DECRETO SICUREZZA

Le numerose battaglie combattute dal SAP in questi anni cominciano a dare i loro frutti. La sicurezza è diventata una priorità per il Paese e, l’attuale Governo, se ne sta facendo interprete. Solo chi non vuole vedere può sostenere che il SAP in questi anni non sia riuscito a condizionare l’agenda della politica riguardo ai temi della sicurezza. Ci è costato tantissima fatica e grandi sacrifici, ma finalmente i risultati stanno arrivando.

DECRETO SICUREZZA O DECRETO SALVINI. ECCO COSA PREVEDE:

 

PAGAMENTO STRAORDINARI 2018

Nel Decreto Sicurezza di recente approvazione, è stata stanziata la somma di 38 milioni di euro, destinata al pagamento degli straordinari in esubero per l’intero anno 2018. Ciò consentirà nel giro di poco tempo, la liquidazione delle spettanze, senza dover attendere quasi due anni come per quelle relative al 2017. Ricordiamo che questi straordinari si sono resi necessari a causa dei tagli dissennati all’apparato della sicurezza, messi in atto dalle scorse legislature, così come la vacanza organica che ha fatto seguito alla riforma Madia, madre di un buco di circa 20.000 uomini solo nella Polizia di Stato.

Lo stanziamento di fondi si trova nel titolo IV del suddetto Decreto all’articolo 33.

 


NUOVO RIORDINO DELLE CARRIERE

L’approvazione del Decreto Sicurezza, tra le altre cose, segna un importante passo verso un nuovo riordino delle carriere.

E’ stato infatti previsto uno stanziamento strutturale di 5 milioni di euro a decorrere dal 2018. Il percorso si dovrà poi concludere con l’approvazione della Legge di Bilancio dove sono stati stanziati altri 70 milioni di euro a decorrere dal 2020.

Oltre a ciò, per l’anno 2017, è già prevista la disponibilità di 30 milioni di euro e, per l’anno 2018, di 15 milioni di euro conseguenti ai risparmi di spesa.

Pertanto si potrà contare:

nel 2019 su 70 milioni di euro
dal 2020 su 90 milioni di euro strutturali
Con queste disponibilità siamo certi che si potrà intervenire, già dal mese di febbraio, con un primo importante intervento per cercare di sistemare l’attuale riordino delle carriere che ha fortemente deluso tutto il personale e non risponde alle esigenze organizzative e funzionali dell’amministrazione.

Nel testo del Decreto, le disposizioni in materia di riordino dei ruoli e delle carriere del personale delle Forze di polizia e delle Forze armate, sono regolamentate dall‘articolo 35:


REVOCA PROTEZIONE UMANITARIA PER CHI COMMETTE VIOLENZA VERSO PUBBLICO UFFICIALE

Il Decreto Sicurezza ha tra le sue finalità, l’inasprimento delle pene nei confronti di coloro che si rendono autori di reati particolarmente gravi dal punto di vista dell’allarme sociale. Tra questi per quanto riguarda i richiedenti asilo, abbiamo la violenza sessuale, lo spaccio di sostanze stupefacenti, la mutilazione genitale femminile e reati di resistenza e violenza a pubblico ufficiale oppure di lesioni gravi, lesioni personali gravi o gravissime ad un pubblico ufficiale in servizio di ordine pubblico.
Secondo l’articolo 7 del Decreto Salvini, chi si rende autore di questi reati e dunque, chi perpetra violenza nei confronti di un pubblico ufficiale, si vedrà revocata la protezione umanitaria.
Si tratta di un passaggio fondamentale che finalmente restituisce dignità agli uomini in divisa, molto spesso sbeffeggiati e oltraggiati, mentre stanno compiendo il proprio dovere.
Auspichiamo che l’inasprimento della pena sia esteso quanto prima a chiunque (al di là del proprio status) commetta tale reato, perché chi colpisce, insulta o sputa su un uomo in divisa, non lo sta facendo solo contro l’uomo in quanto tale, ma verso l’Istituzione che rappresenta. L’inasprimento delle pene per chi commette tali reati, rientra nelle nostre proposte di idonee garanzie funzionali per gli operatori di Polizia.
Nel Decreto Salvini, la revoca della protezione umanitaria per chi commette questi gravi reati, è regolamentata dall’articolo 7


 


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