#ACCADEVAUNANNOFA – 5a PUNTATA

12 DICEMBRE 2016

 

Sindacalista SAP sotto accusa, la nostra replica all’on. Fiano del Pd

La nostra battaglia di giustizia e verità continua e non si ferma dinanzi a nessuno.

Leggi la replica

 

Campagna verità SAP contro le false accuse rilanciate da Corsera, Tg1 e TgLa7

Le nostre richieste di rettifica ai direttori delle testate e la ripresa di Agenparl.

Leggi l’articolo di Agenparl Leggi l’articolo del Corriere della Sera Leggi la rettifica


Il RefeRENZI pattuma il Governo. Le riflessioni del Segretario Generale Tonelli

Sono ben contento del risultato della consultazione referendaria e delle conseguenti DIMISSIONI di questo Governo che tentava di rottamare l’apparato della SICUREZZA.
Il Governo RENZI ha dato una prova estremamente deplorevole di insensibilità verso il sentire comune del Paese in molteplici settori.
Gli italiani sono sempre stati lontani anni luce dalle politiche del Governo dimissionario.
Da quando mi hanno consegnato nelle mani il timone del primo sindacato autonomo del comparto sicurezza mi sono scontrato contro le politiche sulla sicurezza miopi e lontanissime dalle reali necessità della comunità.
I tagli lineari nel settore degli organici anziché la promozione di un processo di unificazione delle forze di polizia determinò, nei primi mesi del 2014, il concepimento di un progetto di chiusura di 267 uffici di Polizia, progetto che avversammo e bloccammo con l’aiuto della campagna elettorale europea prima e quella per le amministrative poi. Domani, martedì 6 dicembre, avremmo dovuto subire la presentazione del piano relativo ai tagli di uffici, ma le dimissioni del Governo DEVONO rimettere tutto in discussione. La Nazione Italia ha bocciato sonoramente le politiche del Governo RENZI, soprattutto sulla sicurezza. L’ISTAT ha rilevato che la prima preoccupazione degli italiani, nonostante il contesto di crisi economica, è relativa alla sicurezza, mentre per contro le politiche Renzi-Alfano sono proseguite imperterrite sulla via dei tagli lineari in questo settore. Non ci sono soldi neppure per le divise che ci dobbiamo comperare, sulle pulizie, la cancelleria, le dotazioni e gli equipaggiamenti e l’apparato della sicurezza sta lentamente soffocando avviandosi al collasso.
Sul fronte della formazione, poi, non è andata per certo meglio. Dopo i fatti di Charlie Hebdo tutta l’Europa prese atto della propria impreparazione e di quella delle forze di polizia. Affrontare chi cerca il martirio volendoti uccidere impone dei modelli formativi completamente differenti e finalizzati a trasferire a tutti gli operatori su strada l’addestramento per impattare positivamente contro i tagliagole. Stampammo cartoline e “rubando il posto ai lavavetri”, occupammo gli incroci stradali delle principali città distribuendo cartoline ai cittadini da inviare al capo del governo con le quali avanzammo poche richieste a bassissimo costo, ma urgenti e non dilazionabili. Fummo ignorati e dopo la strage di Parigi e del Bataclan sottolineammo su tutto il circuito mediatico la enorme responsabilità del Governo Renzi e del Ministro Alfano di non aver fatto nulla per ridare efficacia alle forze di polizia preparandole alle nuove sfide. La nostra denuncia rappresentava una fonte pericolosissima di responsabilità ineludibili e inaffrancabili