Il Segretario provinciale del SAP Trieste, Lorenzo Tamaro, ha ribadito le proposte del SAP inerenti le garanzie funzionali, i protocolli operativi nella gestione dell’ordine pubblico durante le manifestazioni come il limite indicativo di due metri tra forze dell’ordine e manifestanti, le body-cam sulle divise, le telecamere sulle auto di servizio e in tutti gli uffici. Il SAP si dice invece fortemente contrario agli identificativi alfanumerici, definiti “desueti e superati” oltre ad esporre “l’operatore a denunce di comportamenti che poi si dimostreranno falsi”.
TAMARO (SAP TRIESTE): SERVE MAGGIORE CULTURA DEL RISPETTO PER CHI RAPPRESENTA LO STATO
MANIFESTAZIONI, TAMARO (SAP TRIESTE): NECESSARIE BODYCAM E RISPETTO DELLE REGOLE
Il Segretario provinciale del SAP di Trieste, Lorenzo Tamaro, è intervenuto per un approfondimento sugli scontri avvenuti a Pisa e Firenze:«Manifestare è legittimo, è un’espressione di libertà e democrazia, ma tale espressione deve essere esercitata nella legalità e nell’osservanza e rispetto delle leggi e di chi è preposto a farle rispettare. Il SAP da molto tempo propone le bodycam addosso ad ogni agente e telecamere su ogni mezzo e in ogni ufficio. Un mezzo sicuramente più moderno e completo rispetto ai codici identificativi, ottimo oltretutto per dissuadere i malintenzionati nei loro comportamenti».
SENTENZA CASO MERAN, TAMARO (SAP TRIESTE): NESSUNA GIUSTIZIA PER ROTTA E DEMENEGO
Nella giornata di ieri, la Corte di Cassazione si è espressa sul caso di Alejandro Stephan Meran, il 33enne dominicano che il 4 aprile 2019 uccise i due colleghi, Pierluigi Rotta e Matteo Demenego, in Questura a Trieste, confermando la sentenza di assoluzione.
Il Segreterio Provinciale SAP di Trieste, Lorenzo Tamaro, con un comunicato, ha voluto esprimere il proprio disprezzo verso questa sentenza, di cui riportiamo alcuni punti fondamentali: «Dopo il responso della Cassazione sul caso Meran è evidente che il sistema Giustizia è da rivedere. Un pensiero questo, da noi espresso già nell’immediatezza dei fatti, consapevoli del fatto che un giudizio come questo sarebbe potuto arrivare con l’attuale sistema giudiziario. Le immagini parlano chiaro, l’omicida di Pierluigi Rotta e Matteo Demenego ha agito con freddezza, lucidità e determinazione. La sensazione più diffusa, acclarata e frustrante è che questa Giustizia sempre più “giustifica” gli autori di tali reati, piuttosto che tutelarne le vittime. Gli operatori di Polizia si confrontano con situazioni simili a quella di Trieste del 4 ottobre 2019 ogni giorno; situazioni di assoluta tranquillità che in un attimo possono degenerare e tramutarsi in tragedie. C’è consapevolezza da parte dei poliziotti di quali siano i rischi a cui si può andare incontro con la nostra professione. Una consapevolezza che però non diventa paura di rimanere feriti o essere uccisi, ma il fatto che la mancanza di effettività della pena svilisca il lavoro fatto».
Infine conclude il Segretario: «C’è bisogno di più chiarezza anche da parte delle istituzioni. Bisogna saper distinguere chi sta dalla parte della legalità e chi no, attribuendo le giuste responsabilità».
TAMARO (SAP TRIESTE): FORZE DELL’ORDINE NON HANNO COLORE POLITICO, NON STRUMENTALIZZARE QUANTO AVVENUTO A FIRENZE E PISA
«Da ottobre a oggi abbiamo avuto 1.023 manifestazioni legate alla crisi mediorientale, quelle che sono degenerate, in cui ci sono stati degli scontri hanno una percentuale residuale del 3%. L’utilizzo dei manganelli è sempre un fallimento, non solo con i ragazzi, ma se i giovani ricorrono all’utilizzo della violenza e il diritto al contravvenire alle regole per portare avanti le proprie idee, allora significa che c’è qualcosa di rivedere in questo tipo di educazione». Ad affermarlo è Lorenzo Tamaro, Segretario Provinciale del SAP di Trieste, sottolineando che «ci sono situazioni purtroppo dove lo scontro fisico, a lungo cercato da taluni pseudo manifestanti e mediato dalle autorità di P.S. diventa inevitabile. Quando le condotte degenerano è chiaro che ci sia un’opposizione legittima da parte delle forze dell’ordine. Situazioni queste che le forze di polizia non vogliono mai, che determinano ogni giorno molti feriti nelle proprie file».
