43° giorno di sciopero della fame: TONELLI RICOVERATO – Agenzie

Lo sciopero della fame di Gianni Tonelli, giunto al giorno 43,

ha avuto un preoccupante sviluppo, dovuto ad un improvviso mancamento

che nella mattinata di oggi ha colpito il Segretario Generale del SAP.

Riportiamo le agenzie che stanno rilanciando la notizia.

Sicurezza: malore per segretario Sap Tonelli in piazza Montecitorio

Vito (Fi), Alfano ce l’ha sulla coscienza, che vergogna!

Roma, 3 mar. (AdnKronos)

Giunto al 43esimo sciopero della fame, il segretario generale del Sap, Gianni Tonelli, è stato colto da un malore mentre protestava

contro il governo Renzi in piazza Montecitorio. Tonelli, che si trovava nel gazebo montato dal sindaco di polizia davanti alla Camera

quando si è sentito male, è stato caricato dai suoi colleghi sulla barella e portato dall’ambulanza all’ospedale per dei controlli.

Il deputato di Fi, Elio Vito, denuncia con un tweet: ”
Malore e trasporto in ospedale per Gianni Tonelli, segretario generale del Sap,

al 43esimo giorno di sciopero della fame. Una vergogna che pesa sulla coscienza del Ministro Alfano”
.


Sap:ricovero Tonelli a 46/o giorno sciopero fame,persi 18 kg

(ANSA) – ROMA, 3 MAR –
Dopo 43 giorni di sciopero della fame (totale con astensione da tutti i cibi con potere nutritivo esclusa acqua, 18 chili di peso corporeo persi) il segretario generale del Sap Gianni Tonelli, in piazza Montecitorio nei pressi del gazebo del sindacato ha avuto un mancamento fisico ed è stato trasportato in ambulanza presso il pronto soccorso dell’ospedale Santo Spirito di Roma dove è tutt’ora ricoverato”
.

lo fa sapere lo stesso sindacato di polizia.


Tonelli – spiega il Sap – ha sopportato i patimenti di 43 giorni di sofferenza fisica ma il dolore più grande è stata l’indifferenza delle autorità di Governo ed in particolare del presidente del Consiglio Matteo Renzi e del ministro dell’Interno Angelino Alfano oltre al presidente della Repubblica Sergio Mattarella a cui è stato inviato, a più riprese, un accorato appello. Un silenzio sordo e preoccupante”
.

Lo sciopero della fame è stato deciso da Tonelli per protestare contro i provvedimenti disciplinari presi dalla polizia nei confronti di un agente del Sap che aveva mostrato in un servizio tv equipaggiamento ritenuto non idoneo e per la sanzione comminata allo stesso Tonelli per aver indossato in tv una polo con la scritta ‘I love Polizia’.


Questi due episodi così come altri – conclude il Sap – rappresentano una inaccettabile e vergognosa azione repressiva con strumenti illeciti nei confronti di un dissenso manifestato verso chi ha debilitato l’apparato della sicurezza”
. (ANSA).

Polizia, Tonelli ricoverato al Santo Spirito di Roma dopo 43 giorni di sciopero della fame

(AGENPARL) – Roma, 03 mar 2016 – Oggi giovedì 3 marzo alle ore 12.55 dopo 43 giorni di sciopero della fame

(totale con astensione da tutti i cibi con potere nutritivo esclusa acqua, 18 Kg di peso corporeo persi) il Segretario Generale del SAP

Gianni Tonelli, in piazza Montecitorio nei pressi del gazebo SAP ha avuto un mancamento fisico ed è stato trasportato in ambulanza

presso il pronto soccorso dell’ospedale Santo Spirito di Roma dove è tutt’ora ricoverato.

Il Segretario Generale del SAP ha sopportato i patimenti di 43 giorni di sofferenza fisica ma il dolore più grande è stata l’indifferenza

delle autorità di Governo ed in particolare del Presidente del Consiglio Matteo Renzi e del Ministro dell’Interno Angelino Alfano oltre

al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a cui è stato inviato, a più riprese, un accorato appello. Un silenzio sordo e preoccupante.