e per questo decisero di reprimere illecitamente la nostra denuncia nell’interesse dei cittadini comprimendo libertà costituzionalmente garantite. Se un sindacato non può denunciare che la sicurezza dei poliziotti è compromessa da caschi marci e scaduti, da giubbetti antiproiettile scaduti e inidonei a trattenere i proiettili sparati dalle armi lunghe, da pistole mitragliatrici vecchie del 1978 e mai sottoposte a revisione o manutenzione e da un difetto formativo in quanto non sono mai stati addestrati a colpire un bersaglio in movimento, COSA DEVE FARE in un periodo in cui, tra l’altro, sono bloccati i trattamenti economici?
Io personalmente sono rimasto DISGUSTATO del comportamento che Renzi e Alfano hanno tenuto nei confronti del SAP e della mia persona sin dal primo giorno, dalla,condanna opportunistica e falsa degli APPLAUSI FARLOCCHI al periodo in cui mi sono sottoposto ad uno SCIOPERO della FAME di SESSANTUNO giorni. Da quando, assecondando il partito dell’ANTIPOLIZIA, hanno sostenuto gli infausti disegni di legge sull’introduzione dei numeretti sulle divise dei poliziotti per finire alla baggianata del reato di tortura che avrebbe bloccato l’agire delle divise su strada lasciando la brava gente in balia dei delinquenti.
Un disumano sacrificio di 61 giorni di astensione totale dal cibo e due ricoveri nei quali da Renzi e Alfano è mancata qualsiasi attenzione: NON un gesto di solidarietà umana, NON un gesto di sensibilità istituzionale, NON una azione a favore della trasparenza doverosa da noi richiesta, NON una azione rivolta alla VERITÀ e alla GIUSTIZIA.
Il Governo di RENZI e Alfano ha coperto, nella migliore delle ipotesi, una repressione illecita di libertà costituzionalmente garantite a fini politici, e di questo dovranno essere chiamati a risponderne, prima o poi. Invece di dare la caccia ai mafiosi e ai tagliagole del califfo nero hanno distolto uomini per indagare su alcuni eroi che sono andati in televisione a denunciare le vergogne della polizia nell’interesse dei cittadini e del Paese e ne hanno sospesi quattro, Fabrizio Rossi è stato riammesso dal TAR perché il provvedimento ritenuto illegittimo.
Il Governo che ha “scimmiottato” il metodo Lauro è stato bocciato.
Gli italiani e i poliziotti non si sono fatti comperare da 80€ una tantum di lavoro nero legalizzato e neppure i giovani da un bonus di 500€ e, mi sia consentito, neppure i cittadini della Campania nonostante il fiume di soldi riversato in quella regione.
I poliziotti stanno attendendo l’applicazione della sentenza della corte costituzionale che sopprime il blocco dei CONTRATTI di LAVORO per un accordo dignitoso che dia respiro alle famiglie e i fondi per un VERO RIORDINO DELLE CARRIERE. Questi sogno i segnali concreti che attendiamo.
Aver compromesso l’efficienza dell’apparato della SICUREZZA è una responsabilità imperdonabile, per questo, nell’interesse della nostra ITALIA, sono gaudente e soddisfatto per il risultato della consultazione referendaria e la caduta del Governo.
Chi seguirà a Renzi non potrà ignorare il SAP se non altro perché il VOTO ci ha eletti di fatto interpreti della brava gente e dei poliziotti relativamente alle esigenze di sicurezza del Paese e del loro malessere in questo settore.
POLIZIOTTI E BRAVA GENTE FATEVI AVANTI, IL PAESE HA NECESSITÀ DI VOI.


