Il SAP e' un'associazione libera, autonoma, indipendente alla quale possono iscriversi gli appartenenti alla Polizia di Stato, senza discriminazioni ideologiche.
Nasce dopo il 1976, nell'ambito del movimento per la smilitarizzazione della Polizia, come espressione di quella grande parte
di poliziotti che riteneva la politica sindacale delle grandi confederazioni (CGIL, CISL e UIL) inadatta a salvaguardare appieno
la peculiarita' della nostra professione e soprattutto sosteneva l'equidistanza da tutte le forze politiche quale valore irrinunciabile
nell'azione di rappresentanza dell'operatore di polizia.
La nascita del Comitato Alta Italia per il Sindacato Autonomo di Polizia ad Alessandria, del Movimento Autonomo per la
Sindacalizzazione della Polizia a Cagliari e del Movimento Autonomo di Base a Roma, il primo congresso alla Domus Pacis di Roma
del novembre '77, l'appoggio de "il Giornale" di Montanelli e de "il Settimanale", il sostegno economico di un comitato di cittadini
appositamente formatosi, furono i momenti fondamentali di un'evoluzione che porto' alla nascita formale del SAP in concomitanza con la
legge di riforma della Polizia del 1 aprile '81. Oggi il SAP, che rimane il primo fra i Sindacati Autonomi delle Forze di Polizia,
oltre che per tradizione anche per dimensione, e' una complessa organizzazione che conta circa 20 mila aderenti, con strutture locali
in ogni citta' d'Italia e rappresentanti in tutti gli Uffici di Polizia, una sede nazionale in Roma dove operano il Segretario Generale,
i due Segretari Generali Aggiunti e cinque Segretari Nazionali. Organi di direzione sono il Consiglio Nazionale, composto da 100 membri,
31 dei quali formano l'Esecutivo Nazionale.
Organi di garanzia sono il Presidente, affiancato da 3 vice, i Sindaci ed i Probiviri. Il SAP e' fondatore e membro permanente del "C.E.S.P. -
Comitato Europeo dei Sindacati di Polizia" - che rappresenta oltre 300 mila poliziotti europei, e della "Consulta dei Sindacati Autonomi
di Polizia", entita' composta con le omologhe rappresentanze della Polizia Penitenziaria e del Corpo Forestale dello Stato, riferimento
per circa 50 mila operatori di polizia italiani. Dall'esperienza del SAP e' poi nato il S.A.F.O.C. - Sindacato Autonomo delle Forze
dell'Ordine in Congedo - che porta gli stessi valori e la medesima impostazione nell'attivita' di tutela dei nostri colleghi in pensione.
Gli obiettivi di ordine sindacale sono:
Il SAP si propone anche di essere un ottimo strumento di collegamento fra i poliziotti e le Istituzioni da cui dipendono, un mezzo per far giungere
agli organi legislativi e di governo le idee, le istanze e le proposte di chi opera in prima linea nella tutela della Sicurezza interna del Paese.
Le importanti esperienze nate dal quotidiano rapporto con la realta' nell'azione di controllo del territorio, di pronto intervento e di indagine giudiziaria
costituiscono un attendibile riferimento per qualsiasi commento o proposta sullo specifico tema della Sicurezza, un sicuro banco di prova per le leggi dello Stato.
In tale ambito gli interventi in favore di chi ha subito un reato, la ricezione delle denuncie, il rilascio di passaporti ed autorizzazioni, la difesa
dell'ordine pubblico e le altre situazioni operative, consentono al SAP di recepire le opinioni di molti cittadini e di esserne poi portatore
Una Polizia moderna deve far tesoro del patrimonio di esperienza e professionalita' dei propri appartenenti e un paese moderno deve poter dialogare
con la propria Polizia.
Il SAP ritiene inoltre di essere un utile strumento di collegamento fra i poliziotti e l'opinione pubblica, un mezzo che permette di sviluppare
con i cittadini quel dialogo a cui non si deve rinunciare, ma che la veste istituzionale non sempre facilita: recepire le loro istanze e spiegare gli
aspetti non sempre immediatamente chiari del servizio che svolgiamo, sono risultati importantissimi da cui nasce quella collaborazione che tanto impaurisce il crimine.
In questo senso interpretiamo il nostro non come un semplice lavoro, ma come un'importante funzione del delicato rapporto fra le componenti della societa' civile,
tutto all'opposto di quel modello obsoleto di "autorita'" che non vuole e non deve confrontarsi, impensabile nel contesto della moderna democrazia.
Cosi' si spiegano le espressioni del S.A.P. sulle tematiche piu' urgenti ed attuali della vita sociale del Paese, connesse ovviamente all'argomento "sicurezza", come la
prostituzione, l'immigrazione clandestina, la criminalita', la vigilanza al traffico, ed altro.
Lo scopo e' anche quello di offrire l'apporto degli "addetti ai lavori", i suggerimenti elaborati con l'esperienza sul campo: destinatari sono percio' gli utenti del servizio e
tutte le componenti della societa' civile, ma anche gli organi parlamentari e di governo dalle cui decisioni dipendono spesso le soluzioni dei problemi.
Le occasioni in cui cio' avviene sono gli interventi sulla stampa e sulle televisioni, le partecipazioni a dibatti e convegni, i confronti con le associazioni ed i
comitati dei cittadini ed ogni altro contatto (compreso quello garantito da questo sito) con chi e' interessato alla questione della sicurezza.
La nostra autonomia da ogni parte politica e da qualsiasi altra influenza garantisce un atteggiamento realmente al servizio della societa'.
In conseguenza ai valori che ha scelto ed agli obiettivi che si e' posto, il SAP conduce una solerte attivita' volta a promuovere nella vita sociale e
politica del nostro paese le "ragioni della sicurezza" intese non come istanze autoritative, ma come motivazioni a favore del bisogno di garanzie per
il quieto e sereno vivere sociale.
Ecco che il SAP propugna: