IMMIGRAZIONE CLANDESTINA, IL SEGRETARIO PROVINCIALE DEL SAP DI TRIESTE, LORENZO TAMARO, HA INCONTRATO L’ON. DONZELLI

Il Segretario provinciale del Sap di Trieste, Lorenzo Tamaro, ha incontrato l’On. Donzelli, in occasione della sua visita a Trieste. Il Segretario ha focalizzato il suo intervento sul tema dell’ immigrazione clandestina ed in particolare sulle carenze negli organici, problema nazionale che si ripercuote particolarmente su Trieste interessata dall’aumento incontrollato di ingressi irregolari: «Per una migliore gestione delle persone in arrivo dalla Rotta Balcanica, vi è la necessità di nuovi accordi bilaterali in particolare con Slovenia e Croazia per rendere più efficaci le riammissioni. In previsione di importanti arrivi in termini di numeri, anche per quanto riguarda la logistica, gli spazi dedicati al problema migratorio sono del tutto inadeguati a gestire una situazione simile».

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NAUFRAGIO CROTONE, CAPRINI (SAP EMILIA ROMAGNA): STRUMENTALIZZARE NON SERVE A NULLA

Il Vice Segretario regionale del SAP Emilia Romagna, Luca Caprini, è intervenuto in merito ai tragici avvenimenti accaduti sulle coste croto­nesi a Steccato di Cutro, dove a oggi 69 migranti hanno perso la vita per un naufragio, ci si aspettava più rispetto per le vittime, e per l’incessante lavoro di chi indossa una divisa e che da domenica non si è fermato un attimo. Come ha dichiarato il Segretario Generale del SAP Stefano Paoloni: «I soliti noti pur­troppo non hanno perso la ghiotta occasione non per concentrarsi sulla risoluzio­ne di un problema che non dovrebbe più ripetersi, ma per strumentalizzare e far polemica sterile, aggreden­do anche l’egregio lavoro del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Le stru­mentalizzazioni hanno pre­so il sopravvento facendo perdere il focus su ciò che è accaduto e che dovrebbe fermare tutti e fare riflette­re su cosa di sbagliato è stato fatto nel passato per evitare che tragedie di que­sto tipo abbiano luogo». Dopo anni di scellerate poli­tiche sull’immigrazione, è ingiustificato oggi puntare il dito nei confronti del mi­nistro. Non bisogna arriva­re alla tragedia, per capire che è sicuramente necessa­rio un intervento struttura­le sulle politiche dell’immi­grazione da parte di tutte l’Europa. Come Vice Segre­tario Regionale del SAP ribadisco che l’Italia conti­nua a essere lasciata sola dall’Europa ad affrontare un problema di un enorme vastità. Le strumentalizza­zioni politiche non servono e non serviranno a contra­stare questi viaggi disuma­ni e pericolosi.

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IL SAP A STRISCIA LA NOTIZIA: MILANO SITUAZIONE ESPLOSIVA IN VIA CAGNI

Sugli incresciosi fatti di Via Cagni a Milano, immediatamente denunciati dal SAP, è ritornata alla carica anche Striscia La Notizia. Lunedì mattina circa 700 immigrati si sono recati in via Cagni per ottenere la prenotazione per richiedere i documenti per l’asilo politico.  Prima ancora dell’apertura dei cancelli sono scoppiati tumulti e incidenti tra gli immigrati stessi, tanto che i colleghi in servizio sono stati obbligati, per evitare il peggio, ad intervenire anche con il lancio di lacrimogeni per disperdere la folla.

Striscia la notizia ha dedicato un intero servizio alla situazione di via Cagni e ha dato voce anche alla nostra denuncia riprendendo interamente il comunicato del SAP di Milano per dare voce anche alla prospettiva degli operatori di polizia: «Resse, calci, pugni, lacrimogeni sono la dimostrazione che la politica di flussi migratori è troppo schiacciante rispetto alle nostre possibilità»Sottolineando come ciò che il SAP ha segnalato nel comunicato era stato ampiamente previsto da loro, che lo avevano evidenziato in un precedente servizio:“Capiamo il difficile lavoro delle autorità per contenere tutte queste persone che stanno spingendo, cercano di denunciare le persone che vendono gli appuntamenti (egiziani)” spiegando che il tutto è legato al problema della lingua perché non tutti parlano l’inglese o l’italiano.