PARTE LA POLIZZA ASSICURATIVA PER LA TUTELA LEGALE E LA RESPONSABILITÀ CIVILE

La Direzione Centrale per gli Affari Generali della Polizia di Stato, con il suo Direttore dr. Filippo Dispenza, collaborato dal Direttore del Servizio Assistenza ed Attività Sociali dr.ssa Tiziana Terribile, con la presenza del Direttore dell’Ufficio per le Relazioni Sindacali dr. Tommaso Ricciardi, del Direttore dell’Ufficio Contenzioso ed Affari Legali dr.ssa Loredana D’Ercole e della dr.ssa Daniela Mastrofrancesco per la Direzione Centrale per i Servizi di Ragioneria, ha riunito le rappresentanze del personale per fornire informazioni sulla sottoscrizione dei contratti relativi alla copertura assicurativa rischi e tutela legale.

Dopo una premessa che ha ricostruito le vicissitudini e traversie occorse prima di giungere ad aggiudicare la gara, tre procedure europee e due negoziate andate tutte deserte, la dr.ssa Terribile ha illustrato la circolare esplicativa facendo riferimento ai contratti.

In particolare ha ricordato che le maggiori difficoltà del passato erano dovute alla scarsità di risorse (previste dal contratto) ed alla mancanza di dati sulla sinistrosità pregressa che rendevano l’offerta non appetibile sul mercato assicurativo.

Pertanto per bandire la gara sono stati utilizzati gli importi previsti per quasi sei annualità contrattuali(circa un milione di euro annui) a fronte di polizze di durata quinquennale (14 settembre 2016/14 settembre 2021), sono stati forniti dalle competenti articolazioni dipartimentali i dati raccolti per altri scopi e sono stati appositamente riformulati gli atti di gara.

La maggior parte delle risorse è stata attribuita alla tutela legale mentre circa un quarto è stato riservato alla responsabilità civile, ma soprattutto, per l’operatività della tutela legale risulta rilevante lo status di appartenente alla Polizia di Stato oltre all’espletamento del servizio.

Restano esclusi i casi di responsabilità per dolo o colpa grave.

Per quest’ultima ipotesi le compagnie assicuratrici stipulanti propongono delle polizze integrative, da attivarsi su iniziativa del singolo dipendente e con oneri a suo esclusivo carico.

Il Prefetto Dispenza ha annunciato che saranno avviate apposite iniziative formative per i dirigenti degli uffici che amministrano il personale affinchè possano assistere i colleghi nell’utilizzo di questo nuovo strumento di protezione, ha inoltre assicurato che il Servizio Assistenza e Attività Sociali fornirà, come per altre passate iniziative, supporto e indicazioni a chi ne avesse bisogno.

Il Sap ha chiesto che venga effettuata un’informazione capillare a tutti gli appartenenti interessati, alla quale il sindacato presterà grande impegno e attenzione, nonchè intende conoscere i report periodici, che si è appreso vengono inviati dalle compagnie con cadenza semestrale, così da monitorare la validità delle polizze.

Abbiamo altresì evidenziato che l’ipotesi della prescrizione, situazione ricorrente con preoccupante frequenza e con drammatiche conseguenze per i colleghi, non risulta essere contemplata. Tale circostanza è stata confermata dai rappresentati dell’Amministrazione in quanto, hanno argomentato, pur indicata come facoltativa negli atti, non è stata accettata dalle compagnie che sono riassicurate presso i LLOYD’S di Londra e l’ordinamento anglosassone non prevede detto istituto.

Il rappresentante del Sap ha quindi posto l’attenzione sui numerosi dinieghi di riconoscimento della tutela legale prevista dall’art. 18 del D.L. n. 67/97 conv. Legge n.135/97 e dell’art 32 della L.152/75 (Legge Reale), basati su pareri che l’Avvocatura dello Stato, a fronte della richiesta di congruità degli importi dovuti ai legali di fiducia, esprime anche nel merito, di fatto invadendo la sfera di competenza dell’Amministrazione, che si vede spinta a determinarsi negativamente.

A tal riguardo abbiamo auspicato un intervento che riporti l’interpretazione della norma al suo tenore letterale così da consentire all’Amministrazione di assumere in piena autonomia i provvedimenti in materia.

Il Prefetto Dispenza si è impegnato a rappresentare la questione ai massimi vertici del Dipartimento.

E’ imminente l’uscita della relativa circolare in cui verrà precisato, come da accordi con le compagnie assicuratrici, che le denunce dei sinistri eventualmente verificatisi dal 14 settembre 2016 alla data della sua pubblicazione, non sono soggette al termine di giorni 15 previsto dai contratti.


Stop alle fiction con agenti tossicodipendenti!

