ALLARME SICUREZZA IN PUGLIA, GIORDANO (SAP BAT): C’É BISOGNO DI PERSONALE

Inviati 17 poliziotti in Friuli Venezia Giulia a rafforzare i controlli alla frontiera con la Slovenia, ma in Puglia è allarme sicurezza. Il Segretario provinciale del SAP BAT Vito Giordano è intervenuto sulla questione: «Ho chiesto che l’area della BAT venga esonerata dall’invio di risorse. Ci stiamo sgolando dagli inizi della cerimonia di iniziazione della Questura di Barletta-Andria-Trani nel dire che i poliziotti ad Andria e nei commissariati della provincia mancano; ma a qualcuno questa notizia non interessa».

CORRIERE DEL MEZZOGIORNO

NUOVO QUOTIDIANO DI PUGLIA BARI


GIORDANO (SAP BAT): “UFFICI ANGUSTI E POCHI AGENTI”

La Segreteria Provinciale del Sindacato Autonomo di Polizia della Provincia BAT, convinta che molti punti riguardanti la situazione degli organici e delle strutture presenti in questa provincia non sono espressamente conosciute dalle SS.VV., ha deciso di inviare, senza veli, questa lettera aperta.

Riporta per punti le varie condizioni.

Pur apprezzando l’impegno che l’attuale Governo sta ponendo nei confronti delle FF.OO., da ultimo con la prossima attuazione di un programma di incremento delle risorse di Polizia (con la formalizzazione di più corsi di formazione per la formazione di più Poliziotti da inviare nei vari Uffici di Polizia d’Italia), avrebbe apprezzato una maggiore considerazione nei riguardi di una Questura, la quale, a distanza di due anni dalla sua inaugurazione, non è riuscita ad aprire alcuni uffici strategici per la stessa città di Andria e per tutto il territorio della BAT (un esempio su tutti: l’Ufficio Immigrazione e l’Ufficio Amministrativo Contabile).

A tal proposito, giudicando positivamente, l’attuale aggregazione temporanea estiva dei colleghi che sono stati inviati in questa sede, si chiede di variare, agli organi deputati, l’“aggregazione”, in “assegnazione”. Questa richiesta è facilmente giustificata dal fatto che il territorio litoraneo, che va da Barletta, passando per Trani, per terminare a Bisceglie (dove gli “aggregati” operano), è una zona dove il turismo insiste per tutto l’anno. È comprensibile, a questo punto, intuire che la presenza di operatori di polizia garantirebbe di abbattere quel grado di insoddisfazione e di insicurezza che persevera tra tutta la popolazione della BAT.

Passando alla struttura, poi, e di questo ne è più che certa, i loro più stretti collaboratori (per intenderci, quelli molto vicini alle VS Persone), non avranno raccontato la situazione della mancanza di spazi nella Questura.

In premessa desidera ricordare, che nell’attuale Questura, manca la Mensa di Servizio, mancano l’alloggio del Questore e per tutto il personale di fuori provincia (il quale, con immensi sacrifici, pur di garantire il funzionamento dell’intera struttura, deve sobbarcarsi la spesa di B&B), mancano le sedi per le OO.SS. (che sono costrette a promuovere le proprie attività sindacali in luoghi di fortuna, utilizzando, nella maggior parte dei casi, le attività commerciali – “bar” – presenti nella zona), mancano i parcheggi (per facilità sull’argomento i colleghi sono stati vittima di danneggiamenti, nonché anche di furto, dei propri mezzi. Tra i danneggiati c’è anche il firmatario della presente!), manca un’aula dove poter incontrare i colleghi in assemblea (fino a qualche giorno orsono, si condivideva una stanza “in doppia veste”: ora luogo per incontri sindacali, ora Cappella). Luoghi che in fase di costruzione non sono stati considerati! Ad ogni buon conto, si augura abbiano rappresentato la richiesta di recuperare alcune infrastrutture, presenti in un Commissariato Distaccato, le quali garantirebbero la possibilità di ottimizzare l’utilizzazione di alcuni spazi che, come già scritto, calano nella Questura (questi trasferimenti garantirebbero la possibilità di ottimizzare uffici logistici – Magazzino V.E.C.A. e altri uffici importanti, oggi costretti a cercare di lavorare in spazi piccoli, angusti e con il timore che prossime piogge e relative infiltrazioni, possano compromettere l’integrità di tutto il materiale).

