Iniziative antiaggressione a bordo treno, esito riunione al Dipartimento

Iniziative antiaggressione a bordo treno, esito riunione al Dipartimento

Alla luce dei gravi fatti di sangue e violenza verificatisi nei giorni scorsi a danno del personale di Ferrovie dello Stato, il Dipartimento ha indetto un incontro urgente avente...
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Alla luce dei gravi fatti di sangue e violenza verificatisi nei giorni scorsi a danno del personale di Ferrovie dello Stato, il Dipartimento ha indetto un incontro urgente avente ad oggetto le iniziative antiaggressione a bordo treno.

La riunione – svoltasi nella giornata del 18 giugno – ha visto la presenza del Direttore Centrale per la Polizia Stradale, Ferroviaria, delle Comunicazioni e per i Reparti Speciali della Polizia di Stato Dott. Roberto Sgalla, del Direttore dell’Ufficio per le Relazioni Sindacali Dott. Tommaso Ricciardi e del Direttore del Servizio Polizia Ferroviaria Dott. Armando Nanei. Per la parte sindacale erano presenti solo il SAP, il Coisp e la Consap.

Il Dott. Sgalla ha illustrato le iniziative che l’Amministrazione intende intraprendere al fine di aumentare la sicurezza reale e percepita negli ambienti ferroviari.

In particolare, è stata segnalata la necessità di implementare la sicurezza a bordo dei treni considerati “critici” dal Comitato Centrale e da quelli Territoriali, che hanno individuato 15 tratte ferroviarie particolarmente a rischio su tutto il territorio nazionale.

La maggior parte di queste – è stato chiarito – sono già oggetto di scorte da parte della Polizia Ferroviaria, sicchè tale servizio dovrà essere previsto per le altre tratte che, classificate come critiche, ad oggi non sono vigilate. Il servizio di scorta a bordo treno, pertanto, sarà introdotto su sei percorsi ferroviari, che coinvolgono le regioni del Piemonte, Lazio, Veneto, Campania e Liguria.

È stato, inoltre, precisato che la previsione di tali servizi di scorte a bordo treno necessiterà di orari cd. difformi, la cui applicazione avrà luogo dopo regolare attivazione della procedura di confronto con le oo.ss. a livello provinciale, in ottemperanza all’art. 7, comma 6, del vigente ANQ.
Il Dott. Sgalla ha comunicato che intende, al fine di preservare ed ispessire l’identità della Polizia Ferroviaria, chiedere alle Ferrovie di incrementare il controllo di verifica biglietti, raddoppiare il personale F.S. sui treni, dotare lo stesso personale di una formazione antiaggressione e implementare e introdurre, ove assenti, i sistemi di videosorveglianza.

La Direzione Centrale ha, altresì, fatto presente che sta lavorando con il Servizio TEP al fine di garantire il puntuale pagamento delle indennità di specialità e recuperare il notevole arretrato, come richiesto da tempo dal SAP.

Infine, è stata precisata la necessità di procedere, alla luce dell’evoluzione delle funzioni della Polizia Ferroviaria, ad una revisione del datato dPR 753/80, recante nuove norme in materia di polizia, sicurezza e regolarità dell’esercizio delle ferrovie e di altri servizi di trasporto, in quanto non più rispondente al contesto delineatosi nei giorni nostri.
Al termine dell’incontro, nel corso del quale il SAP ha consegnato un proprio documento, i rappresentanti del Dipartimento hanno assicurato che gli operatori della Polizia Ferroviaria saranno chiamati a svolgere esclusivamente i servizi confacenti alle funzioni proprie della Polizia di Stato.

Il parere del SAP
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