L’ufficio relazioni esterne del Dipartimento, lo stesso della precedente gestione, invece di ordire trame contro il Sap, (vedi servizio del 9 dicembre 2015 del Corriere della sera online) sarebbe meglio si epurasse da devianze ideologiche o inerzie che determinano una pessima immagine della Polizia, come riportato nel lancio Ansa in allegato. Vi ricordate l’anno scorso, quando in una nota fiction che aveva trovato avallo e collaborazione dell’ufficio relazioni esterne del dipartimento, un dirigente di sesso femminile della Squadra mobile se la faceva con un agente suo sottoposto, tossicodipendente e omicida? Bene, fate mente locale, poi paragonate tutto ciò con il maquillage delle carabiniere Arcuri o Marcuzzi e il gioco è¨ fatto. La storia, con questa nuova fiction, si ripete.

Cannabis: Giovanardi, stop a fiction con agenti che fumano
(ANSA) – ROMA, 8 NOV – I senatori di Idea, Carlo Giovanardi e Gaetano Quagliariello, e di FI, Maurizio Gasparri, chiedono in un’interpellanza al governo “se corrisponde a verità  che la Polizia di Stato abbia letto i copioni, non abbia patrocinato, ma fornito i mezzi per la nuova serie TV che andrà  in onda su Rai 2, a partire da mercoledì dove si racconta la storia di un vice questore della Polizia, Rocco Schiavone interpretato da Marco Giallini, che arriva in ufficio e come “preghiera laica del mattino invece della lettura del giornale”, si fuma uno spinello”. Nella loro interpellanza, si legge in una nota, i tre senatori si domandano “se nella serie i cittadini saranno avvertiti che in un incidente mortale causato da chi ha fumato uno spinello, il responsabile, per la recente legge sull’ omicidio stradale viene punito con la detenzione da 8 a 18 anni e che secondo il DPR 737 del 1981 può essere sospeso fino a sei mesi con la privazione dello stipendio, e in caso di recidiva con la cancellazione dai ruoli della Pubblica sicurezza, chi fra le Forze dell’Ordine, fa uso non terapeutico di cannabis”. I senatori infine, prosegue la nota, chiedono “quali sarebbero le conseguenze se membri delle Forze dell’ordine intervenuti per sedare una rissa o effettuare un arresto, risultassero poi positivi all’uso della cannabis e chiedono un immediato intervento del ministro per bloccare la messa in onda sulla TV di Stato di questa incredibile fiction”. (ANSA).


Ancona, terremoto, Sap:”rinvio manifestazione”

A causa dei gravissimi eventi sismici, che hanno drammaticamente colpito il centro Italia e considerate tutte le conseguenze che ne sono derivate nonché le urgenti necessità di garantire le condizioni primarie di sopravvivenza per le popolazioni interessate, la segreteria provinciale del SAP di Ancona ha ritenuto opportuno rinviare la mobilitazione che il SAP aveva previsto per il giorno 4 novembre ad Ancona.

