SAP: COLLEGA FERITO NEGLI SCONTRI A NAPOLI, SERVE AREA DI SICUREZZA INVIOLABILE DI 2 METRI TRA POLIZIA E MANIFESTANTI

«Al collega rimasto ferito (prognosi 10 giorni) negli scontri di Napoli va la nostra profonda solidarietà. La violenza non è mai giustificata». Ad affermarlo sono il Segretario Generale del SAP, Stefano Paoloni, e il Segretario Provinciale del SAP di Napoli, Ernesto Morandini, a seguito degli scontri registrati tra polizia e manifestanti anti Nato e pro Palestina lunedì 8 aprile. «Auspichiamoproseguono Paoloni e Morandiniche il Parlamento calendarizzi il prima possibile i Disegni di Legge con le norme a tutela dei servizi di ordine pubblico. In particolare, riteniamo indispensabile la previsione di un’area di sicurezza di due metri inviolabile al fine di evitare preventivamente il contatto tra gli operatori delle forze dell’ordine e i manifestanti».

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SGOMBERO BOLOGNA: PAOLONI, 16 COLLEGHI FERITI, RESPONSABILE CHI HA DELEGITTIMATO FORZE DELL’ORDINE

A seguito degli scontri al parco Don Bosco di Bologna tra forze dell’ordine e manifestanti, contrari all’abbattimento di alcuni alberi per dare il via ai lavori di riqualificazione delle scuole Besta, il Segretario Generale del SAP, Stefano Paoloni, ha espresso «massima solidarietà ai 16 colleghi, tra il personale di Padova e di Bologna, rimasti feriti. Non c’è ragione che giustifichi la violenza, gli auguriamo una pronta guarigione». Nel corso dello sgombero del presidio, sono stati registrati diversi momenti di tensione e alcuni giovani hanno divelto le recinzioni del cantiere così da accedere all’area dove si trovavano gli operai per abbattere gli alberi nell’ambito del progetto di riqualificazione. «Anche l’ideale più forte quando sfocia nella violenza svilisce qualsiasi valore. La violenza è sempre sbagliata. La pressione mediatica che insiste sui servizi di ordine pubblico li sta trasformando in servizi rischiosissimi, ne sono la dimostrazione i 16 feriti registrati a seguito di questi incidenti. La politica – ha aggiunto Paoloni – deve assumersi piena responsabilità, chi nel recente passato ha delegittimato le forze dell’ordine e legittimato i violenti deve sentirsi responsabile di ciascuno dei feriti odierni».
«È ora di dire basta, non siamo carne da macello, ed è ora di chiedere a gran voce protocolli operativi chiari», ha detto da parte sua il Segretario Provinciale del SAP di Bologna, Tonino Guglielmi. Non è mancato l’intervento del Segretario Provinciale del SAP di Padova, Mirco Pesavento, il quale ha ricordato che ieri: «Tre squadre del reparto mobile di Padova sono state impiegate a disposizione della questura di Bologna, ben 10 operatori hanno dovuto alla fine delle proteste, alle ore 14.30, correre al pronto soccorso per curare le contusioni subite. Bisogna garantire a tutti l’incolumità fisica, è ora di cominciare a fare qualcosa, è ora di dare dei segnali chiari agli uomini dei Reparti Mobili».

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NUMERO E COMPETENZE DEI SERVIZI E DELLE DIVISIONI IN CUI SI ARTICOLA LA DIREZIONE CENTRALE POLIZIA SCIENTIFICA E SICUREZZA CIBERNETICA – IL DECRETO

Il giorno 11 marzo 2024 è stato registrato alla Corte dei Conti il Decreto del 7 febbraio 2024, concernente il numero e le competenze dei servizi e delle divisioni in cui si articola la Direzione centrale per la Polizia Scientifica e Sicurezza Cibernetica efficace dal giorno 11 maggio 2024.

Per tutti gli approfondimenti si rimanda al decreto in allegato.

IL DECRETO


NIENTE DIRIGENTE MEDICO PER LA QUESTURA, PATACCONI (SAP FERMO): TORNIAMO AL COMMISSARIATO

«Anche ieri, come già in passato, abbiamo avuto l’ulteriore conferma che, per alcuni uffici del nostro Ministero, la provincia di Fermo non esiste». E’ l’allarme lanciato dal Segretario provinciale del SAP, Alessandro Patacconi. «I cittadini, devono sapere che nella Polizia di Stato, oltre ai ruoli ordinari, ci sono anche i ruoli civili e tecnici, tra cui i medici. Il dirigente medico ha, tra le molteplici funzioni per la tutela ed il controllo della salute dei poliziotti, il delicato compito di verificare la loro idoneità totale o parziale al servizio.Ieri sono state pubblicate le assegnazioni dei nuovi medici appena assunti e le connesse movimentazioni di coloro che hanno chiesto altre sedi lavorative, ed indovinate? In tutte le provincie marchigiane è stato giustamente inviato un nuovo dirigente medico tranne che nella nostra.Non sarà mica che a Roma si sono dimenticati che siamo anche noi una Questura? Torniamo a ripetere con forza, che nella nostra Questura, non solo manca il medico, ma c’è cronica carenza anche di dirigenti e di personale delle varie categorie (anche dei ruoli civili). La Sezione Polizia Stradale di Fermo ed il Distaccamento di Amandola sono praticamente quasi inesistenti, avendo “metà della forza” necessaria (siamo fermi al 2018). L’unico Ufficio di Polizia in organico è la Sottosezione Autostradale di Porto San Giorgio perché, a chi ci comanda, interessa solamente l’autostrada; per la viabilità ordinaria… qualcuno ci penserà. Perché quindi non ritorniamo com’eravamo? (ovviamente è un interrogativo sarcastico il nostro…ma nemmeno tanto) – aggiunge il segretario -. Torniamo ad essere Commissariato di P.S. e Distaccamento Polizia Stradale, così, almeno, i cittadini risparmierebbero un sacco di soldi. Ci chiediamo e vi chiediamo se è normale che dopo aver speso circa 15 milioni di euro per ristrutturare l’ex C.O.P.S., vi sia ancora un ala dell’edificio “grezza” e quindi inaccessibile (e noi, come le altre sigle sindacali) non abbiamo un posto dove svolgere la nostra attività sindacale? Qualcuno si è chiesto di chi sia la responsabilità? Ci viene quindi da dire che “si stava meglio quando si stava peggio”. Forse è giunto il momento che proclami e promesse fatte in più momenti da figure istituzionali, politiche, sindacali etc. (evidentemente fatte solo per guadagnare visibilità e accattivarsi le simpatie di qualcuno), si concretizzino in azioni tangibili a favore della comunità fermana e dei poliziotti che qui vivono e lavorano per garantire un ambiente sicuro».

