PAOLONI PER ADNKRONOS: LA GESTIONE DEGLI HOTSPOT NON PUÒ ESSERE LASCIATA SOLO ALLE FORZE DELL’ORDINE

Siamo ormai al limite. Nonostante le continue denunce su ciò che accade nei centri di prima accoglienza, ancora nessuno è stato in grado di capire la complessità e la gravità della situazione. Gli hotspot sono al collasso, le condizioni igienico-sanitarie sono al di sotto del limite di vivibilità e l’onere di lavoro lasciato alle Forze dell’Ordine supera di gran lunga la capacità delle forze schierate sul campo.
Dice Stefano Paoloni, Segretario Generale del SAP: “Sono più di due anni che denunciamo con forza questa situazione che ogni estate sembra peggiorare: è sempre più difficile per noi gestire l’arrivo di tutti questi migranti. Per esempio, mancano i protocolli di intervento quando gli immigrati tentano di fuggire dai centri di accoglienza”.


POLIZIA POSTALE SOTTODIMENSIONATA, MAZZINI (SAP RIMINI): I REATI IN AUMENTO

Il Segretario Provinciale del SAP di Rimini, Roberto MAZZINI è intervenuto sulla carenza di organico della polizia postale: «dopo il rischio chiusure, nonostante un aumento di organico, non è ancora tornata ai numeri previsti rispetto all’aumento spasmodico dei reati nel settore».

 


MIGRANTI E SALUTE. LE NUOVE NORME NON TUTELANO NESSUNO

 

 


ALLARME SICUREZZA NEL FOGGIANO, SERVONO UOMINI E MEZZI SUBITO

Arriva da Foggia la denuncia a gran voce del Segretario Provinciale del SAP di Foggia, Giuseppe VIGILANTE e del Segretario Regionale del SAP Puglia, Silvano AMMIRATI: «È Ferragosto ed il nostro pensiero va alle donne e uomini della Polizia di Stato che in questo giorno e periodo, vigilano e cercano di assicurare la sicurezza dei cittadini. Questa O.S. fa appello alle persone che hanno a cuore questo territorio, persone della provincia  di Foggia. Siamo anche in una fase in cui  si assiste, oramai da anni,  alle continue chiacchiere e parole al vento in occasione di incontri pubblici che al più  possono servire per farsi largo in prospettive di candidature politiche….o per occupare poltroncine…o per incensarsi. Quindi Foggia e provincia “ possono servire “ per farsi conoscere. E allora si viene. Allora si parla. Ma a queste tavole rotonde,  oramai, anche grazie alla nostra esperienza, non  ci crediamo più  e con  ogni probabilità,   non crede nemmeno il cittadino che continua ad assistere a tutto ciò  che qui purtroppo accade; ma la misura è  davvero colma. A marina di Lesina ultimissimo omicidio. Occorre ricordare la forza in campo che c’è in quella zona per contrastare la criminalità? Meglio di no. Pensiamo solo alle distanze: Commissariato di San Severo Km. 35 circa. Marina di Lesina e Lesina Comune km 11 circa. Qualcuno presidia quella zona di mare con migliaia di turisti? Difficile. Non è  Orbetello, Capalbio,  Cervia, Milano Marittima etc etc ( pare che in quelle località  si aprono posti di polizia estivi ). Allora dobbiamo ritenere che c’è  un turismo di serie A a cui bisogna far fronte? Per gli altri nulla. Allora così è. Non c’è  tempo da perdere, non si possono attendere le elezioni politiche di settembre, poi passa ottobre ed arriva la fine dell’anno. Non si continui a calpestare anche la dignità  di questa popolazione. Servono uomini e mezzi subito, chi lo deve decidere? Chi ha dato fiato alle trombe nelle tavole rotonde con promesse ancora non mantenute. Ci vuole decisione e coraggio. Non sappiamo cosa accadrà  nei prossimi tempi ,  ma questa O.S.   pronta  a discuterne nelle sedi opportune, è  anche pronta a porre in essere iniziative sindacali».


