Conferenza stampa dei Sindacati autonomi e indipendenti (GIORNALE.it + lanci ANSA, ADNKRONOS e AGENPARL)

Sicurezza: giovedì divise manifestano a Roma per il contratto

‘Dopo Consulta una tantum da 1.500 euro e 100 euro per rinnovi’

(ANSA) – ROMA, 13 OTT – Una manifestazione degli uomini in

divisa – nel giorno in cui il governo varerà la legge di

Stabilità – per gli adeguamenti dello stipendio dopo sei anni di

blocco dei contratti. Il sit-in, che si terrà in Piazza

Montecitorio giovedì mattina, è stato indetto dai sindacati Sap,

Coisp e Consap (Polizia), Sappe (Polizia penitenziaria), Sapaf e

Ugl (Forestale), Conapo (Vigili del fuoco) che protestano per la

mancata convocazione, in vista della manovra, dei sindacati del

comparto sicurezza.

Dopo che quest’estate la Corte Costituzionale ha dichiarato

illegittimo il protrarsi del blocco dei trattamenti economici

nel pubblico impiego, le sigle chiedono di reperire i fondi per

un “adeguato indennizzo” nella legge di Stabilità: un’una

tantum’ di 1.500 euro, che corrisponderebbe ad un quarto di

quanto è costato ai lavoratori della sicurezza il blocco a

partire dal 2009, e un adeguamento di 100 euro netti al mese per

il contratto triennale. Chiedono inoltre di non militarizzare il

Corpo Forestale, che in base alla riforma Madia confluirà nei

Carabinieri.

Gli stipendi dei poliziotti italiani, sottolineano i

sindacati, sono tra i più bassi in Europa: si parte a inizio

carriera con circa 1.200 euro, a fronte di 1.900 in Gran

Bretagna, 1.700 in Austria, Belgio e Francia, 1.600 in Germania.

“I ‘ragionieri di Stato’ – ha detto in una conferenza stampa

Gianni Tonelli, segretario del Sap – che hanno equiparato tutte

le componenti della Pubblica amministrazione, non hanno

considerato che la sicurezza è un settore strategico: una miopia

incredibile nell’attività di governo”. “Al premier Renzi – ha

aggiunto – non chiediamo concertazione con i sindacati, ma

ascolto e confronto, che sono mancati alla vigilia della manovra

contrariamente a quanto prevede la legge per il nostro settore”.

Al premier si rivolge anche Donato Capece, segretario del Sappe:

“Venga a visitare le carceri, solo così si potrà fare un’idea

delle condizioni in cui lavorano gli agenti sotto organico”.

(ANSA)


L.STABILITÀ: SINDACATI PS, SCENDIAMO IN PIAZZA PER I NOSTRI DIRITTI =

Roma, 13 ott. (AdnKronos) – Oggi a Roma conferenza stampa indetta dai sindacati delle forze di polizia Sap,Sappe, Conapo; Coisp, Consap, Ugl forestali e Cotipol, in vista della manifestazione organizzata per giovedì in piazza Montecitorio a Roma. «Chiediamo che si provveda a stanziare nella Legge di Stabilità le somme necessarie per corrispondere una tantum di 1.500 euro netti agli agenti di polizia e vigili del fuoco per risarcire almeno il 25% di quello che ci è stato ‘scippatò illegittimamente dallo Stato negli anni», spiegano i sindacati. «Chiediamo anche che il Governo preveda nella stessa legge le risorse necessarie per un contratto dignitoso per i servitori dello Stato».

“Le motivazioni- spiega Gianni Tonelli, segretario generale del Sap- non sono soltanto economiche, ma di sicurezza. Manifestiamo per i nostri diritti, per la nostra sicurezza e per quella dei cittadini”.
Anche nelle carceri la situazione “è allo sbando”, dichiara Donato Capece, segretario del sindacato di polizia penitenziaria Sappe. “Abbiamo consegnato le carceri in mano ai detenuti, ormai. Non si rinnovano più i contratti e non c’è abbastanza personale. Dopo l’introduzione della vigilanza dinamica, controllo esterno dei detenuti, ci sono sempre più violenze private nei penitenziari”, conclude.

Marco Moroni, segretario del Sapaf chiede inoltre di «non militarizzare il Corpo Forestale che il governo vorrebbe far confluire nei Carabinieri a seguito della riforma Madia».
Situazione non rosea anche per i vigili del fuoco, il segretario del Conapo Antonio Brizzi parla di «grave carenza di organico, mancano 3500 uomini nelle file operative e l’età media è ormai troppo elevata a causa delle limitazioni alle assunzioni. Inoltre per i vigili del fuoco tanti rischi, tanti doveri ma pochi diritti: le retribuzioni dei vigili del fuoco sono di circa 7 mila euro annue inferiori alle già inadeguate retribuzioni degli altri corpi dello stato ed il ministro Alfano non può far finta di nulla. Il Conapo chiede anche di unificare i Dipartimenti del ministero dell’interno e tagliare le poltrone della burocrazia per recuperare fondi da destinare alla sicurezza». Durante la conferenza stampa i sindacati di polizia Consap e Coisp, rappresentati rispettivamente dal segretario generale Giorgio Innocenzi e dal segretario generale aggiunto Domenico Pianese, hanno definito «inaccettabile la situazione del comparto sicurezza, falcidiato dai tagli degli ultimi anni ed hanno chiesto misure adeguate nella legge di stabilità». Il 15 ottobre dunque protesta dei sindacati delle forze di polizia e dei vigili del fuoco a Montecitorio e a Palazzo Vidoni per «chiedere che il Governo dia la dovuta attenzione alle criticità del personale in divisa e preveda nella legge di stabilità le risorse necessarie per un contratto dignitoso per i servitori dello Stato». (Pal/Adnkronos)

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