Dopo oltre venti anni di battaglie dei sindacati dei poliziotti e delle poliziotte sul tema della previdenza dedicata, a seguito della mai avviata previdenza complementare, oggi, non può più essere applicata alle donne e agli uomini del Comparto Sicurezza, Difesa e Soccorso Pubblico, considerato che il trentennale ritardo causerebbe ulteriori danni economici al personale, di ogni qualifica e/o grado rivestito, in particolare alle giovani generazioni.
Anche per questo, il SAP chiede alla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e ai Ministri dell’Interno e per la Pubblica Amministrazione, Matteo Piantedosi e Paolo Zangrillo, di essere conseguenti con quanto discusso e affermato in occasione del confronto del 16 novembre 2023, dando l’impulso necessario per la convocazione del tavolo preposto alla definizione della previdenza dedicata e trovare il giusto punto di equilibrio per un accordo che argini le penalizzazione cui sono sottoposti i poliziotti, in particolare i più giovani, che vedranno la loro pensione decurtata del 35% -40 % rispetto all’importo dell’ultimo stipendio.
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