BELLUNO: IL SAP PRESENTE ALL’ INTITOLAZIONE DI UN PIAZZALE A EMANUELA LOI

Si è svolta a Belluno la cerimonia di intitolazione di un piazzale a Levego alla memoria dell’Agente della Polizia di Stato Emanuela Loi, medaglia d’oro al valor civile. Alla cerimonia hanno partecipato il Prefetto dott. Savastano, il Questore dott. Zerilli e le massime autorità civili, militari e religiose. Presente alla cerimonia una delegazione del SAP di Belluno capitanata dal Segretario provinciale Bruno Frattina: «Esprimiamo particolare apprezzamento per l’iniziativa posta in essere dall’Amministrazione Comunale con la Questura, fortemente voluta da Fratelli d’Italia e in particolare dall’Assessore Addamiano. Toccante il suo discorso, pieno di significato quello del Questore Zerilli ed apprezzato quello del Prefetto Savastano, discorsi che idealmente facciamo nostri. Il valore della memoria è una tematica molto cara al SAP che da oltre sei lustri, ossia all’indomani delle stragi di Capaci e via D’Amelio, organizza il Memorial Day, un evento sottoforma di diverse manifestazioni sul territorio nazionale, per non dimenticare. Ecco, oggi anche a Belluno, grazie all’iniziativa del Comune con la Questura, si è voluto non dimenticare».

IL GAZZETTINO


SAP FLASH NR.21 DEL 22 MAGGIO 2023

È on line il Sap Flash nr.21 del 22 maggio 2023. Per scaricarlo clicca sul link sottostante

SAP FLASH NR.21 DEL 22 MAGGIO 2023

 

cesp Memorial Day 2023 altare della patria consiglio europeo di polizia Roma valadas 


IL SAP PRESENTE ALLE COMMEMORAZIONI DELL’ISPETTORE FILIPPO RACITI

Il 2 febbraio del 2007 Filippo ha da poco compiuto quarant’anni, vive ad Acireale ed ha una moglie, Marisa, e due figli: Fabiana che ha 15 anni ed Alessio di 8. Quel giorno, c’è una partita di campionato, non una partita qualsiasi per il tifo siciliano ma il derby fra il Palermo e il Catania da giocarsi allo Stadio Angelo Massimino del Capoluogo Etneo. Filippo, che da poco ha chiesto il trasferimento dalla Questura catanese al X Reparto Mobile, è di servizio. Il clima che si respira è caldo, caldissimo, ma le forze dispiegate in campo per l’ordine e la sicurezza pubblica sono imponenti: “come non si erano mai viste” diranno poi alcuni giornalisti al seguito delle squadre di calcio. Il timore, da anni, è sempre lo stesso: che le tifoserie arrivino al contatto e si scateni l’inferno. Filippo è un Ispettore, è uno in gamba, è in Polizia dal 1986 da quando, come fanno i ragazzi in quella parte d’Italia, a poco più di diciotto anni, ha scelto da che parte stare: dalla parte dello Stato, dalla parte delle Istituzioni, dalla parte di chi la mafia, in qualsiasi sua forma si presenti, la combatte giorno dopo giorno indossando con amore una divisa. La situazione fuori e dentro dallo stadio è calda, caldissima, poco conta chi è in vantaggio e chi sta perdendo, è l’occasione giusta per delinquere, per vendicarsi sotto il vessillo di un tifo che nasconde solo odio e criminalità. La partita di calcio lascia presto la scena alla partita dell’ordine pubblico che si gioca fuori dallo stadio: sassaiole, petardi, lancio di oggetti, una follia collettiva, una violenza che dura ben oltre i novanta minuti del calcio regolamentare. Quando la nebbia si dirada, quando la furia cieca di gruppi organizzati di criminali si placa, a terra resta un uomo, un padre, un marito, un figlio, un amico. A terra, indosso ad un uomo esanime, c’è una divisa del X Reparto Mobile, lì qualcuno di colpo da lontano grida: “È l’ispettore Raciti!”. Quel giorno di sedici anni fa, come recita la menzione per la Medaglia d’Oro al valor Civile, “Con spiccata professionalità, non comune determinazione operativa e consapevole sprezzo del pericolo si prodigava nel fronteggiare e respingere un gruppo di facinorosi tifosi catanesi, rimanendo mortalmente ferito nel corso dei violentissimi scontri…” con “Luminosa testimonianza di elevato senso civico, encomiabile altruismo ed eccezionale spirito di servizio, spinti sino all’estremo sacrificio” , alla vigilia della Festa di Sant’Agata,  ci lasciava Filippo Raciti.

Oggi il SAP, con il Segretario Provinciale di Catania Antonio Basile, ha partecipato alle commemorazioni che si sono tenute presso la stele, eretta in memoria dell’Ispettore Filippo Raciti, all’interno dello Stadio Angelo Massimino di Catania.

