l’incremento di un dodicesimo alla differenza tra il coefficiente previsto per l’età immediatamente superiore a quella dell’assicurato e il coefficiente previsto per l’età inferiore.
PAOLONI (SAP) A ‘IL GIORNALE’: STERILI LE POLEMICHE SU ARMI PRIVATE AI POLIZIOTTI
È una polemica «sterile» anche perché «la verifica nei confronti delle forze dell’ordine è fatta a priori, non serve un’ulteriore documentazione visto e considerato che gli agenti sono già autorizzati a portare armi». Così Stefano Paoloni, Segretario Generale del SAP, intervistato da ‘il Giornale.it’ in merito alle polemiche sorte a seguito della norma che prevede la possibilità per le forze dell’ordine di detenere un’arma da fuoco privata senza altra licenza, consentendo così agli agenti di avere, fuori servizio, un’arma più leggera e meno ingombrante rispetto a quella di ordinanza.
SAP FLASH NR. 47 DEL 20 NOVEMBRE 2023
È on line il SAP FLASH nr.47 del 20 Novembre 2023. Per scaricarlo clicca sul link sottostante
SCONGIURATO DISASTRO, AUTO DELLA POLIZIA PRENDE FUOCO – ABBIAMO SCRITTO AL DIPARTIMENTO
In data odierna abbiamo scritto al Dipartimento della Pubblica Sicurezza per segnalare un pericoloso evento occorso durante un servizio di ordine pubblico presso il C.P.R. di Macomer: l’incendio di una Land Rover Discovery 3.0 utilizzata dai colleghi del XIII Reparto Mobile nella giornata del 2 novembre u.s. Il mezzo improvvisamente ha perso potenza, allarmando problemi relativi alla trazione e, subito dopo, a causa di una pericolosa autocombustione, è andato completamente distrutto dalle fiamme. La prontezza dei colleghi nell’arrestare la marcia, nell’abbandonare gli interni del veicolo e nell’abbandonarlo in modo da evitare danni a persone e/o cose, ha per fortuna scongiurato un potenziale disastro. La gravità di quanto accaduto fa riflettere sulla necessità di prestare maggiore attenzione allo stato del parco automezzi dell’Amministrazione. Chiediamo di adottare ogni misura necessaria e opportuna al fine di garantire maggiore sicurezza agli operatori impiegati quotidianamente nei diversi servizi e di divulgare quanto prima, nel rispetto del principio di trasparenza dell’azione amministrativa, le iniziative intraprese a titolo di rassicurazione nei confronti, soprattutto, di coloro che operano su strada.
MISURE INTERDITTIVE VERONA: LA LETTERA DELL’AVVOCATO DE STEFANIS
La lettera dell’avvocato Rachele Selvaggia De Stefanis indirizzata al procuratore capo di Verona Raffaele Tito e al presidente del Tribunale Penale di Verona Raffaele Ferraro ha trovato spazio sulle pagine di Verona Sera. La testata veronese, infatti, ha riportato parte della nota pubblicata ieri: «Ritengo l’accaduto quanto mai grave e fortemente lesivo dei diritti del mio assistito che, come la sottoscritta, ha appreso una notizia così incisiva per la propria reputazione, la vita personale e lavorativa dai quotidiani, senza neppure avere la possibilità di conoscere il contenuto del provvedimento ovvero di conferire con il proprio difensore. Purtroppo, quest’ultimo episodio, che io ritengo gravissimo, rappresenta soltanto la punta dell’iceberg di una prassi che, in questi 6 mesi di indagine, è stata fin troppo reiterata e consolidata nel “passare” alla stampa notizie e contenuti prima ancora che il difensore ovvero gli interessati ne fossero informati come da procedura».
In merito alla vicenda, su Verona Sera è stato riportato anche l’intervento del Segretario Generale del SAP, Stefano Paoloni: «Condividiamo la nota inviata dall’Avv. Rachele Selvaggia De Stefanis al procuratore capo di Verona Raffaele Tito e al presidente del tribunale penale di Verona Raffaele Ferraro, poiché il diritto di non colpevolezza sino all’ultimo grado di giudizio deve essere garantito anche agli operatori delle forze dell’ordine e la divulgazione di notizie tra l’altro non ancora notificate agli interessati significa scrivere già nell’opinione pubblica una sentenza definitiva».