A nulla è valso che un servitore dello Stato abbia messo la propria salute e la propria vita nelle mani di chi ha la responsabilità della

sicurezza e del vivere civile del nostro paese. Prestare attenzione allo sciopero della fame del Segretario Generale del SAP Gianni Tonelli

avrebbe significato prendere atto delle gravi responsabilità contestate. Queste ultime, tra l’altro, sono state oggetto di una apposita

denuncia alla Procura della Repubblica contro il Capo della Polizia Alessandro Pansa e il Questore di Roma Nicolò D’Angelo per aver sospeso

con false motivazioni il poliziotto F.R.. Un Agente di Polizia, già proposto per una promozione per merito straordinario, sospeso con

false motivazioni e messo a mezzo stipendio con una figlia di 6 anni a carico. Nel decreto di sospensione a firma del Capo della Polizia

si legge che F.R. avrebbe “deliberatamente prelevato materiale non più in uso al personale della Polizia di Stato per poi esibirlo…”

ad un giornalista della trasmissione “Ballarò” anpubDate in onda il 24 novembre 2015. Il SAP nel corso della conferenza stampa tenuta il

giorno 21 gennaio u.s. ha dimostrato in maniera inequivocabile ed incontrovertibile, pubblicando l’intero video e tutta la documentazione

del procedimento, che il presupposto del provvedimento di sospensione è falso. Alla stessa stregua è farlocca la motivazione alla base della

sanzione irrogata allo stesso Tonelli per aver indossato il giorno 21 novembre 2015 e il giorno 10 gennaio 2016 la maglietta ufficiale del SAP

nel corso della trasmissione “In Mezz’ora” di Lucia Annunziata. Una polo che non poteva essere confusa con quella della divisa poiché sugli

alamari e sul petto vi era stampato in grande evidenza il logo SAP ma soprattutto sulla schiena la scritta “I LOVE POLIZIA” lunga 28 cm e alta

4 cm con un cuore rosso sgargiante era a prova di “cretino”. Questi due episodi così come altri rappresentano una inaccettabile e vergognosa azione

repressiva con strumenti illeciti nei confronti di un dissenso manifestato verso chi ha debilitato l’apparato della sicurezza.

A fini politici l’Istituzione posta a salvaguardia della legalità e dei valori democratici alla base della nostra Repubblica ha agito come

strumento di repressione politica o di autoconservazione. Tutto ciò è oggettivamente gravissimo ed è per questo che le Istituzioni hanno

preferito ignorare la forte protesta civile e pacifica di Gianni Tonelli. E’ vergognoso che un servitore dello stato, impegnato non nella

tutela di un interesse di bottega ma dell’intera collettività e della democrazia, sia stato volontariamente ignorato.

La nostra non è una democrazia commissariata e i poliziotti sono uomini liberi che hanno prestato giuramento alla Costituzione e non al “Mandarino”

di turno.

Per questo il SAP raccoglierà il testimone del sacrificio del suo Segretario Generale Tonelli e continuerà, sin dal prossimo lunedì,

lo sciopero della fame organizzando una staffetta tra poliziotti, sempre in piazza Montecitorio davanti al tempio della nostra democrazia,

per diffondere la consapevolezza della gravità di quanto accaduto.

In Piazza Montecitorio malore per Tonelli del Sap

(DIRE) ROMA – Il segretario generale del Sap Gianni Tonelli, giunto al 43esimo giorno di sciopero della fame,

ha avuto un malore ed è svenuto circa 20 minuti fa. Tonelli, che ha perso circa 18kg dall’inizio della protesta,

si trovava nel gazebo montato dal Sap in piazza Montecitorio quando si è sentito male.
All’arrivo dell’ambulanza

Tonelli aveva ripreso i sensi, quindi è stato caricato privo di forze su di una barella tra gli applausi dei suoi colleghi.

I medici lo stanno portando in ospedale per dei controlli.


Sap:ricovero Tonelli a 46/o giorno sciopero fame,persi 18 kg

(ANSA) – ROMA, 3 MAR –
Dopo 43 giorni di sciopero della fame (totale con astensione da tutti i cibi con potere nutritivo esclusa acqua, 18 chili di peso corporeo persi) il segretario generale del Sap Gianni Tonelli, in piazza Montecitorio nei pressi del gazebo del sindacato ha avuto un mancamento fisico ed è stato trasportato in ambulanza presso il pronto soccorso dell’ospedale Santo Spirito di Roma dove è tutt’ora ricoverato”
.

lo fa sapere lo stesso sindacato di polizia.


Tonelli – spiega il Sap – ha sopportato i patimenti di 43 giorni di sofferenza fisica ma il dolore più grande è stata l’indifferenza delle autorità di Governo ed in particolare del presidente del Consiglio Matteo Renzi e del ministro dell’Interno Angelino Alfano oltre al presidente della Repubblica Sergio Mattarella a cui è stato inviato, a più riprese, un accorato appello. Un silenzio sordo e preoccupante”
.

Lo sciopero della fame è stato deciso da Tonelli per protestare contro i provvedimenti disciplinari presi dalla polizia nei confronti di un agente del Sap che aveva mostrato in un servizio tv equipaggiamento ritenuto non idoneo e per la sanzione comminata allo stesso Tonelli per aver indossato in tv una polo con la scritta ‘I love Polizia’.