 


IL SAP ALLA COMMEMORAZIONE DI SAMUELE DONATONI L’EROE DEI NOCS MORTO PER SALVARE L’IMPRENDITORE SOFFIANTINI

Samuele Donatoni, Ispettore del Nocs, cadde in uno scontro a fuoco il 17 ottobre 1997 alle 22:30 circa a Riofreddo. Il tutto durante le operazioni per la liberazione dell’imprenditore Soffiantini. Per i parenti, i colleghi, gli amici e chi lo conosceva bene il dolore si rinnova ogni 17 ottobre come fosse ieri.
Alla commemorazione per il 25° anniversario della morte del collega, l’Ispettore della Polizia di Stato Samuele Donatoni, era presente anche una delegazione del Sap, insieme al Segretario Generale Stefano Paoloni vi era il Segretario Generale Aggiunto Michele Dressadore e il Segretario Regionale Veneto Fabio Ballestriero.
Rovigo News racconta: “Per tutta Rovigo fu un colpo al cuore. Samuele Donatoni era molto conosciuto, uno sportivo, un ragazzo dal fisico incredibile, i Nocs erano la sua famiglia, una tragedia che ha segnato tutto il Polesine. Per decenni si è cercato di fare luce su quanto accaduto, oltre 20 anni di processi alla ricerca della verità, un dramma senza un perché.
L’azione determinata della Polizia di Stato, grazie al generoso sacrificio dell’Ispettore Donatoni, consentì poi la liberazione dell’industriale e costituì senz’altro un forte deterrente nei confronti delle organizzazioni criminali dedite a tale tipo di reato”.

 


MURALE FALCONE E BORSELLINO VANDALIZZATO. C’E’ ANCORA MOLTO DA FARE

A Roma è stato vandalizzato il MURALE ritraente i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino nei giardini di piazza Bologna. La notizia è stata accolta con grande sgomento, ponendo una necessaria riflessione in essere sulla questione.  L’opera è stata vandalizzata da ignoti, macchiata di vernice rossa e scritte con spray nero contro l’Antimafia “l’Antimafia tortura” e “Alfredo libero, no al 41bis”. La cosa ancor più grave è che ad accompagnare lo scempio ci sia la firma della “A cerchiata” simbolo degli anarchici. Dice Stefano Paoloni, Segretario Generale del SAP: “Sorge la necessità di ricominciare dalle scuole, dove la cultura della legalità deve Far parte dei programmi di insegnamento. Evidentemente, trascorsi trent’anni dalle strage di Capaci e via D’Amelio i giudici Falcone e Borsellino sono ancora scomodi, pertanto il solco da loro tracciato va fatto nostro e i valori tramandati non vanno dispersi. La legalità è un bene prezioso ed è alla base della ripresa economica”.


EMERGENZA CARENZA SANGUE: IL SAP DI CATANIA ORGANIZZA GIORNATA DI RACCOLTA E RICORDA I COLLEGHI LIZZIO E MONTANA

Da diversi anni il SAP a Catania, sensibile all’emergenza relativa alla carenza di sangue, in collaborazione con l’ADVS FIDAS di Tremestieri Etneo, organizza giornate di donazione del sangue per il centro di talassemia dell’Ospedale Garibaldi. «Riteniamo importante, come poliziotti, dichiara Antonio Basile segretario catanese del SAP, soprattutto in questo periodo flagellato dal virus, dare un valido e concreto contributo alla “battaglia” di solidarietà che da anni le associazioni di volontariato hanno posto in essere per fronteggiare la grave carenza di sangue». Oggi, 28 luglio 2022, dalle ore 8,00 alle ore 13,00, sono stati davvero tanti i colleghi che con un semplice gesto hanno fatto la propria parte per aiutare concretamente chi necessita di terapie trasfusionali.

Per la donazione del sangue da parte dei poliziotti abbiamo scelto una giornata di fine luglio, prosegue il segretario Basile, per ricordare due nostri colleghi l’ispettore Capo Giovanni LIZZIO e il Commissario Beppe MONTANA, vittime del dovere, uccisi rispettivamente il 27 luglio 1992 ed il 28 luglio1985.

Il Commissario Giuseppe MONTANA, conosciuto come ‘Beppe Montana’, fu assassinato da Cosa Nostra a Santa Flavia, il 28 luglio 1985 all’età di 34 anni. Era Commissario della Squadra Mobile di Palermo, a capo della sezione ‘Catturandi’, impegnata nell’arresto di latitanti. Montana si distinse subito per le sue spiccate doti investigative e collaborò, a stretto contatto con il giudice Rocco Chinnici, anche nelle attività del pool antimafia, eseguendo buona parte dei mandati di cattura. Il Commissario Montana fu assassinato a colpi di pistola mentre con la fidanzata passeggiava a Porticello, una frazione di Santa Flavia.

