A seguito degli scontri al parco Don Bosco di Bologna tra forze dell’ordine e manifestanti, contrari all’abbattimento di alcuni alberi per dare il via ai lavori di riqualificazione delle scuole Besta, il Segretario Generale del SAP, Stefano Paoloni, ha espresso «massima solidarietà ai 16 colleghi, tra il personale di Padova e di Bologna, rimasti feriti. Non c’è ragione che giustifichi la violenza, gli auguriamo una pronta guarigione». Nel corso dello sgombero del presidio, sono stati registrati diversi momenti di tensione e alcuni giovani hanno divelto le recinzioni del cantiere così da accedere all’area dove si trovavano gli operai per abbattere gli alberi nell’ambito del progetto di riqualificazione. «Anche l’ideale più forte quando sfocia nella violenza svilisce qualsiasi valore. La violenza è sempre sbagliata. La pressione mediatica che insiste sui servizi di ordine pubblico li sta trasformando in servizi rischiosissimi, ne sono la dimostrazione i 16 feriti registrati a seguito di questi incidenti. La politica – ha aggiunto Paoloni – deve assumersi piena responsabilità, chi nel recente passato ha delegittimato le forze dell’ordine e legittimato i violenti deve sentirsi responsabile di ciascuno dei feriti odierni».
«È ora di dire basta, non siamo carne da macello, ed è ora di chiedere a gran voce protocolli operativi chiari», ha detto da parte sua il Segretario Provinciale del SAP di Bologna, Tonino Guglielmi. Non è mancato l’intervento del Segretario Provinciale del SAP di Padova, Mirco Pesavento, il quale ha ricordato che ieri: «Tre squadre del reparto mobile di Padova sono state impiegate a disposizione della questura di Bologna, ben 10 operatori hanno dovuto alla fine delle proteste, alle ore 14.30, correre al pronto soccorso per curare le contusioni subite. Bisogna garantire a tutti l’incolumità fisica, è ora di cominciare a fare qualcosa, è ora di dare dei segnali chiari agli uomini dei Reparti Mobili».
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