FONDINE FALLATE E GUANTI OPERATIVI

I fatti stanno confermando le posizioni assunte con coraggio e tempismo dal SAP. Le fondine si stanno rompendo con sempre maggior frequenza perché vi è un difetto strutturale nel passante che verrà perciò sostituito: il Dipartimento sapeva e stava lavorando, ma, tanto per cambiare, ha lasciato fuori dalla porta i rappresentanti del suo personale. Anche l’arrivo dei guanti operativi conferma la bontà delle pressioni che abbiamo svolto chiedendone a gran voce l’introduzione e mettendo in campo iniziative di acquisizione autonome. Sul report della riunione della Commissione Vestiario qui allegata tutti i particolari e le altre novità sulle divise.

 

Si è finalmente riunita la Commissione paritetica per la funzionalità e la qualità del vestiario, presieduta dal Direttore degli Affari Generali Pref. Gugliotta. Il primo e più importante punto dell’Odg riguardava le fondine in polimero, ossia la questione delle numerose rotture del modulo che le aggancia al cinturone. Si è appreso che la Direzione dei Servizi Tecnico Logistici aveva da mesi individuato il problema, lo aveva contestato al fornitore ed alla fine individuato una possibile soluzione. Dopo i primi casi registrati già nel settembre dello scorso anno, sono partite le sperimentazioni di un passante alternativo fornito dal costruttore, risultato poi non soddisfacente, e dai primi mesi di quest’anno anche una serie di verifiche pratiche in laboratorio, delle specifiche analisi svolte dal Politecnico di Milano e delle prove di valutazione sia del CNSPT che della Scuola Tecnica di Spinaceto. Il risultato è l’individuazione di un nuovo elemento di raccordo al cinturone che potrà sostituire in garanzia quello fornito col primo lotto di 36 mila fondine e, naturalmente, far parte del secondo lotto acquistato e non ancora prodotto. La sostituzione di tutti i passanti, quelli ritirati per la rottura e quelli che potrebbero rivelare il medesimo “difetto occulto” potrà partire dalle prime settimane del prossimo anno. Per gli allievi in uscita dai corsi si provvederà con la temporanea consegna del vecchio modello in cordura prevedendo la sostituzione con quelle rotanti, versione migliorata, entro 6 mesi. Non sono mancati i momenti di accesa discussione sia per quanto riguarda la portata del fenomeno – la parte pubblica asserisce di aver contezza di soli 600 casi, mentre al SAP risultano segnalazioni che fanno presupporre una dimensione ben diversa – che per quanto attiene all’assenza di vere risposte alle chiare richieste di spiegazione e di intervento inoltrate più volte.

Dopo una poco utile riflessione sulla divisa ordinaria, conclusasi con la decisione di sperimentare la versione “4 stagioni” nell’ambito della vestizione dei neo-agenti, è stata approvata la polo ignifuga per il personale dei Reparti Mobili, cioè un capo in viscosa ‘flame retardant’ uguale a quelle in uso ai VVFF. Presentati anche i guanti operativi: si tratta di un modello già sperimentato, che garantisce un’ottima destrezza e l’utilizzabilità nel touchscreen unitamente ad una buona protezione nocche e con certa funzione antitaglio e antiperforazione. Rinnovata la divisa di addestramento degli allievi che, al posto della vecchia tuta da OP del 1990, avranno ora una combinata decisamente migliore sul piano dei materiali e della vestibilità. Approvato un gilet/fratino che dovrebbe assolvere alle esigenze dei servizi di accompagnamento all’estero degli espulsi e nel contempo sostituire il vecchio modello distribuito presso tutti gli uffici che abbisognano di tale capo: per il citato accompagnamento oltrefrontiera si è dato avvio anche alla valutazione di un giubbotto più strutturato, parzialmente protettivo e con scritte di riconoscimento a scomparsa.

Per quanto riguarda gli operatori del controllo del territorio, è stato annunciato lo studio di un jacket specifico, mentre non è stato ancora individuato un g.a.p. tipo “sottocamicia” che assicuri contemporaneamente i necessari livelli di difesa ai colpi d’arma da fuoco e di confort.

Alla richiesta del SAP di conoscere i dati sulla fallimentare operazione di rinnovo dei distintivi di qualifica, la Commissione ha risposto che nel prossimo incontro verrà illustrata la situazione dei guasti riscontrati e delle sostituzioni in garanzia.