#vialamenzogna, l’agenzia ANSA intervista Gianni Tonelli

ANSA-INTERVISTA/ Aldrovandi: Tonelli, sono cattivo del momento
Bene fatto Pansa a chiamare mamma giovane, ma non condivido nulla

(ANSA) – RIMINI, 30 APR – Quell’accoglienza ‘calorosa’ riservata dai delegati del suo sindacato a tre degli agenti condannati per la morte di Federico Aldrovandi lo ha trasformato nel “cattivo del momento”. All’indomani dell’applauso riservato dal Congresso del Sap ai poliziotti condannati per la morte del giovane, deceduto durante un controllo di polizia il 25 settembre del 2005, il segretario del Sindacato autonomo di polizia, Gianni Tonelli spiega la posizione della sua organizzazione impegnata -dice – in una operazione “verita’”, punta su una “revisione” del processo e sostiene che “bene ha fatto” il capo della Polizia a chiamare la mamma del giovane pur non condividendo “per nulla” i giudizi espressi nella vicenda. “Sono il cattivo del momento, non e’ certo un auspicio positivo dopo le determinazioni del Congresso” che lo ha appena eletto segretario, dice all’ANSA il giorno dopo la bufera sugli applausi a tre degli agenti condannati nel caso Aldrovandi. Un applauso, racconta, “durato non 5 minuti ma sicuramente sostenuto, avvenuto a porte chiuse perche’ altrimenti si da’ un significato diverso: semplicemente e’ stato indirizzato ai colleghi e a un’azione che stiamo cercando di compiere, come sindacato di polizia, ossia di un contrasto a quelli che possono essere attacchi, a volte ingiustificati, alla categoria”. E questa, argomenta Tonelli, “e’ una operazione che si chiama giustizia e verita’; si basa su quella che e’ la dotazione al personale di videocamere che siano in grado di certificare, se fossimo dei manigoldi, i nostri abusi e, siccome non lo siamo, quello che e’ il nostro operato. Quindi – chiarisce – siamo noi che agogniamo di potere essere sotto la lente di ingrandimento, di mettere sotto la lente di ingrandimento il nostro operato”. Quanto ai colleghi condannati per eccesso colposo in omicidio colposo “visto il bombardamento mediatico anche noi nell’ immediatezza del fatto ci siamo convinti di questo”, ossia che potessero avere delle responsabilita’, “ma poi – osserva Tonelli – le analisi di tutti gli atti, le dinamiche degli eventi, gli atti processuali pongono dei seri dubbi sulla questione e il mio convincimento e quello di tanti miei colleghi e’ che il bombardamento mediatico abbia condizionato, come aveva condizionato noi, anche il collegio giudicante. E questo lo rileviamo anche dalla magistratura, dai comportamenti della magistratura”. Quindi, e’ la tesi del segretario del Sap, “l’operazione che noi intendiamo promuovere, ed e’ a questo che sono andati gli applausi, e’ una operazione verita’, ossia mettere in relazione le menzogne che sono veicolate con gli atti processuali che le smentiscono: non intendiamo propinare a nessuno, all’opinione pubblica, la nostra verita’ o il nostro pensiero ma vogliamo pubblicare gli atti mettendoli in relazione alle menzogne, affinche’ la gente si faccia liberamente il suo convincimento”. Ed e’ per questo, spiega ancora, che “non comprendiamo la levata di scudi contro questa nostra azione visto che vogliamo basarci solo sugli atti processuali che sono stati il presupposto della condanna”. E ora “l’unica strada e’ la revisione processuale”. Sull’intera vicenda Aldrovandi, Tonelli tocca poi il tasto dei commenti fatti dai vertici istituzionali e dal Capo della Polizia: “credo che il ministro dell’Interno Angelino Alfano e il presidente Renzi siano persone in buona fede e siano state vittime, come noi e la gran parte dei cittadini, di questo condizionamento operato mediante un bombardamento mediatico negativo”. Quanto al Capo della Polizia, “bene ha fatto a contattare la madre” di Federico Aldrovandi, “per mostrare la solidarieta’ in quanto, indipendentemente dalle responsabilita’ , alcuni suoi uomini sono stati protagonisti. I giudizi – conclude – non li condivido per nulla”. (ANSA)


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