SAP, GOVERNO E PARLAMENTO AGISCANO

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Roma, 3 feb. (Apcom) – “Un poliziotto è morto per una partita di pallone. Non possiamo e non vogliamo accettare una tragedia che poteva essere evitata”. La segreteria generale...
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Roma, 3 feb. (Apcom) – “Un poliziotto è morto per una partita di pallone. Non possiamo e non vogliamo accettare una tragedia che poteva essere evitata”. La segreteria generale del Sap, il Sindacato autonomo della polizia, ricorda di avere “da tempo” denunciato la “delicata situazione dei servizi di ordine pubblico legati alle partite di calcio” e chiede a Governo e Parlamento di predisporre soluzioni urgenti.

“Da un lato – afferma il Sap in una nota – la Polizia di Stato e le altre Forze dell`Ordine sono costrette ogni settimana ad impiegare migliaia di uomini per una partita di pallone nella sempre più cronica carenza di organici, di mezzi, di strutture.
Dall`altro, la normativa vigente non consente azioni di contrasto realmente efficaci verso le tifoserie violente. Soprattutto, occorre che le società sportive siano responsabilizzate anche e soprattutto dal punto di vista economico, spezzando quel perverso legame che talvolta esiste con le frange più pericolose del tifo”.

“Il Sindacato Autonomo di Polizia – prosegue la nota – è vicino alla famiglia e ai parenti dell`ispettore Filippo Raciti, strappato ai suoi cari ad appena 38 anni. E` apprezzabile la decisione della Federcalcio e del Commissario Pancalli di sospendere immediatamente tutti i campionati di calcio. Adesso, da parte del Governo e del Parlamento ci aspettiamo un segnale forte – conclude il Sap – perché non sta scritto da nessuna parte che le tifoserie abbiano diritto di esercitare violenza contro le forze dell’ordine e che ogni settimana migliaia di poliziotti e di carabinieri rischino di dover morire o finire in ospedale a causa di una partita di calcio”.

Red/Rat

030018 feb 07

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