COCO INTERVISTATO DA TGCOM24: EVITARE STRUMENTALIZZAZIONI, SE MANIFESTANTI RISPETTANO PRESCRIZIONI NON CI SONO PROBLEMI DI ORDINE PUBBLICO

COCO INTERVISTATO DA TGCOM24: EVITARE STRUMENTALIZZAZIONI, SE MANIFESTANTI RISPETTANO PRESCRIZIONI NON CI SONO PROBLEMI DI ORDINE PUBBLICO

«Da ottobre a oggi abbiamo avuto 1.023 manifestazioni legate alla crisi mediorientale, quelle che sono degenerate, in cui ci sono stati degli scontri hanno una percentuale residuale del 3%....
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«Da ottobre a oggi abbiamo avuto 1.023 manifestazioni legate alla crisi mediorientale, quelle che sono degenerate, in cui ci sono stati degli scontri hanno una percentuale residuale del 3%. Questo mi fa ritenere che la gestione dell’ordine pubblico non dipende dalla gestione delle forze dell’ordine, ma dalle condotte dei manifestanti». Ad affermarlo è Giuseppe Coco, Segretario Generale aggiunto del SAP, intervistato da TGcom24 in merito alle recenti manifestazioni di Pisa, Firenze e Milano. «Se i manifestanti si attengono alle prescrizioni e manifestano pacificamente – ha spiegato – nella maggior parte delle volte l’ordine pubblico si conclude senza nessun tipo di problema. Quando le condotte degenerano è chiaro che ci sia un’opposizione legittima da parte delle forze dell’ordine».

«Io credo che nessuno di noi sia contento di utilizzare lo sfollagente durante le manifestazioni contro ragazzi, contro studenti», ha aggiunto Coco relativamente a quanto avvenuto negli ultimi giorni, precisando che il problema è che «quando il gruppo, il corteo, i manifestanti diventano massa perdono la connotazione di studenti e di ragazzi. C’è da considerare che tra gli studenti spesso si infiltrano facinorosi e audaci che fanno perdere un po’ l’obiettivo. Credo che il focus lo dobbiamo spostare su un problema di rispetto delle regole. Ritengo che la nostra società, soprattutto la società adulta stia perdendo la capacità di dare regole e la generazione degli adolescenti fa fatica a rispettare le regole». Occorre, quindi, senso di responsabilità ed è «pericoloso strumentalizzare questi fatti per altre ragioni», che spesso «hanno motivazioni politiche».

«Le forze di polizia non hanno colore politico», ha ribadito Coco, ricordando poi che «non è pensabile che i miei colleghi vadano a fare questo tipo di servizio senza le dotazioni previste. Mi dispiace rilevare che non ci sia stata nessuna indignazione per l’agente della polizia locale rimasta ferita a Milano o per il collega rimasto ferito a Catania, con 30 giorni di prognosi, per cercare di contrastare gli studenti manifestanti che tentavano di forzare il blocco in Piazza Stesicoro».

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