Mentre le manifestazioni anarchiche contro il 41 bis ad Alfredo Cospito si susseguono in diverse città italiane con occupazioni, sabotaggi e attentati in nome del detenuto, Stefano Paoloni in una intervista concessa al quotidiano Il Giornale ha le idee chiare su quelle che sono le misure da adottare in nome della legalità e della sicurezza. Dice il Segretario Generale: “Non bisogna cedere. Questi sono episodi che abbiamo già visto negli anni 70 e 80 ma la democrazia ha vinto allora e vincerà ancora. Le forze dell’ordine faranno la loro parte, però non servono ammiccamenti da parte della politica e delle istituzioni. Questo è il momento della fermezza e della compattezza“. E ancora, continua PAOLONI, in merito alle alternative al 41 bis per chi è stato condannato per fatti di mafia o reati eversivi, spiega: “Al momento non ce ne sono. Il 41-bis serve a interrompere il rapporto con l’associazione criminale di cui si era parte: è dimostrato che dal carcere ordinario si riescono a intrattenere relazioni con l’esterno. E vero che lo scopo del carcere è la rieducazione insieme all’espiazione della pena. Ma non si può consentire che sia un periodo in cui si fa attivamente parte di un’associazione, che sia di stampo eversivo o mafioso.“
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