ARRESTO DI SEI SPACCIATORI A TRIESTE: SERVONO LEGGI CHE NON AGEVOLINO CHI COMMETTE REATI

La notizia dell’arresto nei giorni scorsi di sei cittadini pakistani e di un afghano per spaccio di stupefacenti ripropone la questione della credibilità del sistema che lega sicurezza e giustizia nel nostro Paese. L’arresto dei sei malfattori, concentrati soprattutto nella vendita di sostanze stupefacenti a minori, è avvenuta grazie alla magistrale attività degli uomini della Squadra Mobile della Polizia di Stato che non si sono risparmiati in doppi e tripli turni. Di fronte a questa abnegazione al proprio lavoro non sono mancate le parole di apprezzamento del governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga; al plauso si è unito anche tutto il SAP per voce del segretario Lorenzo Tamaro che ben conosce il sacrificio dei ragazzi per ottenere questo risultato. Ora però, di fronte alla repentina scarcerazione dei soggetti arrestati, si chiede al Governo di porre in essere gli opportuni provvedimenti legislativi affinché tutto il lavoro delle forze dell’ordine non venga così repentinamente vanificato da leggi ormai anacronistiche e che sembrano agevolare chi commette reati.