Rosarno, immigrato ucciso. Sap: è legittima difesa

“In Italia, gli errori della politica nel rispondere alle esigenze del Paese si scaricano su chi, per 1.300 euro al mese, lo difende” – lo afferma il segretario generale del Sap, Gianni Tonelli -. Il problema Rosarno non nasce oggi e tutti gli italiani da anni assistono a servizi televisivi che mostrano la gravità della situazione. Ciò accade a causa dell’incapacità della politica di affrontare il problema, senza dare risposte e creando turbative all’ordine pubblico e alla convivenza pacifica tra cittadini e migranti”.

“Il problema – continua Tonelli – è che questi problemi vengono costantemente scaricati sulle forze dell’ordine, che affrontano la disperazione degli immigrati e vengono inviati a sedare delle rivolte evitabili. Nel far questo, purtroppo, si prendono anche delle coltellate. Siamo, pertanto, solidali con il collega dei carabinieri e siamo certi del dolore che in questo momento sta provando. Ma, allo stesso modo, siamo fortemente determinati a difenderlo e ci auguriamo che la dovuta iscrizione nel registro degli indagati si trasformi al più presto in una richiesta di archiviazione, perché è palese che l’episodio sia catalogabile come legittima difesa”.

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