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SAP FLASH NR. 10 2024 – PERICOLO ORDINE PUBBLICO

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PAOLONI: CONSIGLIERA NOFERI (M5S) SI VERGOGNI E NON ISTIGHI ALLA VIOLENZA

«La consigliera della regione Toscana Noferi (Movimento 5 Stelle) si vergogni e si ricordi che sputare su una divisa significa sputare su chi in quel momento rappresenta un’Istituzione dello Stato. Sotto quella divisa c’è un uomo o una donna con la sua dignità». Ad affermarlo è il Segretario Generale del SAP, Stefano Paoloni, a seguito delle parole di Silvia Noferi.
Ieri, in aula durante il Consiglio regionale della Toscana, la rappresentante del M5S, in riferimento ai poliziotti intervenuti durante le manifestazioni della scorsa settimana, ha detto: «Avranno preso pure degli sputi, ma forse se li sono anche meritati».
«Chi ha un ruolo e una funzione politica – ha aggiunto Paoloni – non può legittimare determinati atteggiamenti, atteso che gli sputi, gli spintoni, i pugni e il tentativo di forzare il cordone di polizia sono avvenuti prima della carica. Rileviamo una assoluta mancanza di senso istituzionale e istigazione alla violenza».

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PAOLONI AL TG1: MANIFESTAZIONE PISA NON ERA STATA AUTORIZZATA, NON SI STRUMENTALIZZI NOSTRO OPERATO PER FINI POLITICI

In merito a quanto avvenuto ieri a Pisa, il Segretario Generale del SAP, Stefano Paoloni, è stato intervistato dal Tg1. “La manifestazione – ha spiegato – non era stata autorizzata e stava degenerando, per questo siamo stati obbligati all’uso della forza. Non si strumentalizzi l’operato delle forze dell’ordine per fini politici”.


PAOLONI: SE ALLE MANIFESTAZIONI SI PUÒ FARE TUTTO QUELLO CHE SI VUOLE ALLORA NOI STIAMO BENE ANCHE A CASA

“Sono diversi gli esponenti politici e istituzionali che dopo le manifestazioni di Firenze e Pisa, dove sono state violate le prescrizioni e il personale di servizio è dovuto intervenire, stanno aggredendo verbalmente e delegittimando l’operato delle forze dell’ordine. Si tratta di comportamenti assolutamente irresponsabili che rischiano solo di provocare il caos”. Sono le dichiarazioni di Stefano Paoloni, Segretario Generale del SAP, a seguito dei momenti di tensione registrati oggi durante alcune manifestazioni a Pisa e Firenze.

“Le forze dell’ordine non hanno colore politico e non devono essere strumentalizzate, si sia consapevoli che diversamente si mette a rischio la sicurezza del Paese e anche quella di manifestare”, ha ricordato Paoloni, il quale ha poi ribadito: “Aggredire verbalmente le forze dell’ordine significa legittimare i violenti. La polemica politica si faccia in altri luoghi e in altri contesti. In questo modo si mette a rischio la vita e la sicurezza degli operatori su strada. Se si vuole sostenere che nelle manifestazioni di piazza sia possibile fare tutto ciò che si vuole sull’altare della libertà di espressione allora non serve il servizio d’ordine, noi stiamo bene anche a casa, ci vadano questi ‘soloni’ a tutelare l’ordine pubblico”, ha concluso il Segretario Generale del SAP.

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RINNOVO TESSERA DI RICONOSCIMENTO: RITARDI NEL RILASCIO

Sono numerose le segnalazioni in merito alla tempistica, quasi “gestazionale”, necessaria per ottenere la nuova tessera di riconoscimento di polizia.

I colleghi che si apprestano a richiedere il rinnovo o l’aggiornamento della tessera di riconoscimento, infatti, sono costretti, dalla formulazione dell’istanza, ad attendere circa 9 mesi per avere con sé il documento.

Abbiamo chiesto al Dipartimento chiarimenti sul perché delle difficoltà incontrate nel procedimento di elaborazione e di rilascio del tesserino, e se sono stati valutati interventi per ridurre i tempi necessari alla definitiva consegna.

LA NOTA INVIATA