Non è passata inosservata la protesta dei Sindacati di categoria, che si rifiutano di accettare delle modifiche a senso unico, sulla già vigente circolare n° 3542/5992 del 16 febbraio del 2001, che ha come oggetto “Le perquisizioni generali straordinarie”. Avvenire cita il Segretario Generale del Sap nazionale, Stefano Paoloni «Premessa l’indiscutibilità di riconoscere ai detenuti una dignità umana e persona le, non bisogna però cadere nell’eccesso».
ADN1109 7 CRO 0 ADN CRO NAZ Roma 28 set. Adnkronos – Premessa l’indiscutibilità di riconoscere ai detenuti una dignità umana e personale non bisogna pero’ cadere nell’eccesso rischiando di invertire l’obiettivo prefissato per gli stessi che comprendono l’espiazione della pena causata da un oggettivo stato di colpevolezza e quello della rieducazione del soggetto interessato. Le aggiunte del Dap alla circolare in oggetto individuano delle tutele nei confronti dei detenuti indirizzate al garantismo rischiando di eccedere a danno degli operatori che devono vigilare gli istituti penitenziari . Stefano Paoloni segretario generale del Sap commenta cosi’ le modifiche del Dap alla circolare sulle ‘perquisizioni generali straordinarie’ mettendo in guardia dal ”rischio di una deriva eccessivamente garantista è che qualcuno stia meglio dentro che fuori”. In questo modo si corre il rischio di esporre ulteriormente gli operatori disincentivando l’operato stesso degli agenti preposti a guardia e tutela della struttura e dei detenuti stessi – continua – Il recente passato ci ha dimostrato come l’utilizzo di telecamere si sia rivelato uno strumento sufficientemente adeguato e atto a verificare quanto accade all’interno delle nostre carceri . Sulla base di quanto già affermato si evidenzia come i rischi e le responsabilità a cui sono sottoposti gli agenti potrebbero paradossalmente indurci a richiedere un Garante anche per chi vigila e non solo per i detenuti – conclude – Le eccessive norme procedurali a garanzia unica dei detenuti per chi espleta le proprie funzioni istituzionali negli istituti penitenziari stanno ulteriormente rallentando il lavoro di vigilanza interna realizzando facile occasione di fuga per i soggetti reclusi . Sci Adnkronos ISSN 2465 – 1222 28-SET-21 16 22 NNNN
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