 

 


INFERNO IN VIA CAGNI. GLI IMMIGRATI ATTACCANO I POLIZIOTTI

Sembra che via Cagni non trovi pace, ancora una volta protagonista di scontri e violenti tafferugli operati da immigrati in attesa di ottenere i documenti per l’asilo politico. Nella giornata di ieri degli egiziani hanno saltato la fila per le pratiche di asilo politico ed è stato subito caos.
Da una parte circa settecento stranieri, che dopo una notte di freddo hanno dato di matto, trasformandosi in una folla inferocita e dall’altra solo 20 agenti di polizia che per evitare il peggio per loro e le persone presenti hanno lanciato lacrimogeni per disperdere la folla. I più preoccupati sono i poliziotti. Massimiliano Pirola, Segretario Provinciale di Milano è così intervenuto: «Anche oggi siamo costernati dopo aver assistito all’ennesima scena di “disordine pubblico” in via U. Cagni. Venti uomini in divisa hanno dovuto contenere una folla in tumulto esasperata dalle temperature rigide della notte e dall’attesa estenuante. Resse, calci, pugni, lacrimogeni sono la dimostrazione che la politica di flussi migratori è troppo schiacciante rispetto alle nostre possibilità. Anche se è vero che alla fine della fiera gli unici che concretamente se ne fanno carico sono le donne e gli uomini della Polizia di Stato». Scrive Libero Milano “Sembra difatti che lo sfogo del leader sindacale fotografa la realtà vera della situazione. E non quella immaginata nelle stanze di chi vive in un mondo parallelo. E questo fa paura”.

 

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ROTTA BALCANICA, TAMARO (SAP TRIESTE): SEGNALE IMPORTANTE PRESENZA DEL MINISTRO DELL’INTERNO A TRIESTE

Si è svolto nella giornata del 14 Gennaio a Trieste, come preannunciato, l’incontro fra istituzioni nel Palazzo della Prefettura  alla presenza del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. “Riteniamo positivo che si sia svolto a Trieste il Comitato Provinciale Ordine e Sicurezza Pubblica sulla Rotta Balcanica alla presenza del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ed il Capo della Polizia Lamberto Giannini. Un segnale importante che va in controtendenza con il silenzio assordante di questa estate, sul tema come quello della “Rotta Balcanica” che ha visto negli ultimi mesi, un forte incremento di arrivi irregolari sul nostro territorio” chiosa a riguardo Lorenzo Tamaro Segretario Provinciale SAP che da mesi denuncia le difficoltà degli operatori delle forze dell’ordine alle prese con l’emergenza immigrazione nel capoluogo Giuliano. “Bene le dichiarazioni alla stampa da parte del Ministro Piantedosi sulle riammissioni e sull’intento di aumentarle e rafforzarle anche attraverso mezzi tecnologici. Resta sempre da risolvere il nodo sulle forze in campo e sulla logistica che attualmente non soddisfano le esigenze per un’azione efficiente ed efficace. Riteniamo la giornata di oggi (14 gennaio 2023 ndr) un primo importante passo e auspichiamo che anche nel prossimo futuro le Forze di Polizia vengano ascoltate e messe nella condizione di poter operare al meglio, dando loro quello di cui necessitano” conclude Tamaro.

 

 

 

 

 

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ROTTA BALCANICA, TAMARO (SAP TRIESTE): ORGANICI DELLA POLIZIA DI STATO CARENTI DEL 20% , SIAMO DI FATTO UN HOT SPOT

Il Segretario Provinciale del SAP Trieste Lorenzo TAMARO, in attesa della visita del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e del Ministro dei Rapporti con il Parlamento Matteo Ciriani che si terrà sabato 14 Gennaio a Trieste per un vertice sulla gestione dell’accoglienza dei migranti, espone quelli che sono i dati oggettivi di un’emergenza che si ripete ormai da mesi nel capoluogo giuliano crocevia della cosiddetta “Rotta Balcanica”. “A Trieste gli organici della Polizia di Stato sono carenti del 20% , se si vogliono implementare i controlli e limitare la tratta di esseri umani le attuali forze in campo della Polizia di Frontiera non bastano” prosegue ancora Tamaro “siamo di fatto un Hot Spot senza che questo sia ufficialmente riconosciuto, senza che questo abbia un’organizzazione sotto il profilo della sicurezza, dei controlli sanitari e dei luoghi per ritenerlo tale. La rotta Balcanica non nasce oggi e non finirà domani, e per tale motivo è necessario intervenire subito per dare i giusti uomini, i giusti mezzi ed i giusti spazi.

 

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DECRETO SICUREZZA. BENE CON QUESTE PREMESSE

Nella giornata di ieri, si è discusso al tavolo tecnico il tanto atteso Decreto Sicurezza. Si è parlato anche di alcuni dei temi più caldi che hanno reso complicato il lavoro delle Forze dell’Ordine in questi ultimi anni. Codice rosso, Ong e baby-gang i tre punti cardine su cui il decreto potrebbe porre una svolta sul lavoro delle Forze dell’Ordine.

Per Stefano Paoloni è importante che ci sia questa presa di posizione, da subito, del Governo in merito alle questioni relative alla sicurezza.

