“Noi siamo rimasti assolutamente insoddisfatti della gestione della Lamorgese, perché troppo distante dai problemi degli operatori delle Forze dell’Ordine e dalle questioni relative alla Sicurezza del Paese. Riteniamo che sia indispensabile che il prossimo Ministro sia un Ministro politico, e non un tecnico, perché il Ministero degli Interni è un Ministero di carattere politico dove vengono prese decisioni riguardo la Sicurezza Nazionale. Auspichiamo che la scelta vada in questa direzione, con la preferenza verso un Ministro sensibile alle Forze dell’Ordine quali primi addetti alla gestione della sicurezza del Paese”.
STEFANO PAOLONI A PANORAMA: INSODDISFATTI DELLA LAMORGESE AUSPICHIAMO UN MINISTRO POLITICO
ANCORA MIGRANTI A TARANTO. ANCORA VIVA LA PROTESTA DEL SAP
Arrivano ancora sbarchi al hotspot di Taranto. Quasi 400 clandestini sono stati assegnati alla struttura dal Ministero dell’Interno. La nave Humanity battente bandiera tedesca ha avuto il via libera, portando 398 migranti. Continua a farsi sentire la protesta del SAP, che con la voce del Segretario provinciale Pasquale Magazzino, espone le evidenti difficoltà nella gestione della struttura, che si ripercuotono a 360 gradi su tutto ciò che è la sicurezza, la gestione dell’arrivo dei migranti, le condizioni igienico sanitarie e soprattutto sulla mancanza di adeguati protocolli di lavoro volti a tutelare l’operato dei colleghi e delle forze di sicurezza chiamate ad intervenire nell’hotspot. Ricordiamo che la protesta del Sap tarantino è rivolta ad una riqualificazione ben definita della struttura, ad oggi non adatta al tipo di impegno richiestole e nonostante le evidenti e tangibili difficoltà il Sap continua e continuerà fino al raggiungimento dell’obiettivo.
SAP FLASH NR.38 DEL 19 SETTEMBRE 2022
È on line il SAP FLASH nr.38 del 19 settembre 2022. Per scaricarlo clicca sul pulsante sottostante.
IL SAP SU PANORAMA: LORENZO TAMARO RACCONTA LE DIFFICOLTÀ DEI COLLEGHI ALLA FRONTIERA DI TRIESTE
Lorenzo Tamaro, il Segretario Provinciale del SAP di Trieste non perde mai il punto per ricordare che, c’è una rotta terrestre (oltre a quella marittima) che deve preoccupare e che da anni sembra essere stata dimenticata, quella Balcanica. A rendere il pericolo ancora più visibile, l’aumento dei clandestini in arrivo dalle città in guerra dell’Ucraina. Si legge che il 12 agosto scorso Frontex ha lanciato l’allarme: nei primi sette mesi dell’anno 155.090 migranti illegali sono entrati nell’Unione Europea. L’86 per cento in più rispetto allo stesso periodo del 2021 secondo l’agenzia UE per il controllo delle frontiere. L’impennata più alta si registra via terra, lungo la rotta balcanica, con 70.700 irregolari. Per Panorama Lorenzo Tamaro racconta a Fausto Biloslavo le difficoltà incontrate dai colleghi alla frontiera: «I riflettori sugli “scandalosi” hotspot di Lampedusa e Taranto silenziano le difficoltà che si registrano sul fronte terrestre del Nord-est, ma il problema esiste» denuncia Tamaro, segretario provinciale del Sindacato autonomo di polizia (Sap). «Trieste è la porta orientale, un vero “porto terrestre” di passaggio, il più grande d’Italia per l’immigrazione clandestina. Ma a tutt’oggi non possiede gli strumenti adeguati per poterlo gestire».
«La cittadinanza protesta e dobbiamo fare i servizi “immagine”, che sono inutili» aggiunge i! sindacalista Tamaro. «Controlliamo i migranti con i vigili urbani, ma anche se sono clan destini hanno già in tasca la richiesta di protezione o asilo e quindi non puoi neppure allontanarli».
RITARDI EROGAZIONI IMPORTI UNA TANTUM 2019 E 2020: ABBIAMO SCRITTO AL MINISTRO
Nella giornata odierna abbiamo rappresentato al Ministro dell’Interno la necessità di un intervento volto a sbloccare la mancata erogazione degli importi una tantum corrispondenti a euro 31,42 per il 2019 e ad euro 302,30 per il 2020, somme previste dall’ultimo rinnovo del contratto di lavoro per il Comparto Sicurezza. Nonostante siano passati ben tre mesi dalla pubblicazione in G.U. del predetto accordo sindacale per il Triennio 2019-2021, le suddette cifre non risultano purtroppo attualmente essere state ancora accreditate. Per tali ragioni abbiamo invitato il Ministro ad una maggiore attenzione a queste inadempienze contabili e inefficienze dell’Amministrazione, e pertanto ad una maggiore determinazione nella risoluzione delle predette difficoltà gestionali, soprattutto avendo riguardo all’attività svolta dagli operatori della Polizia di Stato, costantemente impegnati in prima linea sulle strade del Paese e che meritano dalle Istituzioni preposte segnali di vicinanza concreti, a tutela della loro dignità e professionalità.
PAOLONI PER ADNKRONOS: LA GESTIONE DEGLI HOTSPOT NON PUÒ ESSERE LASCIATA SOLO ALLE FORZE DELL’ORDINE
Siamo ormai al limite. Nonostante le continue denunce su ciò che accade nei centri di prima accoglienza, ancora nessuno è stato in grado di capire la complessità e la gravità della situazione. Gli hotspot sono al collasso, le condizioni igienico-sanitarie sono al di sotto del limite di vivibilità e l’onere di lavoro lasciato alle Forze dell’Ordine supera di gran lunga la capacità delle forze schierate sul campo.
