MANCATA APPLICAZIONE DISPOSIZIONI PER I SERVIZI DI RIMPATRIO “DEPA“ - RICHIESTA INTERVENTO URGENTE

MANCATA APPLICAZIONE DISPOSIZIONI PER I SERVIZI DI RIMPATRIO “DEPA“ – RICHIESTA INTERVENTO URGENTE

É stata segnalata a questa Segreteria Generale una criticità in merito alla gestione organizzativa dei servizi di rimpatrio DEPA. In particolare, nella giornata del 14 c.m. è stato organizzato un...
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É stata segnalata a questa Segreteria Generale una criticità in merito alla gestione organizzativa dei servizi di rimpatrio DEPA. In particolare, nella giornata del 14 c.m. è stato organizzato un accompagnamento per il rimpatrio di cittadini espulsi dall’Italia con tratta Malpensa-Lima (Perù) via Madrid, prevedendo trentasei ore di servizio consecutive, di cui ventisei di volo, al termine del quale, solo al rientro a Madrid, si riconosceva al personale di scorta la sosta lunga per riposare. Inoltre, per il viaggio di rientro da Lima non veniva assicurata la sistemazione in classe business, nonostante il viaggio superasse le cinque ore di volo, poichè l’organizzazione della scorta era stata affidata all’agenzia “Frontex FAR”, che aveva poi dato mandato per l’emissione dei biglietti del volo ad una agenzia di Varsavia (Polonia). Tale gestione organizzativa, nonostante il servizio di scorta sia stato poi annullato, risulta in contrasto con le normative ministeriali che sanciscono per i predetti voli la sosta all’arrivo presso la destinazione di rimpatrio del cittadino espulso (nel caso di specie Lima) e l’acquisto del biglietto in business ove il viaggio di rientro superi le 5 ore.  A ben vedere, il rientro immediato subito dopo la consegna del rimpatriato è stata una misura introdotta a seguito dell’emergenza pandemica, oggi non più attuale e ingiustificata in vista del nuovo quadro esigenziale. Per le ragioni esposte abbiamo rappresentato al Dipartimento la necessità di valutare ogni intervento utile al fine di ripristinare le condizioni di viaggio più favorevoli per i servizi di rimpatrio, riconoscendo la sosta all’arrivo del paese di rimpatrio, elemento imprescindibile per assicurare la tutela della salute del personale, anche alla luce della rinnovata attività degli accompagnamenti transfrontalieri. 

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