Venerdì scorso, dopo la partita di calcio Ascoli-Pisa si sono verificati violenti scontri fuori dallo stadio “Del Duca” di Ascoli Piceno. Una vera e propria guerriglia urbana nel parcheggio dello stadio, dove i tifosi hanno lanciato contro i colleghi bombe carta, transenne, biciclette, segnali stradali cercando di accedere alla zona prefiltraggio.
Il bilancio è di 16 agenti feriti sia del Reparto mobile di Senigallia che della Questura di Ascoli Piceno. Le Segreterie provinciali del SAP di Ascoli Piceno e Ancona con i loro segretari Massimiliano D’Erano e Filippo Moschella in una nota hanno commentato “poco meno di 10.000 persone hanno partecipato alla partita, al termine della quale è stato assediato lo stadio ed attuata una lunga serie di tafferugli effettuati con uso di bombe carta, lancio di bottiglie, sedie, tavoli, sassi e mattoni, tanto da lasciare il sospetto che ci sia stata la regia di coloro che vanno allo stadio solo per commettere reati e violenze e non per sostenere la propria squadra. Solo la professionalità e la freddezza di tutti i poliziotti hanno permesso di bloccare il tentativo dei violenti di raggiungere gli spogliatoi e gli atleti, molto probabilmente il loro primario obiettivo, violenti che, si auspica, saranno indentificati e perseguiti nel minor tempo possibile dando un segnale di fermezza della presenza dello Stato. Crediamo che sia necessario un approfondimento, anche in relazione alla quantità dei rinforzi inviati dal Viminale, inferiori rispetto alle richieste effettuate dalla Questura ascolana. Esprimiamo totale solidarietà e piena vicinanza a tutti i colleghi feriti, precisando che faremo di tutto per far chiarire all’amministrazione ogni aspetto della vicenda, perché è inaccettabile un numero così elevato di feriti durante scontri che si potevano, vista la situazione, forse prevedere”.
CORRIERE ADRIATICO ASCOLI E SAN BENEDETTO
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