Dice Stefano Paoloni, Segretario Generale del SAP: “Sono più di due anni che denunciamo con forza questa situazione che ogni estate sembra peggiorare: è sempre più difficile per noi gestire l’arrivo di tutti questi migranti. Per esempio, mancano i protocolli di intervento quando gli immigrati tentano di fuggire dai centri di accoglienza”.
MANIFESTAZIONE SAP A TARANTO: HOTSPOT – CHI DIFENDE I DIFENSORI?
Il SAP di Taranto ha organizzato una manifestazione di protesta per la chiusura del HOTSPOT fuori norma, che mette a rischio non solo i colleghi costretti ad operare in condizioni al limite, ma anche gli stessi ospiti.
Dice Pasquale Magazzino, Segretario Provinciale di Taranto: “Assistiamo oramai da anni al fallimento della politica migratoria e ad un sistema di accoglienza colabrodo. L’HOTSPOT di Taranto ne è l’esempio lampante. La struttura viene utilizzata difformemente dagli altri centri adibiti a “punti di crisi”, senza che sia mai stata fatta chiarezza circa la ratio di questa scelta. L’Hotspot tarantino dovrebbe essere un centro di temporanea accoglienza perché la struttura non è dotata di tutti i servizi e non è idonea per sostenere una permanenza così lunga di un numero significativo di persone. Le condizioni in cui operano i colleghi, soprattutto in estate, sono incompatibili con qualsiasi elementare forma di protezione e benessere del personale. Dal punto di vista igienico/sanitario la situazione è ad alto rischio di infezioni: caldo estremo, topi, vermi e liquami costituiscono grave pericolo per la salute e la sicurezza del personale di servizio e per gli stessi ospiti. Chiediamo pertanto l’immediata chiusura del Hotspot fino al suo completo adeguamento alle più elementari norme di sicurezza ed igienico/sanitarie”.
La manifestazione organizzata dal SAP di Taranto e con la presenza di un Dirigente Nazionale, Francesco Pulli, è partita dalla Prefettura per poi spostarsi al Hotspot di cui si chiede la chiusura immediata fino a quando non sarà messo a sistema e non gli sarà assegnata una funzione specifica. Dice Magazzino: “L’Hotspot nasce come luogo di permanenza fino a 72 ore, ma si trasforma invece in un centro di permanenza continuativa senza che ci siano servizi idonei per gestire una massa di gente superiore a quella prevista per l’accoglienza. L’Hotspot sia dal punto di vista igienico sanitario che dal punto di vista della sicurezza non è assolutamente idoneo a svolgere attualmente nessun compito né come Hotspot né come altro. I nostri colleghi sono costretti ad un impiego giornaliero che li porta a permanere lungo il perimetro con delle postazioni fisse al sole con 40 gradi per sei, sette o otto ore”.
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Migranti:MOLTENI,presto a hotspot Taranto,vicini a Forze Ordine
(ANSA) – ROMA, 26 LUG – “L’emergenza migranti che sta
investendo le nostre coste non riguarda solo Lampedusa: presto
saro’ all’hotspot di Taranto per incontrare le Forze dell’Ordine
che, anche li’, stanno lavorando in condizioni inaccettabili, al
limite della sostenibilita’”. Lo annuncia il deputato della Lega
e Sottosegretario all’Interno Nicola MOLTENI. “Sulle politiche
per l’immigrazione serve un intervento immediato e strutturato
per difendere i confini, bloccare gli sbarchi e fermare i
trafficanti di esseri umani. In assenza di una risposta seria
dall’Europa, l’unica soluzione e’ una reazione a livello
nazionale con il ritorno ai decreti sicurezza. L’aumento delle
partenze, degli sbarchi e delle morti nel Mediterraneo impone di
fare presto. Difendere i confini nazionali significa anche
difendere quelli europei”, conclude. (ANSA).
PDA
26-LUG-22 14:55 NNNN
LAMORGESE: LAMPEDUSA CONDIZIONI INDECOROSE
L’intervento del Segretario Generale del SAP Stefano Paoloni per IlGiornale.it sulla situazione nuovamente allo stremo dell’hotspot di Lampedusa.
L’attuale situazione storico/economica creata dal conflitto bellico in Ucraina e dal Covid-19 che ancora continua a far parlare di se, ha distolto l’attenzione da quelli che sono anche i problemi interni al Paese e tra questi la questione migranti in arrivo sulle nostre coste e sulle isole siciliane. In un solo weekend si è arrivati quasi a 2mila ospiti e si sta ancora lavorando per rendere vivibile il centro di prima accoglienza nato per ospitare circa 300 migranti. “La situazione è molto complessa” dice a IlGiornale.it il Segretario Generale del SAP Stefano Paoloni che prosegue: “Rispetto agli anni passati stanno arrivando molti migranti e c’è anche meno attenzione da parte dell’opinione pubblica, ma questo non vuol dire che il problema non esista e non sia grande. I numeri sono impressionanti. Contestualmente – prosegue Paoloni – è cambiata anche la ditta che gestisce il centro di contrada Imbriacola e questo probabilmente ha voluto dire iniziare da poco il rodaggio di certi meccanismi. In certi momenti le condizioni igienico sanitarie sono molto precarie e noi operiamo convivendo di fatto con i migranti nelle stesse aree”.
BABYGANG: ON. TONELLI INTERROGAZIONE AL MINISTRO LAMORGESE
Il Segretario Generale Aggiunto del SAP, l’On. Gianni TONELLI, ha presentato un’interrogazione al Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, sull’aumento esponenziale del tasso di criminalità tra i più giovani e sulle c.d. babygang.
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