«Di fronte a simili episodi di violenza non può essere concessa nessuna patente di legittimità», così Stefano Paoloni, Segretario Generale del SAP, intervistato da Libero a seguito delle parole di Elly Schlein, Segretaria del Partito Democratico, che ha definito il corteo di sabato scorso a Roma “per lo più pacifico”. Schlein, sostiene Paoloni, commette un errore quando distingue le due fasi della manifestazione: «Era noto a tutti che l’evento di sabato scorso fosse a rischio. Non a caso era stato vietato. Quindi chi vi ha partecipato lo stesso, e chi di fatto ha sostenuto l’appuntamento, ha dimostrato complicità».
«La prima parte del corteo – prosegue il Segretario Generale del SAP – ha rappresentato la copertura che ha permesso ai violenti di provocare gli incidenti. Erano stati tutti preallertati del divieto: se l’iniziativa non avesse ricevuto adesioni, la guerriglia non ci sarebbe stata». Quanto alla segretaria del Pd, «se non prende completamente le distanze dall’evento, di fatto, lo legittima e ne diventa complice. Non si può minimizzare di fronte a fatti lapalissiani».
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