GRAVE CARENZA ALLE VOLANTI DI RAVENNA, PRONTI A FARCI SENTIRE ANCHE AL DIPARTIMENTO

Con numerosi interventi e segnalazioni, l’ultimo dei quali diffuso lunedì 1° agosto 2022, si è reso necessario far sentire la nostra voce per evidenziare le criticità emerse all’interno dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura, con episodi che hanno avuto importanti ricadute sull’organizzazione dei servizi e causato l’impossibilità di garantire un’efficace e adeguato controllo del territorio. Ci troviamo di fronte ad una situazione molto preoccupante. Appare evidente come una delle cause di questa situazione sia da attribuirsi ad una cronica carenza di personale. Per assicurare un maggiore controllo del territorio, Ravenna e le sue spiagge, in primis Marina di Ravenna, non disdegnerebbero l’arrivo di uno specifico contingente di rinforzo per aumentare il numero di pattuglie su strada. In seguito alle richiamate segnalazioni ricevute anche dal SAP, l’Amministrazione ha convocato un tavolo di confronto con i sindacati. Nel corso dell’incontro l’Amministrazione ha sottolineato che è suo interesse precipuo incrementare il numero di volanti per il controllo del territorio ed ha assicurato che profonderà ogni sforzo possibile affinché l’Ufficio di Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico possa essere rinforzato al più presto, per poter provare a raggiungere anche l’obiettivo di disporre 3 volanti per turno.


MANIFESTAZIONE DEL SAP TARANTO: ALLARME HOTSPOT

Il SAP di Taranto nella giornata di ieri, 26 luglio, ha organizzato una manifestazione di protesta per la chiusura del HOTSPOT fuori norma, che mette a rischio non solo i colleghi costretti ad operare in condizioni al limite, ma anche gli stessi ospiti. Le condizioni di servizio sono indecorose e ci tocca gestire tutti i momenti di tensione che vengono a crearsi all’interno della struttura.
Dice Pasquale Magazzino, Segretario Provinciale di Taranto: “L’Hotspot nasce come luogo di permanenza fino a 72 ore, ma si trasforma invece in un centro di permanenza continuativa senza che ci siano servizi idonei per gestire una massa di gente superiore a quella prevista per l’accoglienza. L’Hotspot sia dal punto di vista igienico sanitario che dal punto di vista della sicurezza non è assolutamente idoneo a svolgere attualmente nessun compito né come Hotspot né come altro. I nostri colleghi sono costretti ad un impiego giornaliero che li porta a permanere lungo il perimetro con delle postazioni fisse al sole con 40 gradi per sei, sette o otto ore”.
In sostegno alla manifestazione indetta dal SAP di Taranto anche il Sottosegretario all’Interno Nicola Molteni ad ANSA: “L’emergenza migranti che sta investendo le nostre coste non riguarda solo Lampedusa: presto sarò all’hotspot di Taranto p
er incontrare le Forze dell’Ordine che, anche lì, stanno lavorando in condizioni inaccettabili, al limite della sostenibilità”

Migranti:Molteni,presto a hotspot Taranto,vicini a Forze Ordine  ZCZC8841/SXA
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Migranti:MOLTENI, presto a hotspot Taranto, vicini a Forze Ordine
(ANSA) – ROMA, 26 LUG – “L’emergenza migranti che sta investendo le nostre coste non riguarda solo Lampedusa: presto saro’ all’hotspot di Taranto per incontrare le Forze dell’Ordine che, anche li’, stanno lavorando in condizioni inaccettabili, al limite della sostenibilita’”. Lo annuncia il deputato della Lega e Sottosegretario all’Interno Nicola MOLTENI. “Sulle politiche per l’immigrazione serve un intervento immediato e strutturato per difendere i confini, bloccare gli sbarchi e fermare i 
trafficanti di esseri umani. In assenza di una risposta seria dall’Europa, l’unica soluzione e’ una reazione a livello nazionale con il ritorno ai decreti sicurezza. L’aumento delle partenze, degli sbarchi e delle morti nel Mediterraneo impone di fare presto. Difendere i confini nazionali significa anche difendere quelli europei”, conclude.

