Il SAP e i sindacati del “cartello” mobilitati ancora contro il Governo

Sicurezza: Sindacati polizia sul piede di guerra
Roma, 05 NOV (Il Velino) – Ancora una volta il Governo, dopo aver preso precisi impegni in sede di approvazione del decreto Tremonti, sembra non voler mantenere la parola data alle donne e agli uomini in divisa. Mentre a parole, riconosce la specificita’ correlata ai rischi e ai disagi del lavoro in polizia, nei fatti continua con metodo e con costanza a disconoscere qualsiasi beneficio, sia pur simbolico, ad essa collegato. Ad affermarlo i Sindacati di Polizia SIULP, SAP, SIAP-ANFP, SILP per la CGIL, UGL Polizia di Stato e COISP, in rappresentanza della quasi totalita’ dei poliziotti italiani; i quali, hanno avuto oggi una riunione con il Dipartimento della P.S. per discutere di una recente direttiva del Gabinetto del Ministro Maroni, con la quale i poliziotti vengono equiparati a tutti gli altri pubblici impiegati. Si pretende infatti, con tale direttiva, di far funzionare la Polizia solo dalle 8 del mattino alle 18 di sera, esattamente come qualsiasi altro ufficio pubblico, disconoscendo di fatto la richiesta di sicurezza da parte dei cittadini che e’ articolata nelle 24 ore. (segue) (com/esp) 051848 NOV 10

Sicurezza: Sindacati polizia sul piede di guerra (2)
Roma, 05 NOV (Il Velino) – Nonche’ la specificita’ del lavoro degli appartenenti al comparto sicurezza, i quali sono obbligati per legge a rivestire la qualifica di agente ed ufficiale di polizia giudiziaria e di pubblica sicurezza permanentemente nell’arco delle 24 ore. Si vorrebbe dunque da un lato rivendicare il dovere del poliziotto di lavorare sempre e comunque “h 24”, dall’altro di chiudere “la polizia” alle 18 di sera. Non e’ un episodio isolato: questo Governo con piu’ atti gravi precisi e concordanti ha in mente di distruggere la specificita’ del lavoro dei poliziotti, assimilandoli a tutti gli effetti agli impiegati. A risentirne sara’ sicuramente il livello di sicurezza garantito con grandi sacrifici personali (da oltre due anni a titolo gratuito) dei poliziotti, dei carabinieri e tutti gli appartenenti al comparto sicurezza. Una scelta questa, continuano i sindacati, irresponsabile e irrazionale, tanto piu’ grave se si tiene conto di come e di quanto il Governo in carica assume tutti i meriti positivi della lotta al crimine e alla mafia, che tanti sacrifici costa a quei poliziotti che in cambio ricevono solo umiliazioni, schiaffi e tanta demotivazione. Per questo, concludono i sindacati, oggi e’ stata indetta la mobilitazione generale che, in caso di deleteria perseveranza del Governo, sicuramente portera’ ad una clamorosa protesta di piazza. (com/esp) 051848 NOV 10

SICUREZZA: SINDACATI PS, MARONI VUOLE TRASFORMARCI IN IMPIEGATI
(AGI) – Roma, 5 nov. – Proclamazione dello “stato di mobilitazione generale”. Che, “in caso di deleteria perseveranza del governo, sicuramente portera’ ad una clamorosa protesta di piazza”. I sindacati di polizia Siulp, Sap, Siap-Anfp, Silp-Cgil, Ugl Polizia di Stato e Coisp hanno deciso di scendere “sul piede di guerra” dopo la riunione con il dipartimento della pubblica sicurezza: all’ordine del giorno, “la recente direttiva del gabinetto del ministro Maroni con la quale i poliziotti vengono equiparati a tutti gli altri pubblici impiegati”.
Con tale direttiva – spiegano – “si pretende di far funzionare la polizia solo dalle 8 del mattino alle 18 di sera, esattamente come qualsiasi altro ufficio pubblico, disconoscendo di fatto la richiesta di sicurezza da parte dei cittadini che e’ articolata nelle 24 ore. Nonche’ la specificita’ del lavoro degli appartenenti al comparto sicurezza, i quali sono obbligati per legge a rivestire la qualifica di agente ed ufficiale di polizia giudiziaria e di pubblica sicurezza permanentemente nell’arco delle 24 ore”.
In pratica, “si vorrebbe da un lato rivendicare il dovere del poliziotto di lavorare sempre e comunque h 24, dall’altro di ‘chiudere la polizia’ alle 18 di sera. Non e’ un episodio isolato: questo governo con piu’ atti gravi precisi e concordanti ha in mente di distruggere la specificita’ del lavoro dei poliziotti, assimilandoli a tutti gli effetti agli impiegati”.
“A risentirne – lamenta il ‘cartello’ di organizzazioni – sara’ sicuramente il livello di sicurezza garantito con grandi sacrifici personali (da oltre due anni a titolo gratuito) dei poliziotti, dei carabinieri e tutti gli appartenenti al comparto sicurezza. Una scelta questa irresponsabile e irrazionale, tanto piu’ grave se si tiene conto di come e di quanto il governo in carica assume tutti i meriti positivi della lotta al crimine e alla mafia, che tanti sacrifici costa a quei poliziotti che in cambio ricevono solo umiliazioni, schiaffi e tanta demotivazione”.
Amara la conclusione: “ancora una volta il governo dopo aver preso precisi impegni in sede di approvazione del decreto Tremonti, sembra non voler mantenere la parola data alle donne e agli uomini in divisa. Mentre a parole, riconosce la specificita’ correlata ai rischi e ai disagi del lavoro in polizia, nei fatti continua con metodo e con costanza a disconoscere qualsiasi beneficio, sia pur simbolico, ad essa collegato”. (AGI) Bas 051915 NOV 10

Il comunicato congiunto
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