CHI DIFENDE LA VERITA’ NON HA NULLA DA TEMERE. ASSOLUZIONE PER GIANNI TONELLI DALLE ACCUSE DI DIFFAMAZIONE

Alcuni anni fa, a Bologna, nel corso di uno sgombero di edifici occupati, una persona degli ambienti antagonisti, molto nota alle forze dell’ordine, spaccò un manico di scopa in testa ad un Vigile del Fuoco. Considerati i diversi precedenti specifici in capo a questa persona, la Questura emise una misura di prevenzione a suo carico. Questa reagì opponendosi e rivolgendosi all’autorità giudiziaria per chiedere l’annullamento del provvedimento. Il collegio giudicante si pronunciò in maniera benevola annullando il provvedimento, ma ciò che lasciò maggiormente sconcertati, aldilà della decisione, furono le motivazioni:  “il fatto non era grave e il fine moralmente apprezzabile”.

Alla luce di quella motivazione, Gianni Tonelli, all’epoca Segretario Generale del Sap, ebbe “sfrontatezza” di scrivere al Direttore de il Resto del Carlino  per esprimere alcune perplessità  sulla pronuncia della magistratura. In seguito a quell’articolo, due dei tre giudici  querelarono Tonelli e la pratica finì alla Procura di Ancona competente sulla questione. Dopo le indagini preliminari il Pubblico Ministero chiese l’archiviazione perchè non riscontrava elementi di reità a carico di Gianni Tonelli. I due giudici si opposero e il GUP dispose l’imputazione coatta come se Tonelli fosse un criminale. Fu rinviato a giudizio e il processo di primo grado si concluse con una assoluzione. I giudici appellarono la sentenza e ieri L’ASSOLUZIONE È STATA CONFERMATA.

Questo è il prezzo da pagare per chi ha il coraggio di difendere i colleghi in divisa.

I dettagli di questa vicenda, Gianni Tonelli li racconterà in un libro che uscirà presto.