(ANSA).
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Migranti: Sap; chiudere hotspot Taranto, condizioni invivibili  Migranti: Sap; chiudere hotspot Taranto, condizioni invivibili
(ANSA) – TARANTO, 26 LUG – “Le condizioni in cui operano gli agenti, soprattutto in estate, sono incompatibili con qualsiasi elementare forma di protezione e benessere del personale. Dal punto di vista igienico/sanitario la situazione è ad alto rischio di infezioni: caldo estremo, topi, vermi e liquami costituiscono grave pericolo per la salute e la sicurezza del personale di servizio e per gli stessi ospiti. Chiediamo pertanto l’immediata chiusura dell’Hotspot di Taranto fino al suo completo adeguamento alle più elementari norme di sicurezza ed igienico/sanitarie”. E’ quanto sollecita  la segreteria provinciale del Sap (Sindacato Autonomo di Polizia), che ha tenuto questa mattina un presidio davanti alla Prefettura di
Taranto con la distribuzione di un volantino che denuncia “l’inadeguatezza dell’Hotspot” e riporta una serie di rivendicazioni. “Assistiamo oramai da anni – sottolinea il segretario provinciale del Sap Pasquale Magazzino – al fallimento della politica migratoria e ad un sistema di accoglienza colabrodo. L’ Hotspot di Taranto ne è l’esempio lampante. La struttura viene utilizzata difformemente dagli altri centri adibiti a ‘punti di crisi’, senza che sia mai stata fatta chiarezza circa la ratio di questa scelta. L’ Hotspot tarantino dovrebbe essere un centro di temporanea accoglienza perché la struttura non è dotata di tutti i servizi e non è idonea per sostenere una permanenza così lunga di un numero significativo di persone”.
Il sindacato invita il prefetto Demetrio Martino “ad ispezionare e verificare la salubrità della postazione di polizia prefabbricata adibita ad ufficio in uso al responsabile del personale delle forze dell’ordine., nonché constatare i disagi a cui sono sottoposti gli operatori di polizia che svolgono il servizio lungo il perimetro dell’ Hotspot in particolare modo nei mesi estivi”. (ANSA).
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CONCORSI INTERNI, SCORRIMENTO DELLE GRADUATORIE E RIENTRI IN SEDE – ABBIAMO SCRITTO AL DIPARTIMENTO

Nella giornata odierna abbiamo sottoposto all’attenzione del Dipartimento la situazione di quei colleghi che attualmente sono in attesa dello scorrimento delle graduatorie dei concorsi interni o di poter rientrare nella propria sede di provenienza. In particolare, trattandosi di situazioni che incidono sulla sfera privata di tantissimi operatori, abbiamo chiesto di valutare in modo approfondito la possibilità di procedere allo scorrimento delle graduatorie e alla semplificazione delle procedure concorsuali, con il fine ultimo di realizzare quanto prima la copertura effettiva delle vacanze organiche. Inoltre, è stata rappresentata la necessità di salvaguardare la permanenza dei colleghi vincitori di concorso non solo nelle sedi ma negli stessi uffici nei quali prestano servizio così da non disperdere le professionalità acquisite negli anni.


MANIFESTAZIONE SAP A TARANTO: HOTSPOT – CHI DIFENDE I DIFENSORI?