Nella Questura, inoltre, tra le tante mancanze, oltre al numero degli addetti ai lavori “in divisa”, manca il personale dell’Amministrazione Civile degli Interni. In questi ultimi mesi ben tre dipendenti hanno lasciato la Questura (chi ha vinto un concorso in altre amministrazioni, chi ha terminato il periodo di aggregazione temporanea). Sarebbe augurabile una maggiore attenzione da parte delle Autorità competenti, affinché possano far arrivare nuove risorse che andrebbero a garantire l’apertura dell’Ufficio Amministrativo Contabile, di cui Le ha anticipato agli inizi di questa lettera.

Commissariati.

Gli organici dei Commissariati sono ridottissimi, molto probabilmente non sono state presentate le quiescenze che nell’arco dei prossimi anni raggiungeranno valori a due cifre emblematici.

Uffici, dove quotidianamente non sono garantite le presenze di pattuglie per il controllo del territorio.

Uffici che, ciononostante, riescono a portare ottimi risultati di lotta alla criminalità facendo ricorso a molteplici ore di straordinario che vedranno rimborsato a distanza di un anno se tutto fila liscio.

Uffici dove il personale, pur di garantirne il funzionamento, lavorano a queste “impossibili temperature”, senza la presenza di condizionatori perché l’impianto non è funzionante da molti anni. A tal proposito si chiede di intervenire nei riguardi di quegli organismi altamente burocratizzati, che avocando le scuse più inimmaginabili, lasciano passare il tempo invece di cercare una soluzione.

Poi, non ci si deve meravigliare, se un Dirigente, rispettando i canoni della salvaguardia dei lavoratori decide di chiudere un’ora prima l’Ufficio denunce!!! Polizia Stradale.

Gli Uffici della Sezione di Polizia Stradale, che al momento sono ospitati all’interno della stessa Questura, sono insufficienti per garantire quegli idonei spazi dove sviluppare le pertinenti attività che ricadono sul servizio della Polizia Stradale (Ufficio Incidenti, Segreteria del Personale, Armeria, e altro), senza contare che in questa tornata di assegnazione di risorse, non vi è stato nessun incremento di personale (ci preme ricordarLe che la Sezione è affidata ad appena 20 unità, a fronte degli oltre 40 come da Decreto istitutivo, e che le quiescenze incombono anche qui).

Sempre riguardo alla Sezione Polstrada, e per completezza di notizie, se da un lato diranno che c’è un’area attigua alla Questura nella quale dovrà essere spostata la sede della Stradale, si prega di chiedere in quanto tempo questa struttura verrà realizzata (al SAP non risultano i tempi né di inizio lavori, né di consegna).

Non è da meno la situazione del Distaccamento Autostradale di Trani, dove il problema incombente sono gli uomini che con il passare del tempo tendono a diminuire senza rimpiazzo (si concede di asserire che la quiescenza è una brutta bestia, e che la politica di altri tempi, che ha badato più a una riduzione delle spese a scapito di un investimento sulla sicurezza, ha decuplicato gli effetti che stiamo vivendo sulle nostre spalle e molto più su quelle dei cittadini che chiedono diuturnamente la tranquillità di una vita serena nelle proprie città).

In ultimo, ma non per importanza, incombe lo stato del Posto Polfer di Barletta, dove con 10 unità, e con enormi sacrifici, cercano di garantire una sicurezza sulle tratte ferroviarie di propria pertinenza, con l’ombra di un ampliamento dello snodo ferroviario, già dichiarato dagli organi regionali, cui verrà sottoposta la Stazione di Barletta.

La Segreteria Provinciale SAP BAT, si ferma qui, perché per poter dipingere il quadro di quanto sintetizzato in questa nota, sarebbe auspicabile che i vertici istituzionali venissero in loco e che si lasciasse ai componenti la Segreteria Provinciale SAP l’onere di mostrare i vari Uffici presenti nella Provincia, dettagliando di volta in volta tutte le criticità presenti.»

