CASO CUCCHI: CADONO LE ACCUSE DI DIFFAMAZIONE NEI CONFRONTI DELL’ON. TONELLI

Dopo la bella notizia della rielezione alla Camera dei Deputati (Lega) è arrivata ieri per l’on. Tonelli un’altra buona notizia, quella della caduta delle accuse di diffamazione sul caso Cucchi. Procedimento che per parecchio tempo ha pesato sull’onorabilità del nostro Segretario Generale aggiunto del SAP. Assolto dal giudice monocratico di Roma perché quanto dichiarato da Tonelli all’epoca dei fatti, per mezzo di un video postato su FB nel 2017, per il giudice il “fatto non costituisce reato”. Dopo una prima battaglia giudiziaria andata a sfavore di Tonelli, la seconda lo ha visto vincitore.
Accusato e querelato dalla Cucchi sul caso del fratello, Tonelli si era anche sentito dire di utilizzare e strumentalizzare la vicenda per favorire la stessa carriera del Segretario Generale aggiunto del SAP durante la precedente campagna elettorale. All’epoca dei fatti tutto nacque dopo la sentenza di appello del primo processo sul caso Cucchi dove furono confermate le assoluzioni degli agenti penitenziari finiti sul banco degli imputati. Spiega Tonelli riferendosi alle dichiarazioni che sono state oggetto del procedimento: “Un ragionamento che portava a chiedere le telecamere su tutte le divise, celle e auto. Una posizione anticorporativa e un ragionamento fatto, basandomi sulle sentenze emanate. Oggi finalmente è stata fatta giustizia”.
Fortunatamente giustizia è stata fatta e le dichiarazioni diffamatorie nei confronti dell’on. Tonelli sono cadute. Dice Tonelli in un’intervista rilasciata a Silvia Mancinelli: “Faccio, al contrario, notare come lei si sia candidata ben 3 volte. La prima con Ingroia alle regionali qui nel Lazio, la seconda alle comunali di Roma e questa volta che con una forza della sinistra radicale è riuscita a entrare in Parlamento”.