Uno speciale di 25 minuti dedicato all’argomento Sicurezza e per il quale LaCapitale Eventi ha voluto intervistare i suoi dirigenti. Dalle nuove misure introdotte da Piantedosi, ai nuovi strumenti in dotazione come i Taser, ai rischi della riforma Cartabia, al 41bis e all’ergastolo ostativo, con un commento e una riflessione finale sull’arresto di Matteo Messina Denaro.
Stefano Paoloni, Segretario Generale del S.A.P. «La situazione della Sicurezza anche rispetto alle nuove impostazioni che il Ministro intende dare, danno delle prospettive di positività. Purtroppo – dice Paoloni – abbiamo la necessità di recuperare le situazioni che nel tempo si sono venute a creare, in particolar mondo nel periodo della Spending Review e con i tagli della legge Madia, dove l’apparato ha subito una fortissima debilitazione che negli ultimi anni sta però recuperando anche se la strada è ancora lunga». Tra le cose dette sull’ergastolo ostativo e il 41bis dice: «…E’ dimostrato che i boss mafiosi anche dai carceri hanno la capacità di continuare a gestire le loro organizzazioni, se non gestiti in modo più restrittivo. Lo Stato vince sempre sui criminali».
Michele Dressadore, Segretario Generale Aggiunto del S.A.P. ci parla delle tifoserie aggressive, spiegando come il recente accaduto sulla A1 tra le tifoserie della Roma e del Napoli, hanno riportato in dietro le lancette della sicurezza: «Questo episodio ha riportato in dietro il percorso di miglioramento nella gestione del tifo nel calcio, anche se tifo ovviamente non è il termine adeguato per definire questo tipo di avventori o fruitori del fenomeno. Sono dei violenti e hanno aggirato le misure che sono ormai da diverso tempo in atto negli stati – e che funzionano – cercando un altro teatro per i loro scontri…».
Giuseppe Coco, Segretario Nazionale S.A.P. ha commentato l’arresto di Matteo Messina Denaro: «Si viveva sotto una cappa, si sentiva la presenza di Cosa Nostra. Come dimenticare il senso di impotenza che abbiamo vissuto, quando abbiamo raccolto le lamiere saltate in aria a Capaci e in Via D’Amelio dove hanno perso la vita Falcone e Borsellino e gli uomini della scorta. Sono stati anni difficili.
LA VIDEO INTERVISTA SU “LaC-PLAY”
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