ANDRIALIVE

LEDICOLADELSUD


PIANO DI POTENZIAMENTO INSUFFICIENTE, D’ERAMO (SAP ASCOLI): AD UNA INTERA PROVINCIA SOLO 4 OPERATORI

Il Segretario Provinciale del SAP di Ascoli, Massimiliano D’Eramo, richiama nuovamente l’attenzione sul nuovo “piano di potenziamento” emanato dal Ministero dell’Interno, per il quale, afferma, soltanto 4 agenti della Polizia di Stato presso la Provincia di Ascoli: «Pochi giorni fa con profondo disappunto sono stato posto a conoscenza che, nonostante l’attenzione da me richiesta sull’argomento anche attraverso gli organi di stampa, in base al nuovo “piano di potenziamento” licenziato dal Ministero dell’Interno, saranno inviati presso questa Provincia solo nr. 4 dipendenti della Polizia di Stato di cui 1 di nuova nomina nell’ottica di svecchiamento delle Questure con un’età media superiore o uguale a 47 anni. La notizia è quantomeno preoccupante. Risulta quantomeno improbabile definire “piano di rinforzo” un piano che assegna ad una intera provincia solo 4 operatori di P.S., soprattutto se si considera che, a fronte di ciò, l’organico della Polizia di Stato nell’anno 2022 si è ridotto, per quiescenza o per transito ad altra Amministrazione di 18 unità, così come si ridurrà di ulteriori 15 operatori anche nell’anno a venire. Appare dunque evidente che, senza sollevare inutili allarmismi, l’impoverimento del personale di Pubblica Sicurezza produrrà una contrazione dell’attività della Polizia di Stato e che chi ne subirà le conseguenze peggiori non sarà il solo personale rimasto sempre più oberato, ma più in generale la comunità tutta sia in termini di servizi al cittadino che di prevenzione e repressione dei reati. É dunque evidente che se si vuol mantenere per i cittadini di questa Provincia gli standard di sicurezza sin qui avuti, è il tempo che tutti gli “attori” interessati, e non solo le Organizzazioni Sindacali di categoria, si impegnano a che l’emorragia di poliziotti si fermi facendo pressione affinché sia inviato più personale in questa Provincia, così come è tempo che le Amministrazioni Cittadine non rinviino oltre la adozione delle misure sopra descritte che già sono attive in moltissime altre città italiane. Sappiamo che esse sono dispendiose ma sono certo che tutti condividano perfettamente che il mancato investimento sulla sicurezza, sia nazionale che locale, comporterebbe inevitabilmente un costo sociale ed economico nel medio periodo ben più alto da affrontare. Gli uomini e le donne della Polizia di Stato, che hanno, con le altre forze dell’Ordine, assicurato a questa Provincia una Sicurezza da record sul piano nazionale, continueranno a fare il loro dovere con abnegazione, ma devono essere aiutati per poter aiutare».

 

 


ONDATA DI FURTI, MELONI (SAP FORLI-CESENA): POLIZIA SOTTO ORGANICO, MA SI PREVEDE ADDIRITTURA LA RIDUZIONE DEL PERSONALE DEL COMMISSARIATO

L’ondata di furti che sta colpendo Cesena in queste ultime settimane ancora una volta mette in mostra le gravi difficoltà in cui si trova il sistema sicurezza del territorio. Difficoltà dovute certamente alla carenza di personale per la quale oggi risulta molto difficile riuscire ad aumentare le pattuglie sulle strade. A lanciare l’allarme è il Segretario provinciale del SAP, Roberto Meloni: «A questa grande situazione di disagio che oggi si sta riverberando sui cittadini che si vedono violati nelle loro proprietà e danneggiati dal furto di beni di valore, si deve aggiungere una incomprensibile nonché inaccettabile disposizione dipartimentale che prevede per il Commissariato di Cesena una ulteriore riduzione di personale che dovrebbe scendere a 76 unità e quindi addirittura al di sotto del livello attuale. Avevamo già segnalato a suo tempo la inadeguatezza di tale previsione nonché la sua pericolosità in termini di tenuta del sistema sicurezza territorio. Rimasti inascoltati, siamo davvero amareggiati nel vedere che realtà molto più ridotte rispetto alla nostra, in termini di criticità ma anche di popolazione e territorio, abbiano avuto maggiore considerazione. Esprimiamo quindi grandissima preoccupazione per ciò che potrà accadere in futuro e chiediamo con forza che tale previsione venga rivista per fare in modo che il Commissariato di Cesena venga dotato di un organico in grado di garantire la sicurezza dei cittadini»


IN PENSIONE 100 AGENTI, TOMMASIN (SAP LIVORNO): COSÌ É A RISCHIO LA NOSTRA SICUREZZA

Nella provincia di Livorno, nei prossimi anni, circa cento poliziotti andranno in pensione e se al loro posto ci mandano venti massimo trenta giovani sostituti è grasso che cola, a denunciarlo è il Segretario provinciale del SAP di Livorno, Luca Tommasin, il quale sottolinea che cosi è a rischio la nostra sicurezza.