Questi due episodi così come altri – conclude il Sap – rappresentano una inaccettabile e vergognosa azione repressiva con strumenti illeciti nei confronti di un dissenso manifestato verso chi ha debilitato l’apparato della sicurezza”
. (ANSA).


Polizia, Tonelli ricoverato al Santo Spirito di Roma dopo 43 giorni di sciopero della fame

(AGENPARL) – Roma, 03 mar 2016 – Oggi giovedì 3 marzo alle ore 12.55 dopo 43 giorni di sciopero della fame

(totale con astensione da tutti i cibi con potere nutritivo esclusa acqua, 18 Kg di peso corporeo persi) il Segretario Generale del SAP

Gianni Tonelli, in piazza Montecitorio nei pressi del gazebo SAP ha avuto un mancamento fisico ed è stato trasportato in ambulanza

presso il pronto soccorso dell’ospedale Santo Spirito di Roma dove è tutt’ora ricoverato.

Il Segretario Generale del SAP ha sopportato i patimenti di 43 giorni di sofferenza fisica ma il dolore più grande è stata l’indifferenza

delle autorità di Governo ed in particolare del Presidente del Consiglio Matteo Renzi e del Ministro dell’Interno Angelino Alfano oltre

al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a cui è stato inviato, a più riprese, un accorato appello. Un silenzio sordo e preoccupante.

A nulla è valso che un servitore dello Stato abbia messo la propria salute e la propria vita nelle mani di chi ha la responsabilità della

sicurezza e del vivere civile del nostro paese. Prestare attenzione allo sciopero della fame del Segretario Generale del SAP Gianni Tonelli

avrebbe significato prendere atto delle gravi responsabilità contestate. Queste ultime, tra l’altro, sono state oggetto di una apposita

denuncia alla Procura della Repubblica contro il Capo della Polizia Alessandro Pansa e il Questore di Roma Nicolò D’Angelo per aver sospeso

con false motivazioni il poliziotto F.R.. Un Agente di Polizia, già proposto per una promozione per merito straordinario, sospeso con

false motivazioni e messo a mezzo stipendio con una figlia di 6 anni a carico. Nel decreto di sospensione a firma del Capo della Polizia

si legge che F.R. avrebbe “deliberatamente prelevato materiale non più in uso al personale della Polizia di Stato per poi esibirlo…”

ad un giornalista della trasmissione “Ballarò” anpubDate in onda il 24 novembre 2015. Il SAP nel corso della conferenza stampa tenuta il

giorno 21 gennaio u.s. ha dimostrato in maniera inequivocabile ed incontrovertibile, pubblicando l’intero video e tutta la documentazione

del procedimento, che il presupposto del provvedimento di sospensione è falso. Alla stessa stregua è farlocca la motivazione alla base della

sanzione irrogata allo stesso Tonelli per aver indossato il giorno 21 novembre 2015 e il giorno 10 gennaio 2016 la maglietta ufficiale del SAP

nel corso della trasmissione “In Mezz’ora” di Lucia Annunziata. Una polo che non poteva essere confusa con quella della divisa poiché sugli

alamari e sul petto vi era stampato in grande evidenza il logo SAP ma soprattutto sulla schiena la scritta “I LOVE POLIZIA” lunga 28 cm e alta

4 cm con un cuore rosso sgargiante era a prova di “cretino”. Questi due episodi così come altri rappresentano una inaccettabile e vergognosa azione

repressiva con strumenti illeciti nei confronti di un dissenso manifestato verso chi ha debilitato l’apparato della sicurezza.

A fini politici l’Istituzione posta a salvaguardia della legalità e dei valori democratici alla base della nostra Repubblica ha agito come

strumento di repressione politica o di autoconservazione. Tutto ciò è oggettivamente gravissimo ed è per questo che le Istituzioni hanno

preferito ignorare la forte protesta civile e pacifica di Gianni Tonelli. E’ vergognoso che un servitore dello stato, impegnato non nella

tutela di un interesse di bottega ma dell’intera collettività e della democrazia, sia stato volontariamente ignorato.

La nostra non è una democrazia commissariata e i poliziotti sono uomini liberi che hanno prestato giuramento alla Costituzione e non al “Mandarino”

di turno.

Per questo il SAP raccoglierà il testimone del sacrificio del suo Segretario Generale Tonelli e continuerà, sin dal prossimo lunedì,

lo sciopero della fame organizzando una staffetta tra poliziotti, sempre in piazza Montecitorio davanti al tempio della nostra democrazia,

per diffondere la consapevolezza della gravità di quanto accaduto.