Ringraziamo le nostre Segreterie Provinciali e Regionali per lo straordinario sforzo e tutti i colleghi che hanno dato il loro fondamentale contributo!
ROMA, 31.05.2013 – L’On. Rosanna Scopelliti, deputato del Popolo della Liberta’ e componente della Commissione Difesa della Camera dei Deputati ha depositato alla Camera una proposta di legge per estendere le aliquote agevolate per militari e Forze dell’Ordine.
“La presente proposta di legge – scrive il deputato nelle nota introduttiva al testo – si propone di rivedere l’attuale disciplina dell’Imposta municipale propria (IMU) in relazione al riconoscimento delle aliquote fiscali agevolate, nello specifico il c.d. beneficio di “prima casa”, per gli immobili posseduti a titolo di proprietà o di usufrutto dal personale in servizio permanente appartenente alle Forze armate e alle Forze di polizia ad ordinamento militare, nonche’ da quello dipendente delle Forze di polizia ad ordinamento civile (acquistate ai sensi dell’articolo 66 della legge 21 novembre 2000, n. 342) residenti per ragioni di servizio in città diversa rispetto a quella ove ricade l’immobile di proprieta’ o che siano inviati in missione all’Estero, a condizione che le stesse non siano locate”.
“Nel nostro Paese – continua la deputata – operano circa 500.000 operatori delle Forze di Polizia, delle Forze Armate e dei Vigili del Fuoco i quali frequentemente, per ragioni di servizio, lavorano e vivono in localita’ distanti dalla propria citta’ di origine. Uomini e donne che, per via dei trasferimenti e dei cambi sede ai quali sono sottoposti con regolarita’, alloggiano in caserma o che, per contenere le spese mensili, condividono un appartamento in affitto con altri colleghi, lasciando l’immobile di proprieta’ in uso alla famiglia o, addirittura, disabitato. L’operatore delle Forze dell’Ordine che esplica la propria attivita’ di servizio lontano da casa è tenuto per ragioni d’ufficio a trasferire anche il proprio domicilio o la propria residenza, cio’ comporta – a causa un vulnus dell’odierna disciplina dell’IMU, che non prevede la descritta fattispecie – che tali operatori si trovano a dover pagare l’IMU dell’immobile di proprieta’ con le aliquote aggravate di “seconda casa”, in quanto l’abitazione principale, nella maggior parte dei casi, non coincide con la residenza”.
“Ad esempio – spiega la Scopelliti – il poliziotto proprietario di un appartamento a Reggio Calabria ma per ragioni di servizio residente a Roma ove ha un appartamento in affitto, ai fini IMU per l’abitazione di Reggio Calabria non ha diritto ai benefici di “prima casa” in quanto requisito essenziale per poterne usufruire sono la residenza e la dimora abituale in tale immobile. Difatti, per il personale della Polizia di Stato la materia e’ regolata dal combinato disposto degli artt. 48 del D.P.R. n. 335/1982 e 33 del D.P.R. n. 782/1985”.
La parlamentare PdL rammenta che “l’impossibilità per i soggetti appartenenti alle Forze dell’ordine di considerare come propria abitazione principale l’immobile di proprieta’ che, per ragioni di servizio, non venga utilizzato come dimora abituale, ha portato ad inizio 2012 alla presentazione da parte dell’On. Paglia di una proposta di emendamento del decreto legge sulle semplificazioni fiscali (D.L. 16/2012, poi convertito in L. 44/2012), che e’ stato tuttavia respinto dalla Commissione Finanze, con cui si sarebbe appunto voluta riconoscere l’applicazione dei benefici fiscali previsti per le abitazioni principali alle unità immobiliari possedute a titolo di proprieta’ o di usufrutto dal personale in servizio permanente appartenente alle forze armate o alle forze di polizia civili e militari, acquistati in base alle regole fissate dall’art. 66 L. 342/2000), a condizione che non risultassero locate.
Ma a differenza di tale emendamento, che non risultera’ approvato dalla Commissione Finanze, registriamo che il legislatore con una analoga disposizione contenuta nel succitato decreto ha introdotto nel comma 10 dell’articolo 13 D.L. 6 dicembre 2011 n. 201 (e successive modificazioni) la possibilità per i comuni di alleggerire il peso dell’IMU nei confronti di particolari categorie, applicando giustamente nella fattispecie l’aliquota per la prima casa ad anziani o disabili proprietari o usufruttuari di una casa in cui pero’ non vivono, perché accolti in casa di riposo, comunità alloggio o simili. La stessa norma, estesa altresi’ anche agli immobili di proprieta’ di cittadini italiani residenti all’Estero, chiarisce poi che il costo di questa agevolazione (dato che comporta minori entrate) non sarà interamente a carico dei comuni”.
