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La debilitazione dell’apparato della sicurezza dovuto ai tagli lineari colpisce anche Genova.

Sotto la luce della Lanterna mancano, solo nella Polizia di Stato oltre trecento operatori di cui duecento in Questura.

In questo desolante scenario sono stati trasferiti ad altra sede cinquanta poliziotti effettivi e ne sono stati inviati a Genova cinquanta in prova che, a causa del temporaneo stato giuridico, non possono essere impiegati in numerosi servizi soprattutto se isolati mentre, per converso, deve essere affrontata una vera e propria emergenza presso la stazione di Principe ove si deve procedere ai controlli per far fronte al fenomeno dei profughi in transito verso Ventimiglia.

Migranti da controllare anche sui treni dagli operatori di Polizia dove non si può impiegare il personale in prova ma solamente quello effettivo.

La mancanza di uomini sta mettendo in crisi la funzionalità dell’intero sistema mentre, per contro, il Dipartimento – sempre a causa della generale vuoto di organico stimabile in quarantacinquemila unità della forze dell’ordine di cui diciassettemila solamente nella Polizia di Stato – non appare intenzionato ad inviare rinforzi. Anzi, mettendo in luce l’assurdità della situazione venutasi a creare, il Dipartimento ha chiesto all’Autocentro genovese di aggregare fuori provincia tre unità per sopperire alle esigenze della stagione balneare alle porte.

“Il Governo – afferma il Segretario Generale del SAP Gianni Tonelli – deve prendere atto che non può pensare di continuare unicamente a rassicurare i cittadini con della falsa propaganda mediante numeri inesistenti ma deve invertire la direzione della propria azione caratterizzata da tali dissennati alle strutture della sicurezza ormai in pieno collasso operativo”.

AGENPARL