Agenparl.com


Analisi legge di bilancio. Contratto – Riordino delle carriere, ecc

Articolo: Il testo dell’art.52 dell’Atto Camera n.4127, dalla lettura esplicativa offerta dal Dossier della IV Commissione fornisce le seguenti indicazioni aggiuntive rispetto alla bozza provvisoria (già art.54): 1. Le risorse a disposizione sono state incrementate solo di 80 milioni sia per il 2017 che per il 2018. 2. La “migliore” formulazione della lettera c) del secondo comma, confortata dall’interpretazione della IV Commissione, consente di comprendere senza ombra di dubbio, che il riordino ed il bonus per il solo anno 2017 degli 80 Euro sono alternativi tra loro e quindi non c’è alcuna strutturazione a regime e per il riordino. Fermandosi a detta disposizione le risorse disponibili per il riordino risulterebbero pari a 510,5 mln (80 € / 2016) + 119 + 28 (riconosciuti dall’Amministrazione in quanto derivanti da precedente stanziamento ed economie) per un totale di 657 milioni, circa la metà di quanto è stato calcolato che richiederebbe un riordino ragionevole ed accettabile. Commento: L’Amministrazione vorrà procedere gradualmente a step o fare un “riordinicchio”? L’alternativa degli 80 € per il 2017 è legata alla mancata adozione del riordino o è una scelta discrezionale e di chi? 3. Per rinnovo dei contratti del pubblico impiego (al momento non è stato reso noto che fine abbiano fatto i 300 milioni del 2016), ai 300 milioni già stanziati per il 2017 ed il 2018, andrebbe aggiunto quanto residua dai 1.480 milioni del 2017 e i 1.930 del 2018 una volta sottratti gli importi per le circa 10.000 assunzioni nel pubblico impiego ed il riordino/80€ delle Forze di Polizia. Tenuto conto delle retribuzioni previste per i nuovi ingressi, tra cui medici, infermieri, forze di polizia e militari, si avrebbe una spesa di almeno 450 milioni. Con tale somma aggiunta al dato certo dei 510,5 milioni (80 € /riordino) si arriva a 960,5 milioni che sottratti ai 1.780 del 2017 danno una disponibilità di 819,5 milioni, mentre per il 2018 si avrebbero 2230 – 819,5 = 1269,5 milioni. Per il 2017 contando una platea 3,3 milioni di pubblici dipendenti si avrebbe un aumento annuo medio al lordo amministrazione di circa 248 euro pari a circa 7,50 € netti mensili. Per il 2018, qualora le risorse fossero tutte destinate al contratto, si avrebbero i corrispondenti valori di 423 euro annui e 13 euro mensili netti. Commento: Pochi spiccioli per tutti senza tener in alcun conto il blocco costituzionalmente illegittimo di contratti e retribuzioni. 4. E’ prevista l’assunzione di 1140 unità nella Polizia di Stato, che consentiranno a mala pena un ricambio del noto 55% rispetto ai pensionamenti, con un ulteriore diminuzione di 1000 unità in servizio e maggior carico di lavoro su chi rimane in servizio. Non verrà sbloccato il TURN OVER per cui continueranno a calare gli organici ed aumentare l’età media. Commento: Forze dell’ordine sempre più scarse e vecchie per una insicurezza dilagante.


Ancona, terremoto, Sap: rinvio manifestazione

A causa dei gravissimi eventi sismici, che hanno drammaticamente colpito il centro Italia e considerate tutte le conseguenze che ne sono derivate nonché le urgenti necessità di garantire le condizioni primarie di sopravvivenza per le popolazioni interessate, la segreteria provinciale del SAP di Ancona ha ritenuto opportuno rinviare la mobilitazione che il SAP aveva previsto per il giorno 4 novembre ad Ancona.

Agenparl.com


Gli inglesi installano telecamere sulle divise. E in Italia? – interventi di Tonelli sui media

Quello che il Sap ripete da anni circa l’installazione di telecamere sulle divise degli agenti, in ogni auto e in tutte le celle di sicurezza, a Londra è diventato realtà. La nostra proposta, però, qui in Italia stenta ad essere accolta dal governo, nonostante il segretario generale Gianni Tonelli, a giugno, sia stato invitato a partecipare (e a parlare della proposta) al TedX di Bologna, la conferenza internazionale votata alle ”
idee che meritano di essere diffuse”
.

La battaglia sulle telecamere portata avanti dal Sap affonda le sue radici nel 2013, quando con la campagna Verità e Giustizia (e distribuendo a tutti gli iscritti le Spy Pen ) abbiamo tentato di conciliare l’efficienza operativa e la tutela dei colleghi, troppo spesso bersaglio dell’opinione pubblica.

L’Italia, come al solito, si conferma maglia nera in Europa sulla sicurezza!

Di seguito gli interventi di Gianni Tonelli usciti oggi su l’Adnkronos, Affaritaliani, Agenparl, Agenzia Dire.

Affaritaliani.it
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Agenparl
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ADNKronos
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Manifesto Verit? e Giustizia
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Gianni Tonelli al TEDx
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Viterbo, SAP: «Stradale di Tarquinia, si all'impegno da parte del Prefetto»

Una delegazione guipubDate dal SAP Giovanni COSCETTI, ha rappresentato le carenze del personale della Polstrada di Tarquinia al Prefetto, il quale ha appoggiato pienamente la causa, assicurando un pronto intervento.

Corriere di Viterbo
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