CASO SCAGNI: PAOLONI, BENE ARCHIVIAZIONE INDAGINI SU COLLEGHI, È STATA DIMOSTRATA CORRETTEZZA DEL LORO COMPORTAMENTO

«Apprendiamo con soddisfazione l’archiviazione delle indagini nei riguardi dei colleghi per le presunte omissioni nell’omicidio di Alice Scagni, uccisa nel maggio del 2022 dal fratello Alberto». Ad affermarlo è il Segretario Generale del SAP, Stefano Paoloni, precisando che «questa archiviazione dimostra che i colleghi, assistiti dagli avvocati Rachele Selvaggia De Stefanis e Pietro Bogliolo, hanno potuto dimostrare con chiarezza la loro estraneità nei fatti, così come la correttezza del loro comportamento. Per operatori del diritto e della sicurezza un processo di quasi due anni per poter chiarire un’accusa per fatti di servizio è un lasso temporale esorbitante per poter continuare a svolgere con equilibrio, serenità ed efficienza la propria funzione».

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GRAGNANO (SAP GENOVA) AL TGR LIGURIA: AGGREDIRE QUALSIASI DIVISA NON È UN REATO DI LEGGERA ENTITÀ

Giacomo Gragnano, Segretario Provinciale Aggiunto del SAP di Genova, è stato intervistato dal TGR Liguria a margine del convegno “Violenza alle divise”. Purtroppo, ha spiegato Gragnano all’evento organizzato dal Sindacato Autonomo di Polizia in Questura a Genova, si tratta di un «reato che negli anni è stato rubricato come un reato minore. In realtà, aggredire qualsiasi divisa, anche lo stesso insegnante a scuola, non è un reato di leggera entità, perché non si riconosce più l’autorevolezza delle divise».
Una chiave di soluzione è rappresentata dalle bodycam. «Io inquadro con la bodycam – ha spiegato Gragnano – e dall’altra parte si sa che si è inquadrati, per cui se si aggredisce c’è una prova».

 

IL COMUNICATO


TONELLI: RIDARE AUTOREVOLEZZA ALLE FORZE DELL’ORDINE

«Ridare autorevolezza alle forze dell’ordine, alle divise e a chi sviluppa una funzione a favore della comunità e in rappresentanza dello Stato». È l’appello lanciato da Gianni Tonelli nel corso del suo intervento durante il convegno “Violenza alle divise”, che si è tenuto a Genova venerdì scorso.
«Chi difende i difensori – ha ricordato Tonelli – è una domanda che come sindacato ci poniamo da decenni e lanciamo questa campagna perché obiettivamente manca in questo sistema la volontà di difendere coloro che cercano di salvaguardare i più deboli, la legalità e la convivenza civile. C’è una degenerazione che riguarda anche altri settori come quello sanitario e quello scolastico. Serve ridare autorevolezza allo Stato e alla sua funzione».

«Il numero di aggressioni è totalmente inaccettabile» ha aggiunto da parte sua l’onorevole Nicola Molteni (Lega), sottosegretario al ministero dell’Interno, sottolineando che «per quest’anno parliamo di almeno 2600 aggressioni, atti di violenza, minacce e intimidazioni nei confronti delle forze di Polizia».

 

 

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GENOVA, ATTI VANDALICI AL COMMISSARIATO DI POLIZIA: NON É POSSIBILE CHE SI ATTACCHI SEMPRE CHI LAVORA PER GARANTIRE L’ORDINE E LA SICUREZZA PUBBLICA

Sono stati compiuti nelle scorse ore a Genova atti vandalici contro il palazzo della Regione Liguria e lo stabile che ospita il Commissariato Centro della Polizia di Stato, a denunciarlo agli organi di stampa è la Segreteria provinciale del SAP di Genova: «Nuovamente presi di mira i Poliziotti genovesi, nuovamente scritte minacciose ed offensive sui muri dello stabile che ospita il Commissariato Centro. Non molti anni fa successe la stessa cosa; ogni qualvolta c’è da protestare contro decisioni o leggi, giuste o sbagliate che siano, i colpevoli sono i Poliziotti o le FF.OO. in generale. Non vorremmo credere che a scatenare questi personaggi sia stato il rigetto, da parte della Cassazione, del ricorso contro il 41 bis per Alfredo Cospito. Non vorremmo crederlo ma, talvolta, a pensar male si indovina. Se così fosse, sarebbe un atto gravissimo, per il quale dovremmo augurarci una veloce individuazione dei colpevoli ma, soprattutto, una condanna severa. Non è possibile che in questo paese si attacchi sempre, e spudoratamente, chi lavora per garantire l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, senza considerare che l’operato della Polizia nulla c’entra con le legittime decisioni degli organi giudiziari. Come Sindacato Autonomo di Polizia ci auguriamo che TUTTE le forze politiche della città, senza distinzioni di colore, prendano le distanze da questi atti intimidatori e condannino fermamente l’accaduto, esprimendo disapprovazione per quanto accaduto. Il Sap esprime la propria solidarietà».