«…è importante che siano previste norme più stringenti legate al Codice rosso, ai crimini di violenza di genere e al crescente fenomeno delle baby-gang attribuendo ai Questori maggiori e più celeri strumenti di intervento come l’ammonimento e il Daspo urbano.

Molto importanti anche gli interventi per il contrasto all’immigrazione clandestina, fenomeno che negli ultimi anni è purtroppo dilagato e richiede un grandissimo sforzo da parte delle forze dell’ordine per contenerne gli effetti negativi». 

 

 

 

 

SICUREZZA. PAOLONI SAP BENE DECRETO CON QUESTE PREMESSE

martedì 27/12/2022 16:01

DIR1344 3 POL 0 RR1 N POL DIR TXT DIRE Roma 27 dic. – Oggi al tavolo tecnico si discutera’ del tanto atteso Decreto Sicurezza che tocchera’ anche alcuni dei temi piu’ caldi che hanno reso complicato il lavoro delle Forze dell’Ordine in questi ultimi anni. L’approvazione potrebbe essere resa nota tra domani dopo l’incontro dell’esecutivo e la prossima settimana. Codice rosso Ong e baby-gang i tre punti cardine su cui il decreto potrebbe porre una svolta sul lavoro delle Forze dell’Ordine. Stefano Paoloni Segretario Generale del SAP si esprime con favore sul futuro Decreto Sicurezza importante questa presa di posizione da subito del Governo in merito alle questioni relative alla sicurezza. Auspichiamo che il decreto possa essere approvato il prima possibile poiche’ come sembra potrebbe essere in grado di fornire adeguati strumenti anche alle Forze dell’Ordine per poter garantire migliore sicurezza al Paese. Ci preme pertanto sottolineare che e’ importante che siano previste norme piu’ stringenti legate al Codice rosso ai crimini di violenza di genere e al crescente fenomeno delle baby-gang attribuendo ai Questori maggiori e piu’ celeri strumenti di intervento come l’ammonimento e il daspo urbano. Molto importanti anche gli interventi per il contrasto all’immigrazione clandestina fenomeno che negli ultimi anni e’ purtroppo dilagato e richiede un grandissimo sforzo da parte delle forze dell’ordine per contenerne gli effetti negativi. Molto apprezzabile l’estensione dell’uso del Taser anche in funzione degli ottimi risultati ottenuti da quando nell’anno in corso ne sono state fornite le prime dotazioni . Com Red Dire 15 59 27-12-22 NNNN

 

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LA LETTERA DI STEFANO PAOLONI A “LA VERITA’”. SERVONO PROTOCOLLI CERTI PER PERMETTERCI DI LAVORARE

Una lettera nata dal sentire del Segretario Generale del SAP, Stefano Paoloni, che dopo aver letto l’articolo scritto da Paolo Del Debbio dal titolo «Lo Stato manganella i poliziotti» e uscito sul numero del 28 Novembre 2022 de La Verità, lo ha condiviso appieno, poiché rappresenta una lucida fotografia di ciò che sta accadendo al Comparto Sicurezza e che il SAP ha sempre sostenuto.

«Nell’articolo, sono state scritte parole che hanno interpretato al meglio le condizioni lavorative, a volte paradossali, che dobbiamo affrontare ogni giorno quali operatori di Polizia. Una situazione che ci vede ad ogni pie’ sospinto attaccati da falsi perbenisti e dal partito dell’anti polizia che non vede l’ora di puntare il dito contro il nostro operato. Ovvio sottolineare che ci possano essere, come in ogni ambito lavorativo, dei comportamenti che vadano oltre il limite, comportamenti i quali, com’è giusto che sia, devono essere censurati e i responsabili ne devono rispondere, ma da qui a criminalizzare ogni nostro intervento, ce ne passa».

 


AGENTI PRESI A CALCI E SPUTI DAI RICHIEDENTI ASILO

II Sap denuncia come in via Cagni la situazione tra agenti di Polizia e richiedenti asilo stia diventando sempre più insostenibile. Una tensione che sembra non accennare a diminuire. Proprio davanti alla caserma della Polizia di via Cagni a Milano, dove stazionano decine di richiedenti asilo, gli equilibri diventano giorno dopo giorno sempre più precari.

La tensione tra richiedenti asilo e forze di Polizia è sfociata in una condizione pesante che ha visto coinvolti anche gli agenti, presi a calci e sputi dai richiedenti asilo: «La situazione in via Cagni ha oltrepassato il limite. I colleghi del III Reparto Mobile sono stati aggrediti prima con sputi ed oggetti e di seguito, per ripristinare la calma durante la ressa, con calci e pugni. Praticamente una polveriera che sta per scoppiare».