Il SAP di Taranto non meno di una settimana fa ha organizzato una manifestazione di protesta per chiedere la chiusura del HOTSPOT fuori norma, che tra qualche ora si presterà ad accogliere 659 migranti di cui 150 minori. Parliamo di una struttura che mette a rischio non solo i colleghi costretti ad operare in condizioni al limite, ma anche gli stessi ospiti.
L’Hotspot tarantino dovrebbe essere un centro di temporanea accoglienza perché non è dotato di tutti i servizi e non è idoneo per sostenere una permanenza lunga di un numero significativo di persone.
Dice Stefano Paoloni, Segretario Generale del SAP: “Sono stati fatti alcuni interventi in emergenza ma non sono ancora sufficienti per garantire l’adeguata sicurezza ai migranti e agli operatori delle Forze dell’Ordine. Non si usi la struttura di Taranto come centro di permanenza ma solo come Hotspot temporaneo, altrimenti i rischi aumenteranno a dismisura. Inoltre servono rinforzi di personale poiché potrebbero esserci ripercussioni sulla sicurezza della città”.
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