LA REPUBBLICA GENOVA

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GENOVA, GRAVE CARENZA DI ORGANICO IN POLIZIA: LA DENUNCIA DEL SAP «COMMISSARIATI RIDOTTI ALL’OSSO»

La Segreteria Provinciale del SAP di Genova è intervenuta su un importante argomento che riguarda la sicurezza relativamente alla carenza di organico: “Continua, lento e inesorabile, il decremento degli uomini della Polizia di Stato genovese; contestualmente, aumenta il numero dei servizi che la Questura è chiamata a garantire. Non ultimo, il decreto del Capo della Polizia che fissa il numero dei poliziotti nei vari uffici, stabilisce che i commissariati cittadini sono tutti in sovrannumero. In una città alle prese con diverse situazioni di criticità, pare inverosimile che i servizi aumentino in manierairrazionale, con un’equazione – meno uomini ma più attività – matematicamente irrisolvibile. In questi ultimi giorni, a puro titolo di esempio, quotidianamente la questura deve garantire quattro agenti al giorno per la rotazione della vigilanza al consolato turco, quattro agenti al giorno è l’equivalente di 60 volanti in meno al mese. Volanti che spesso e volentieri devono attendere la fine del turno precedente per recuperare i mezzi necessari per poter uscire dalla Questura. Anche questo abbiamo più volte segnalato al Dipartimento, ossia la mancanza di vetture sufficienti per lo svolgimento dei servizi di controllo del territorio. Queste sono le risposte che i cittadini genovesi devono avere, in virtù della legittima richiesta di aumento dei servizi di prevenzione che quotidianamente rivolgono alle istituzioni, e che si leggono nei commenti sui social ad ogni notizia di crimine commesso in città”.


LA VIOLENZA CONTRO GLI UOMINI IN DIVISA

Ennesimo atto di violenza nei confronti di un uomo dello Stato. Un aggressione che non deve passare in sordina, ma che necessita di una giusta attenzione. A Genova, il Vicario del Questore di Savona Agostino Gallo, mentre si trovava su un treno per spostamenti nella regione, si accorge di un’accesa discussione, causata da un viaggiatore sprovvisto di biglietto che inveiva contro il Capo Treno. Accortosi della discussione, libero dal servizio perché la divisa per un servitore dello Stato non è solo un indumento ma è una seconda pelle cucita addosso, interviene per riportare la calma e ripristinare una situazione di legalità, ma viene massacrato di botte dal giovane che gli causa gravi ferite al volto. «Nel momento in cui non c’è la capacità da parte del nostro Paese di tutelare i propri servitori, che finanche riportano delle gravi conseguenze fisiche e personali, subite durante un intervento per garantire la legalità, la sicurezza del nostro Paese non può essere adeguatamente garantita. La mancanza di una sanzione che censuri adeguatamente il soggetto violento, per convesso ottiene l’effetto di legittimarlo. Ci sentiamo di affermare che, in assenza di adeguati interventi non è e non sarà possibile diminuire la media di 8 aggressioni al giorno subite dagli operatori delle Forze dell’Ordine. Al Vicario del Questore di Savona Agostino Gallo i nostri più sentiti auguri per una pronta guarigione».

LA RASSEGNA STAMPA


GENOVA, MEMORIAL DAY: ALLA PRESENZA DEL PROCURATORE CAPO, UNA CELEBRAZIONE EMOZIONANTE


Genova, 31 maggio 2017, nel santuario della Madonna della Guardia alla presenza del Procuratore capo di Genova Francesco Cozzi e grazie alla partecipazione dell’Istituto Comprensivo intitolato a “Emanuela Aloi”, la poliziotta vittima nell’attentato al giudice Borsellino, si è svolta la celebrazione del “Memoria Day” di Genova.

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