26 Novembre 2024
Giuseppe Coco, Segretario Generale aggiunto del SAP, e Pietro Manfrè, Dirigente sindacale SAP di Palermo, sono stati intervistati da ‘Quarta Repubblica’ in merito alle rivolte avvenute nel Cpr di Trapani, dove, lo scorso 15 novembre, sono rimasti feriti 5 agenti mentre stavano cercando di sedare una rivolta. “Già nel 2020 – ha spiegato Coco – ci fu una rivolta importante e, proprio a seguito di questa rivolta, il centro prese fuoco, venne chiuso e ristrutturato. Riaprì per circa un anno e mezzo, ma lo scorso febbraio fu incendiato nuovamente. Lo abbiamo riaperto a ottobre e un mese dopo c’è stato un nuovo tentativo di rivolta”.
“Il fatto che anche all’interno di un Cpr possa arrivare la notizia che nelle piazze i manifestanti si scagliano contro le forze dell’ordine può essere una sorta di incoraggiamento nel porre in essere condotte violente nei confronti delle forze dell’ordine”, ha precisato Coco.
“Io ho una forte contusione alla spalla e la gamba destra policontusa”, ha raccontato da parte sua Manfrè, che lo scorso 15 novembre, intorno alle 18:30, insieme alla squadra del reparto mobile di Palermo, si trovava “a effettuare una perquisizione all’interno del Cpr di Trapani-Milo. A quel punto alcuni tunisini hanno iniziato a inveire contro di noi, uno di loro ha preso una bottiglia piena di urine e feci e l’ha lanciata verso di noi. Cercavano una reazione”.
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