CONCORSO PUBBLICO, PER ESAME, PER L’ASSUNZIONE DI 1188 ALLIEVI AGENTI DELLA POLIZIA DI STATO – IL BANDO

Nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana 4^ Serie speciale “Concorsi ed esami” del 4 ottobre 2022 è pubblicato il concorso pubblico, per esame, per l’assunzione di 1.188 allievi agenti della Polizia di Stato aperto ai cittadini italiani in possesso dei requisiti prescritti, indetto con decreto del Capo della Polizia – Direttore generale della pubblica sicurezza del 29 settembre 2022.

Le domande di partecipazione potranno essere presentate dalle ore 00.00 del 5 ottobre 2022 alle ore 23.59 del 3 novembre 2022, utilizzando la procedura informatica disponibile all’indirizzo https://concorsionline.poliziadistato.it (cliccando sull’icona “Concorso pubblico”).

Per maggiori approfondimenti si rimanda al bando in allegato.


MARASTONI (SAP PARMA): A PARMA AUMENTA LA CRIMINALITÀ MA NON IL PERSONALE

Il Segretario provinciale del SAP di Parma, Francesco Marastoni, esprime in una nota forti preoccupazioni sul presente e futuro numerico di personale in forza presso la Questura, la Polizia Ferroviaria, la Polizia stradale e la Polizia Postale e delle Comunicazioni. Una città che al giorno d’oggi sfiora i duecentomila abitanti, una provincia che conta più di 450.000 abitanti, al netto dell’estensione del territorio e quindi dell’effettiva densità abitativa, si ritiene debba essere oggetto di attenzione da parte delle istituzioni competenti. Il dato numerico degli abitanti della sola città ha avuto, specialmente negli ultimi anni, un aumento esponenziale, basti pensare che negli anni ’90 la popolazione cittadina sfiorava i 160.000 abitanti. A fronte di tale aumento, la segreteria di Parma segnala che non vi è stato un incremento proporzionale di personale in servizio presso le strutture della Polizia di Stato. Altra preoccupazione è rappresentata dal fatto che la provincia di Parma risulta sprovvista di commissariati distaccati che potrebbero contribuire fattivamente, oltre che al controllo del territorio in sinergia con le altre forze di polizia, al disbrigo delle svariate pratiche amministrative di cui al momento si fa carico esclusivamente la Divisione Amministrativa e Sociale della Questura.


LISTO (SAP ORISTANO): DA ROMA NECESSARI INVESTIMENTI PER IL COMPARTO SICUREZZA

Il segretario provinciale del Sindacato Autonomo di Polizia, Andrea Listo, ha scritto alle segreterie di Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega-Psd’Az all’indomani del voto. Ha chiesto alla coalizione di centrodestra che si è affermata alle elezioni politiche interventi a sostegno del comparto sicurezza. «I colleghi della polizia come sempre saranno in prima linea a fronteggiare anche queste criticità, esponendosi in prima persona e lavorando sempre con estrema professionalità e con la dignità di sapere che siamo sempre e comunque al servizio del cittadino. Ma in tutto questo la politica deve intervenire. Quello della sicurezza è un comparto che ha necessità di risorse umane (nei prossimi anni avremo migliaia di pensionamenti), ma anche economiche e strumentali. In tale situazione versa anche la provincia di Oristano, dove mancano risorse e dove sussistono ormai da anni questioni che riguardano le strutture della Polizia di Stato».


MANIFESTAZIONE FDI PALERMO: NO A STRUMENTALIZZAZIONI CARICHE POLIZIA

Con riferimento all’accaduto di Palermo, dove a pochi metri dalla Piazza Politeama di Palermo, si è tenuto il comizio di Fdi, si parla una carica di alleggerimento, pare provocata dal lancio di una bottiglia. I colleghi, sono stati costretti ad intervenire perché necessario per il mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica. Dice Stefano Paoloni, Segretario Generale del SAP: «Nel rispetto del diritto alla cronaca e della necessità, da parte dei giornalisti, di verificare personalmente i fatti è chiaro che nel momento in cui la situazione di ordine e sicurezza pubblica diventa critica, gli operatori hanno necessità di agire nella direzione prevista da chi ha la responsabilità dell’ordine pubblico e della piazza in quel momento… il nostro invito è rivolto a tutti i professionisti che si espongono in questo lavoro, auspicando che ci siano sempre meno periodi del genere e che, nei momenti di tensione, anche chi ha necessità di cronaca sia in grado di valutare quali sono le condizioni in cui si sta operando per potersi collocare al meglio e in sicurezza. Il tutto sia per raccontare gli avvenimenti nel migliore dei modi, ma anche e soprattutto per non esporsi a rischi ed evitare che qualcuno possa pensare si tratti di strumentalizzazioni».