RICHIESTA EROGAZIONE TFS SUBITO ED IN UN'UNICA SOLUZIONE

RICHIESTA EROGAZIONE TFS SUBITO ED IN UN’UNICA SOLUZIONE

Con la lettera odierna indirizzata al Ministro del Lavoro, al Ministro dell’Interno e al Ministro della Difesa, a firma del Segretario Generale del SAP Stefano Paoloni e del Segretario...
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Con la lettera odierna indirizzata al Ministro del Lavoro, al Ministro dell’Interno e al Ministro della Difesa, a firma del Segretario Generale del SAP Stefano Paoloni e del Segretario Generale del SIM Carabinieri Antonio Serpi, abbiamo fatto sostanziale richiesta di voler superare la normativa attuale che determina l’erogazione del TFS (non prima di un anno dalla cessazione dal servizio con la conseguente corresponsione in due o tre importi annuali a seconda dell’ammontare complessivo NDR), con quella che era la modalità ordinaria di erogazione del beneficio prima della legge 122/2010 ovvero subito ed in un’unica soluzione. Tale richiesta risulta giustificata dal fatto che l’INPS, con la deliberazione del Consiglio di Amministrazione n.219 del 9 Novembre 2022, ha istituito una nuova prestazione di anticipazione del TFS-TFR che a fronte di un interesse fisso dell’1% e di una ritenuta dello 0,50% a titolo di ristoro va ad affiancarsi agli istituti bancari nell’anticipo della buonuscita. Per quanto tale misura introdotta possa apparire sotto certi aspetti, in particolare in riferimento al tasso di interesse praticato, più vantaggiosa rispetto ai tassi bancari attuali che risentono dell’aumento del tasso di inflazione, e più conveniente del meccanismo di anticipo offerto dal decreto 4/2019 che permette di richiedere solo fino a 45.000 euro attraverso l’accordo con l’ABI, sotto altri appare paradossale. Come rilevano nella nota i due Segretari, il paradosso nasce dal fatto che, se ad oggi l’INPS ha la capacità di corrispondere il TFS in un’unica soluzione, è inaccettabile che per tale prestazione, un tempo modalità ordinaria di erogazione, ricorra all’istituto dell’anticipo finanziario come un qualunque istituto di credito privato andando a lucrare sulle aspettative del dipendente. Pertanto, come argomentato meglio e a più riprese nella nota allegata, stando così le cose, ad oggi il differimento dell’erogazione del TFS non ha più ragion d’essere.

 

LA NOTA CONGIUNTA

 

 

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