Il 27 luglio 1992 a Catania, mentre era in auto fermo ad un semaforo, fu assassinato, su mandato di Cosa Nostra, l’ispettore Capo Giovanni LIZZIO. Era in servizio presso la Squadra Mobile ed era considerato un punto di riferimento importante in Questura, grazie alle numerose indagini che hanno poi portato all’arresto di diversi affiliati alle cosche mafiose e grazie anche alle sue indagini relativamente all’anti racket. Lizzio fu il primo poliziotto ad essere assassinato a Catania e tra i mandanti del suo omicidio, spicca il nome di Nitto Santapaola.

 

 


DOMENICO POTRÀ VOLARE NEGLI USA PER LE CURE GRAZIE ALLA RACCOLTA FONDI ORGANIZZATA DAL SAP ISERNIA E DA ISERNIA FUTURA

Oltre 20mila euro: è la cifra raccolta grazie all’evento “Un gol nel Tuo Cuore Isernia 2022”, organizzato dal SAP di Isernia in collaborazione con l’associazione Isernia Futura, in occasione della manifestazione del Memorial Day SAP 2022. Il 21 maggio scorso, al Lancellotta, sono scesi in campo la Nazionale Italiana Artisti TV, la squadra I LOVE POLIZIA e l’Amministrazione Comunale: una vera gara di solidarietà per consentire a Domenico di volare negli Stati Uniti per ricevere le cure di cui ha bisogno. Tante le personalità dello spettacolo che hanno partecipato e condiviso lo spirito di questa bella manifestazione. Rivolgiamo i nostri complimenti al Segretario di Isernia Sonia Iacovone e a tutta la grande squadra SAP che ha saputo organizzare magistralmente l’evento.

 


LA CAPITALE RICORDA ASSIEME AL SAP LE VITTIME DELLE MAFIE E DEL TERRORISMO

“Le loro idee continuano a camminare sulle nostre gambe”

Ieri è andato in onda su LaCapitale (LaC News) lo speciale dedicato alla chiusura del periodo del Memorial Day, che il SAP organizza da 30 anni e che nel mese di maggio raggiunge il culmine con i suoi numerosi eventi in ricordo delle vittime delle mafie e del terrorismo.
All’indomani delle stragi di Capaci e di Via d’Amelio era obbligatorio non dimenticare, per fare in modo che tutto ciò che è accaduto non si ripeta più. Così il SAP ha deciso di ricordare e costruire attraverso il percorso della memoria.
Una corona, un messaggio, un ricordo per onorare il sacrificio di coloro che hanno anteposto la volontà di combattere la criminalità alla salvaguardia della propria vita.
Una serie di iniziative sparse in tutto il paese, che ricorda il sacrificio non solo di uomini in divisa, ma anche di giornalisti, magistrati, politici, religiosi o di semplici cittadini che hanno pagato con la vita l’impegno in favore della collettività. LaCapitale era all’Altare della Patria per ricordare assieme al SAP chi ha immolato la propria vita per la legalità.
Interviste al Capo della Polizia di Stato, il Prefetto Lamberto Giannini, al Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno Nicola Molteni, all’On. Gianni Tonelli, a Stefano PaoloniSegretario Generale del SAP, a Rosalba Cassarà sorella del Vice Questore Ninni Cassarà,Filippo Moschella Sindaco di Sirolo (AN), all’artista del dipinto Pasquale Caraviello.

Chi ha scelto il Sacrificio va onorato in maniera continua, supportando chi ancora si trova nella lotta quotidiana al contrasto delle mafie. Il tutto per evitare l’Oblio, per scegliere quotidianamente di non dimenticare e di continuare a lottare sempre e comunque dalla parte giusta.


VIA CONDOTTI21 RACCONTA LA CONCLUSIONE DEL MEMORIAL DAY

Una corona, un messaggio, un ricordo per onorare il sacrificio di coloro che hanno anteposto la volontà di combattere la criminalità alla salvaguardia della propria vita.
Anche e sopratutto nell’anno del trentennale delle stragi di Capaci e via D’Amelio, il Sindacato Autonomo di Polizia SAP ha voluto ricordare con una serie di iniziative sparse in tutto il paese, il sacrificio non solo di uomini in divisa, ma anche di giornalisti, magistrati, politici, religiosi o di semplici cittadini che hanno pagato con la vita l’impegno in favore della collettività. L’apice delle manifestazioni ha avuto luogo a Roma lo scorso 19 maggio, in una cerimonia all’Altare della Patria, raccontata nel nuovo Speciale de LaCapitale.
Appuntamento alle 20 su LaC Tv, canale 11 del DDT, su LaC Sat, canale 411 di TivùSat e sul canale 820 di Sky.