«Ci sono delle regole – ha aggiunto Tamaro – delle leggi da osservare in ordine pubblico, che spesso vengono disattese e volutamente violate dai manifestanti. La libertà di espressione significa violare la legge? Si può giustificare la violazione delle leggi? In un Paese civile normato da leggi la democrazia passa per il rispetto delle regole, altrimenti è anarchia. Non è sinonimo di autoritarismo ma di autorevolezza di uno Stato il rispetto delle leggi e di chi rappresenta lo Stato, chi ad esempio indossa una divisa a difesa dello Stato stesso. Le forze dell’ordine non hanno colore politico e sono al servizio di tutti i cittadini, ma non per questo devono essere vittime sacrificali e sacrificabili da chi compie atti fuori dalla legge. Chi strumentalizza quanto accaduto a Firenze e Pisa, dove la manifestazione non era autorizzata, lo fa a fini politici».
TAMARO (SAP TRIESTE) A “FUORI DAL CORO” SU CASO MERAN: BASTA DELINQUENTI IMPUNITI, NOI POLIZIOTTI VOGLIAMO GIUSTIZIA!
Lorenzo Tamaro, Segretario Provinciale del SAP di Trieste è stato ospite nella puntata di “Fuori dal Coro”, la trasmissione condotta da Mario Giordano su Rete 4.
Il Segretario Provinciale del SAP ha parlato dal “pulpito” dello studio a riguardo dell’uccisione nella Questura di Trieste, il 4 ottobre 2019, degli agenti Pierluigi Rotta e Matteo Demenego a pochi giorni dall’udienza in Cassazione.
Tamaro è così intervenuto: «Quella sera ci siamo accorti subito che l’assassino di Pierluigi e Matteo aveva agito con determinazione e lucidità. È avvilente pensare ad una giustizia che assolve un pluriomicida. Io lavoro alla squadra mobile da 25 anni e situazioni che possono degenerare in un momento accadono ogni giorno. Ma noi non abbiamo paura di essere feriti o rimanere uccisi, abbiamo la preoccupazione che il nostro lavoro venga vanificato dalla “certezza dell’impunità”, come sta accadendo in questa vicenda e in altri reati come furti, aggressioni e rapine, violenze. Noi non cerchiamo vendetta, vogliamo semplicemente una giustizia a cui credere ancora».
TAMARO (SAP TRIESTE): BENE INCONTRI SU ROTTA BALCANICA, SERVONO PIÙ FORZE IN CAMPO
CARENZA DI ORGANICO, TAMARO (SAP TRIESTE): MAGGIORE CRITICITÀ DELLA POLIZIA DI STATO
Organici carenti nella Pubblica Amministrazione e il problema tocca anche le Forze dell’Ordine. Sulla questione è intervenuto il Segretario provinciale del SAP Trieste Lorenzo Tamaro che ha definito la carenza di organico «la maggiore criticità della Polizia di Stato».
TAMARO (SAP TRIESTE) DAL SINDACO DI MUGGIA POLIDORI
NATALE IN SICUREZZA, TAMARO (SAP TRIESTE) È INTERVENUTO AI MICROFONI DI TG TELE 4
Il Segretario Provinciale del SAP di Trieste, Lorenzo Tamaro, ospite nello studio di Tele4 per l’approfondimento del TG, è intervenuto per andare a fondo sul tema del Natale in sicurezza: anche in questi giorni di festa molti colleghi sono impegnati per salvaguardare la sicurezza dei cittadini, tra vari eventi sportivi o l’allerta per possibili attacchi terroristici.
Inoltre il Segretario ha voluto ricordare i tre poliziotti morti nella “Strage di Natale” di Udine del 23 dicembre 1998.