Il SAP di Taranto ha organizzato una manifestazione di protesta per la chiusura del HOTSPOT fuori norma, che mette a rischio non solo i colleghi costretti ad operare in condizioni al limite, ma anche gli stessi ospiti.
Dice Pasquale Magazzino, Segretario Provinciale di Taranto: “Assistiamo oramai da anni al fallimento della politica migratoria e ad un sistema di accoglienza colabrodo. L’HOTSPOT di Taranto ne è l’esempio lampante. La struttura viene utilizzata difformemente dagli altri centri adibiti a “punti di crisi”, senza che sia mai stata fatta chiarezza circa la ratio di questa scelta. L’Hotspot tarantino dovrebbe essere un centro di temporanea accoglienza perché la struttura non è dotata di tutti i servizi e non è idonea per sostenere una permanenza così lunga di un numero significativo di persone. Le condizioni in cui operano i colleghi, soprattutto in estate, sono incompatibili con qualsiasi elementare forma di protezione e benessere del personale. Dal punto di vista igienico/sanitario la situazione è ad alto rischio di infezioni: caldo estremo, topi, vermi e liquami costituiscono grave pericolo per la salute e la sicurezza del personale di servizio e per gli stessi ospiti. Chiediamo pertanto l’immediata chiusura del Hotspot fino al suo completo adeguamento alle più elementari norme di sicurezza ed igienico/sanitarie”.
La manifestazione organizzata dal SAP di Taranto e con la presenza di un Dirigente Nazionale, Francesco Pulli, è partita dalla Prefettura per poi spostarsi al Hotspot di cui si chiede la chiusura immediata fino a quando non sarà messo a sistema e non gli sarà assegnata una funzione specifica. Dice Magazzino: “L’Hotspot nasce come luogo di permanenza fino a 72 ore, ma si trasforma invece in un centro di permanenza continuativa senza che ci siano servizi idonei per gestire una massa di gente superiore a quella prevista per l’accoglienza. L’Hotspot sia dal punto di vista igienico sanitario che dal punto di vista della sicurezza non è assolutamente idoneo a svolgere attualmente nessun compito né come Hotspot né come altro. I nostri colleghi sono costretti ad un impiego giornaliero che li porta a permanere lungo il perimetro con delle postazioni fisse al sole con 40 gradi per sei, sette o otto ore”.

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Migranti:MOLTENI,presto a hotspot Taranto,vicini a Forze Ordine
(ANSA) – ROMA, 26 LUG – “L’emergenza migranti che sta
investendo le nostre coste non riguarda solo Lampedusa: presto
saro’ all’hotspot di Taranto per incontrare le Forze dell’Ordine
che, anche li’, stanno lavorando in condizioni inaccettabili, al
limite della sostenibilita’”. Lo annuncia il deputato della Lega
e Sottosegretario all’Interno Nicola MOLTENI. “Sulle politiche
per l’immigrazione serve un intervento immediato e strutturato
per difendere i confini, bloccare gli sbarchi e fermare i
trafficanti di esseri umani. In assenza di una risposta seria
dall’Europa, l’unica soluzione e’ una reazione a livello
nazionale con il ritorno ai decreti sicurezza. L’aumento delle
partenze, degli sbarchi e delle morti nel Mediterraneo impone di
fare presto. Difendere i confini nazionali significa anche
difendere quelli europei”, conclude. (ANSA).
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LAMORGESE: LAMPEDUSA CONDIZIONI INDECOROSE

L’intervento del Segretario Generale del SAP Stefano Paoloni per IlGiornale.it sulla situazione nuovamente allo stremo dell’hotspot di Lampedusa.
L’attuale situazione storico/economica creata dal conflitto bellico in Ucraina e dal Covid-19 che ancora continua a far parlare di se, ha distolto l’attenzione da quelli che sono anche i problemi interni al Paese e tra questi la questione migranti in arrivo sulle nostre coste e sulle isole siciliane. In un solo weekend si è arrivati quasi a 2mila ospiti e si sta ancora lavorando per rendere vivibile il centro di prima accoglienza nato per ospitare circa 300 migranti. “La situazione è molto complessa” dice a IlGiornale.it il Segretario Generale del SAP Stefano Paoloni che prosegue: “Rispetto agli anni passati stanno arrivando molti migranti e c’è anche meno attenzione da parte dell’opinione pubblica, ma questo non vuol dire che il problema non esista e non sia grande. I numeri sono impressionanti. Contestualmente – prosegue Paoloni – è cambiata anche la ditta che gestisce il centro di contrada Imbriacola e questo probabilmente ha voluto dire iniziare da poco il rodaggio di certi meccanismi. In certi momenti le condizioni igienico sanitarie sono molto precarie e noi operiamo convivendo di fatto con i migranti nelle stesse aree”.