È tornato subito in libertà l’uomo che dopo avere malmenato la propria fidanzata ha fratturato il setto nasale all’agente di polizia che era intervenuto per soccorrere la donna. Al collega sono stati dati 30 giorni di prognosi, mentre il responsabile è stato rimesso subito in libertà. «Sia la violenza alla donna che l’aggressione al poliziotto rappresentano due episodi estremamente gravi – ha affermato il Segretario Generale del SAP, Stefano Paoloni – tra l’altro avvenuti in uno stesso contesto e perpetrati dal medesimo soggetto. Inoltre, il fatto che l’individuo sia stato rimesso immediatamente in libertà trasmette un profondo senso di impunità nei riguardi di chi commette fatti particolarmente gravi. L’effettività delle sanzioni penali – ha sottolineato – è fondamentale per trasmettere un senso di giustizia che diversamente non è percepito dalla comunità e legittima chi delinque abitualmente. Le norme sul codice rosso per contrastare la violenza di genere e, in particolar modo, nei riguardi delle donne hanno subito una continua evoluzione per realizzare quelle necessarie tutele nei riguardi del soggetto più debole della coppia. Tuttavia, se tali norme non trovano un’effettiva applicazione ne sviliscono totalmente il significato».
CATANIA, AGGREDISCE LA FIDANZATA, SPACCA SETTO NASALE AD AGENTE E TORNA SUBITO IN LIBERTÀ: PAOLONI (SAP), EPISODIO GRAVISSIMO
CLAUDIO NANNINI ELETTO NUOVO SEGRETARIO REGIONALE DELL’UMBRIA
Durante i lavori del Consiglio regionale del SAP Umbria, alla presenza del Segretario Generale Stefano Paoloni è stato eletto all’unanimità Claudio Nannini nuovo Segretario regionale, che succede a Claudio Senese, che ha raggiunto la meritata pensione.
Il neo segretario, a margine dei lavori del Consiglio regionale ha dichiarato:«Esprimo la gioia di continuare a far parte della grande famiglia SAP, valorizzando tutto ciò che di buono è stato fatto nel passato. Continuerò a lavorare nell’interesse dei colleghi insieme a tutta la mia squadra!»
A Claudio e alla sua squadra, i migliori auguri di buon lavoro!
SCONTRI LA SAPIENZA, PAOLONI A ‘NOTIZIE.COM’: PER LE PIAZZE SERVONO NORME E PROTOCOLLI OPERATIVI ADEGUATI
«Da tempo proponiamo un cuscinetto di sicurezza, ovvero un’area di rispetto di circa due metri tra manifestanti e forze dell’ordine. Questo e altri interventi simili possono fin da subito limitare o contenere episodi di violenza. Lo abbiamo detto anche alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni: abbiamo giurato di rispettare la Costituzione e osservare le leggi, ma non abbiamo il dovere di prendere le botte. E abbiamo il diritto di tornare sani dalle nostre famiglie». Lo ha detto il Segretario Generale del SAP, Stefano Paoloni, intervistato da Notizie.com a seguito degli scontri avvenuti lo scorso 16 aprile all’Università La Sapienza, a Roma.
Paoloni ha poi ricordato che «in questo momento il ruolo del governo è mettere le forze dell’ordine in condizione di svolgere al meglio la professione. Il nostro è uno stato di diritto, quindi il nostro dovere è fare rispettare le regole per dare la possibilità a tutti di manifestare la propria opinione liberamente. Ma senza l’uso delle armi e della violenza. Per farlo servono norme adeguate».
RITARDI PROCEDURA F.E.S.I. – ABBIAMO SCRITTO AL MINISTRO DELL’INTERNO
Nella giornata odierna abbiamo rappresentato al Ministro dell’Interno la necessità di un intervento volto a sbloccare la situazione di stallo procedurale concernente l’erogazione del FESI 2023.
Ad oggi non è ancora stata programmata la convocazione del tavolo di lavoro finalizzato alla quantificazione degli importi relativi al FESI e conseguente individuazione dei parametri e criteri per l’attribuzione della predetta indennità.
Da tali ritardi potrebbe derivare quello ancora più grave relativo all’erogazione, dal momento che ad aprile 2024 non si ha contezza delle relative tempistiche.
PAOLONI A ‘IL GIORNALE.IT’ SU SCONTRI A ‘LA SAPIENZA’: CHI HA LEGITTIMATO LA VIOLENZA SE NE ASSUMA OGGI LA RESPONSABILITÀ
PAOLONI: DASPO A VITA STRUMENTO NECESSARIO, NON SI PUÒ TOLLERARE NESSUNA FORMA DI VIOLENZA
La richiesta, più volte avanzata dal SAP, di Daspo a vita «è uno strumento necessario proprio perché, tanto nella società civile quanto nel mondo dello sport, non può essere tollerata nessuna forma di violenza». L’intervento del Segretario Generale del SAP, Stefano Paoloni, a seguito dei momenti di tensione registrati a marzo allo stadio Euganeo, in occasione della partita Padova-Catania, è stato ripreso da ‘il Resto del Carlino’ nell’articolo “Minacce e furti in Autogrill. Daspo per cinque tifosi del Catania”.
«Queste persone – ha spiegato Paoloni – non sanno vivere lo sport e, probabilmente, hanno fatto della violenza una filosofia di vita. Oltre a non consentirgli più di partecipare a eventi sportivi, è certamente indispensabile promuovere nei confronti di questi soggetti iniziative volte alla rieducazione alla convivenza civile, anche attraverso l’affidamento ai servizi sociali».
SAP FLASH NR. 16 2024 – RILASCIO PASSAPORTO NEGLI UFFICI POSTALI
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SAP FLASH nr. 16-2024 – RILASCIO PASSAPORTO NEGLI UFFICI POSTALI
SICUREZZA, SAP: SODDISFAZIONE PER CONVOCAZIONE TAVOLO RINNOVO CONTRATTO DI LAVORO
«Esprimiamo soddisfazione per la comunicazione di avvio delle procedure per il rinnovo del contratto di lavoro per il personale del comparto sicurezza e difesa che riguarda circa 450mila operatori, impegnati quotidianamente nel garantire la sicurezza interna e la difesa esterna». Lo ha detto il Segretario Generale del SAP, Stefano Paoloni, ricordando che «l‘auspicio è che le procedure possano svolgersi velocemente e il personale interessato ottenere gli adeguamenti stipendiali il prima possibile».
CASO SCAGNI: PAOLONI, BENE ARCHIVIAZIONE INDAGINI SU COLLEGHI, È STATA DIMOSTRATA CORRETTEZZA DEL LORO COMPORTAMENTO
«Apprendiamo con soddisfazione l’archiviazione delle indagini nei riguardi dei colleghi per le presunte omissioni nell’omicidio di Alice Scagni, uccisa nel maggio del 2022 dal fratello Alberto». Ad affermarlo è il Segretario Generale del SAP, Stefano Paoloni, precisando che «questa archiviazione dimostra che i colleghi, assistiti dagli avvocati Rachele Selvaggia De Stefanis e Pietro Bogliolo, hanno potuto dimostrare con chiarezza la loro estraneità nei fatti, così come la correttezza del loro comportamento. Per operatori del diritto e della sicurezza un processo di quasi due anni per poter chiarire un’accusa per fatti di servizio è un lasso temporale esorbitante per poter continuare a svolgere con equilibrio, serenità ed efficienza la propria funzione».