Offende su Facebook la memoria di un collega morto, il SAP lo denuncia e si chiede: perchè le Istituzioni, certi media e la solita ‘intellighenzia’ non si indignano?

Insulta poliziotto suicida su Facebook: il Sap lo denuncia
(AGENPARL) – Roma, 20 lug – “Non abbiamo visto presidenti della Camera stracciarsi le vesti, capi di Governo indignarsi o ministri dell’Interno condannare pubblicamente il signor Mauro Gentile, simpatizzante del nuovo Partito Comunista Italiano e protagonista degli scontri di Roma del 2011, che su Facebook ha espresso commenti vergognosi e indicibili nei confronti del nostro collega Tommaso Socci, recentemente suicidatosi. Per fortuna, dopo le nostre segnalazioni e quelle di tanti colleghi, il suo profilo Facebook è stato chiuso, ma noi ci accingiamo anche a presentare un esposto – denuncia nei confronti di questo soggetto già noto alle forze dell’ordine”.

Lo afferma Gianni Tonelli, segretario generale del sindacato di polizia Sap.

“Quello che ci indigna particolarmente – dice Tonelli – sono gli atteggiamenti ipocriti di certi settori della politica, della cosiddetta ‘intellighenzia’ e dei media che, coi loro silenzi, offendono due volte la memoria di chi, servitore dello Stato, è stato prima abbandonato a se stesso tanto da non trovare altra soluzione che togliersi la vita e quindi dileggiato dopo morto da chi, mascalzone e devastatore acclarato di città, gode pubblicamente della triste notizia. Sono tutti pronti ad attaccare le donne e gli uomini in divisa che scrivono sui social commenti e frasi non opportune, penso al caso Tortosa. Penso anche a tutti coloro che si sono stracciati le vesti per la nota vicenda ‘applausi’, poi dimostratasi un tarocco mediatico, e che ci devono ancora delle scuse. Ma oggi non una parola viene spesa contro gli imbecilli che insultano i poliziotti morti. Noi porteremo la vicenda in tribunale. Lo dobbiamo alla memoria del collega Socci”.

Lancio Agenparl – link diretto
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L’esposto presentato dal SAP
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La nota trasmessa al Dipartimento
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