Flash mob della Consulta Sicurezza, in piazza per donare il sangue: messaggio al Governo, basta promesse! (lanci agenzie ANSA e ADNKRONOS)

SICUREZZA: SINDACATI,DOMANI FLASH MOB A ROMA, SERVE RIFORMA

(ANSA) – ROMA, 26 AGO – Un flash mob di protesta in piazza del Popolo a Roma, per chiedere «una vera riforma della sicurezza e non tagli ai presidi e alle assunzioni». È quanto annunciano per domani i sindacati autonomi della Consulta Sicurezza (Sap, Sappe, Sapaf e Conapo). «Il nostro flash mob di domani – scrivono in una nota – lancerà un segnale chiaro al Governo: poliziotti, penitenziari, forestali e vigili del fuoco resteranno immobili in piazza del Popolo, a Roma, per dimostrare che, se si fermano sicurezza e soccorso pubblico, si ferma il paese. Doneremo anche il sangue per i cittadini, un gesto simbolico che ci appartiene perchè moltissimi uomini e donne in divisa sono abituali donatori di sangue. Un gesto per far capire che negli ultimi sei anni siamo stati spremuti fino all’ultima goccia di sangue dai vari Governi che si sono succeduti alla guida del Paese, con oltre 4 miliardi di tagli dal 2008 al 2013». Al premier Renzi, puntualizzano i sindacati, «chiediamo davvero di ‘cambiare versò anche in materia di sicurezza». L’appuntamento in piazza è per le 11.30. Prevista anche la presenza di un’autoemoteca – dalle 8 – per donare il sangue. «Chiediamo una vera riforma della sicurezza – dicono i segretari generali Gianni Tonelli, Donato Capece, Marco Moroni e Antonio Brizzi – e non tagli ai presidi e alle assunzioni. La riforma della pubblica amministrazione, da questo punto di vista, è stata un’occasione mancata. Chiediamo il rispetto delle promesse fatte questa estate dai ministri Pinotti e Alfano in materia di tetto stipendiale, perchè forze di polizia e vigili del fuoco stanno pagando carissimo il blocco contrattuale e lo stop a tutti gli incrementi retributivi. Chiediamo soprattutto rispetto e dignità. Siamo servitori dello Stato, non servi. Come Consulta Sicurezza non abbiamo mai fatto sconti a nessun Governo, di qualsiasi colore politico, e non faremo sconti neppure all’esecutivo Renzi». (ANSA). KYJ 26-AGO-14 12:20 NNN

Sicurezza: Sap, domani flash mob sindacati contro tagli forze ordine
Roma, 26 ago. (Adnkronos) – “Il nostro flash mob di domani lancerà un segnale chiaro al governo: poliziotti, penitenziari, forestali e vigili del fuoco resteranno immobili in Piazza del Popolo, a Roma, per dimostrare che se si fermano sicurezza e soccorso pubblico, si ferma il paese”. Lo dichiarano i sindacati autonomi della Consulta Sicurezza (Sap, Sappe, Sapaf e Conapo) che domani scenderanno in Piazza del Popolo per protestare contro i tagli subìti negli ultimi anni – oltre 4 miliardi dal 2008 al 2013 – e per chiedere al premier Renzi di ” ‘cambiare verso’ anche in materia di sicurezza”.
In piazza è prevista inoltre la presenza di un’autoemoteca per donare il sangue. “Un gesto simbolico – sottolineano – che ci appartiene perché moltissimi uomini e donne in divisa sono abituali donatori di sangue. Un gesto per far capire che negli ultimi sei anni siamo stati spremuti fino all’ultima goccia di sangue dai vari governi che si sono succeduti alla guida del paese”.
“Chiediamo una vera riforma della sicurezza – dicono i segretari generali Gianni Tonelli, Donato Capece, Marco Moroni e Antonio Brizzi – e non tagli ai presidi e alle assunzioni. La riforma della pubblica amministrazione da questo punto di vista è stata un’occasione mancata”. (segue)


Sicurezza: Sap, domani flash mob sindacati contro tagli forze ordine (2)

(Adnkronos) – “Chiediamo – proseguono i segretari generali – il rispetto delle promesse fatte questa estate dai ministri Pinotti e Alfano in materia di tetto stipendiale, perché forze di polizia e vigili del fuoco stanno pagando carissimo il blocco contrattuale e lo stop a tutti gli incrementi retributivi”.
“Chiediamo soprattutto – concludono – rispetto e dignità. Siamo servitori dello stato, non servi. Come Consulta Sicurezza non abbiamo mai fatto sconti a nessun governo, di qualsiasi colore politico, e non faremo sconti neppure all’esecutivo Renzi”.