Nella data di ieri, 7 giugno 2023, abbiamo inviato una nota al Dipartimento della P.S. poiché riteniamo che che l’art. 20, co. 3, del bando del Concorso Pubblico per esami, per l’assunzione di 1.000 allievi Vice Ispettori della Polizia di Stato, successivamente aumentati a 1500 unità, indetto con decreto del Capo della Polizia del 23 dicembre 2020 non sia applicabile al personale già appartenente ai ruoli della Polizia di Stato.
In particolare, il citato art. 20, co. 3, prevede che “ciascun vice ispettore è assegnato ad un ufficio non avente sede nella regione di nascita né in quella di residenza alla data di adozione del presente bando, né in quelle limitrofe; a tali fini, la Regione Siciliana è considerata limitrofa alla Regione Calabria e la Regione Sardegna è considerata limitrofa alla Regione Lazio”. Le preclusioni territoriali derivanti da tale norma generano effetti di notevole portata nei confronti dei colleghi “interni”, costretti ad abbandonare la loro sede di servizio ed anche i loro affetti più cari.
Non bisogna dimenticare, infatti, che si tratta di colleghi che in alcuni casi hanno raggiunto l’attuale sede di servizio dopo anni di sacrificio e che, per realizzare la meritata progressione di carriera, si ritrovano costretti a stravolgere la loro organizzazione professionale e familiare. In altri casi, invece, si tratta di colleghi che hanno già patito l’applicazione dei principi di incompatibilità nella prima fase assunzionale, con contestuale assegnazione in sedi diverse da quelle di origine, di residenza e limitrofe.
Ragionando in particolare su quest’ultima evenienza, la vicenda assume tinte paradossali, perché i predetti colleghi, richiesta la residenza nella sede di servizio assegnata in applicazione dei predetti criteri, sarebbero soggetti ad una seconda preclusione territoriale, ritrovandosi nuovamente in una situazione di incompatibilità con la regione di servizio e quelle limitrofe.
Pertanto abbiamo chiesto di disapplicare la norma sull’incompatibilità territoriale per i soggetti già appartenenti ai ruoli della Polizia di Stato in quanto irragionevole e inopportuna per le ragioni sopra esposte.
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