Presso un comando della Polizia Stradale del Fermano da circa una settimana la caldaia della caserma era in blocco e, come avviene in tutti gli uffici pubblici e privati è stato richiesto l’intervento del tecnico per ripristinare il funzionamento del riscaldamento e dell’acqua calda. L’idraulico, incaricato alla riparazione, ha provveduto alla sostituzione di alcuni componenti dell’impianto di riscaldamento, ma i caloriferi non ripartivano. Dopo vari tentativi si è attribuita la “colpa” allo scarso flusso di metano, salvo scoprire poi che l’azienda fornitrice del servizio aveva apposto i sigilli al contatore della caserma.
A denunciare l’accaduto è Alessandro Patacconi, Segretario Provinciale del SAP di Fermo . «A parere della nostra sigla sindacale è veramente grave che sia stato interrotto il servizio di distribuzione del metano di una caserma di Polizia ed ancor più grave è che sia stato interrotto per presunta morosità. Non sarebbero infatti state pagate le bollette. A questo punto ci sorge un dubbio: saranno state liquidate le fatture delle altre utenze? E quelle della Questura e della Sezione Polizia Stradale di Fermo sono state pagate? Chiuderanno i contatori anche in questi uffici? Chiediamo a questo punto un forte intervento da parte della Prefettura di Fermo affinché venga chiarito l’accaduto e sia individuato il responsabile dei disagi ed umiliazioni provocati ai colleghi»
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