ASKATASUNA: CHIESTA LA CHIUSURA MA MANCA ADESIONE DEI PARTITI DI SINISTRA

ASKATASUNA: CHIESTA LA CHIUSURA MA MANCA ADESIONE DEI PARTITI DI SINISTRA

Anche se la sinistra si mostra latitante e si tira in dietro, nella sala rossa del Comune di Torino è stato nuovamente chiesto di chiudere il Centro Sociale Askatasuna....
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Anche se la sinistra si mostra latitante e si tira in dietro, nella sala rossa del Comune di Torino è stato nuovamente chiesto di chiudere il Centro Sociale Askatasuna. Fucina di soggetti anti sistema. Il SAP sono anni che chiede e spera in una chiusura immediata del Centro.
L’ultimo evento è seguito a dei gravi accadimenti, causati dai No Tav, a San Didero nel torinese, nel mese di agosto. Evento che ha visto il ripetersi del solito e inconcepibile canovaccio fatto di violenza contro la Polizia, che ha creato tensioni e disordini. Tanto è che il comune di Torino, aveva ritenuto opportuno indire un incontro straordinario per parlare dello sgombero del centro sociale Askatasuna, a cui appartiene l’ala più oltranzista dei movimento No Tav che ha attaccato le forze dell’ordine a San Didero, a ridosso del cantiere per i lavori del nuovo autoporto di Susa, opera collegata alla Torino-Lione e che ha portato a quattordici feriti nella polizia, colpiti da sassi e bombe carta.
In quella occasione il SAP Torino (Sindacato Autonomo di Polizia) ha partecipato alla riunione chiedendo una posizione netta su Askatasuna all’Amministrazione, che gli tolse la parola.
“La nostra richiesta all’amministrazione comunale di assumere una posizione netta, a favore o contro lo sgombero dello stabile occupato da Askatasuna ha fatto sì che il presidente di Commissione interrompesse la seduta di fatto togliendoci la parola, che ci era stata data come cittadini. Se è questo il diritto di opinione che il Comune intende dare ai propri cittadini, siamo delusi e amareggiati”.
“Abbiamo solo chiesto al Comune di prendere una posizione, seppur politica, su un’occupazione che va avanti da 26 anni, zittendoci è stato leso il diritto fondamentale della libertà di opinione e pensiero. Ma la nostra battaglia per la legalità continuerà”, conclude il Sap.
Lo stesso Stefano Paoloni Segretario generale del SAP diceva ad AdnKronos: “Ormai è accertato che queste non sono manifestazioni pacifiche, perché non se ne salva una di quelle che vengono organizzate in quel contesto e da determinati promotori come quelli del centro sociale Askatasuna. E’ scientifico: ogni volta sfociano in episodi di violenza. E ogni volta ci troviamo a contare i feriti (e per fortuna solo feriti!): questa settimana 14 tra le forze dell’ordine. Dover gestire queste manifestazioni violente è anche un grandissimo spreco di denaro pubblico. Basta, è ora che si cominci a vietarle”. Così Stefano Paoloni, Segretario Generale del Sap, intervistato da Adnkronos, interviene sui disordini di sabato nei pressi del cantiere di San Didero, in Val di Susa.

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