Il SAP-Sindacato Autonomo di Polizia – rammenta l’On. Scopelliti – ha recentemente stimato in almeno 150.000 gli operatori della sicurezza costretti a pagare come seconda casa quella che in realtà e’ la loro unica casa di proprietà; senza dimenticare che il tema non tocca soltanto i comparti Sicurezza, Difesa e Soccorso pubblico, ma anche quelli della Sanita’, dell’Istruzione e in genere tutti coloro che posseggono una unica casa di proprietà e che, per motivi diversi e legati al servizio, risiedono in altra sede”.
Rosanna Scopelliti, infine, in chiusura della nota alla sua proposta rivolge un monito al Parlamento: “Gli uomini e donne delle Forze dell’ordine e delle Forze armate sono chiamati ogni giorno a garantire la sicurezza del cittadino mettendo spesso a rischio la propria stessa incolumita’. Compito del legislatore e’ rendere meno gravoso tale esercizio. Per questa ragione occorre provvedere con sollecitudine ad alleviare ogni ulteriore onere di spesa per tutti quelli operatori della sicurezza che per motivi intrinsecamente connessi al loro esercizio risiedano o vengano trasferiti d’ufficio in altra sede”.
UFFICIO STAMPA E COMUNICAZIONE
On. Rosanna Scopelliti
www.rosannascopelliti.it
Per quel che riguarda Crotone, risulta che sia stato impiegato personale del XII Reparto Mobile di Reggio Calabria in aperta violazione delle direttive ministeriali concernenti l’impiego delle unita’ organiche dei Reparti.
Risulta, infatti, che il personale sarebbe costretto ad effettuare turno in quinta con l’impiego di due dipendenti per ciascun turno, con mansioni di controllo videoterminali e vigilanza ingresso.
Il capo contingente e l’autista sarebbero impiegati, invece, fuori dai turni.
Al contrario, risulta che i militari dell’Esercito, impiegati presso la struttura, prestino servizio di pronto intervento in squadre organiche a cui sono devoluti, di fatto, i compiti che dovrebbe effettuare il Reparto Mobile.
Per cii’ che concerne il Cara di Mineo, il SAP ha segnalato al Dipartimento la grave condizione in cui si e’ venuta a trovare la Questura di Catania che e’ costretta, da gennaio, a gestire l’emergenza Nord Africa senza poter utilizzare un adeguato numero di operatori del X Reparto Mobile.
Con la cessazione dell’emergenza Nord Africa, a Catania si e’ passati da circa 40 uomini dei Reparti inquadrati per ciascun turno a soli 20 elementi, nonostante i recenti disordini organizzati dagli extracomunitari spazientiti dalle lunghe attese per l’ottenimento dello status di rifugiato politico, i quali hanno causato, peraltro, diversi feriti tra le Forze dell’Ordine.
Una situazione di tensione destinata a esasperarsi ulteriormente.
Si aggiunga che gli ultimi movimenti ministeriali di personale hanno depotenziato la capacita’ operativa della Questura di Catania.
L’apporto delle 10 unita’ inviate in piu’, esclusivamente per le esigenze legate al fenomeno immigrazione, e’ stato immediatamente vanificato dal provvedimento che impone il rientro definitivo del personale aggregato a Mineo.
A cio’ si aggiunga che da gennaio non si puo’ piu’ ricorrere allo straordinario attinto dai fondi “emergenza Nord Africa” che, com’e’ noto, consentiva di aumentare la forza presente al Centro, grazie soprattutto allo spirito di sacrificio del personale che, spesso, effettuava i doppi turni.
E’ doveroso ricordare che in questo momento al Cara di Mineo si registra la presenza di oltre 2700 extracomunitari, ben oltre il limite massimo di 1800 unita’.
La situazione, come e’ facilmente intuibile, e’ insostenibile per le attuali risorse della Questura di Catania. Insostenibile soprattutto per i colleghi.
Per questo, vogliamo e pretendiamo risposte urgenti dal Ministero.
– Problematiche attuali dell’Ordine Pubblico;
– Immigrazione clandestina. Normativa azione di contrasto e legislazione internazionale;
– La violenza sui minori e sulle donne: aspetti giuridici psicologici ed operativi.
Le tematiche per l’aggiornamento di settore proposte saranno invece le seguenti:
– Prevenzione e contrasto dei fenomeni illeciti nel settore dei giochi e delle scommesse;
– I furti del rame ed il loro contrasto;
– La mobilita’ e la sicurezza della circolazione stradale: libro bianco 2011/2020, uso e abuso di alcool e sostanze stupefacenti;
– Rilievi da effettuare in caso di incidenti ferroviari o in caso di investimenti;
– OSINT: tecniche, tecnologie e procedure di ricerca di informazioni sulle fonti aperte, con particolare riferimento al WEB;
– Per il personale tecnico del settore sanitario: l’aggiornamento su tematiche attinenti le procedure per la trattazione dei dati sensibili di carattere sanitario con strumenti informatici;
– Intercettazioni telematiche, social network (Facebook, Twitter, My space, ecc.), sistema di messaggistica RIM in uso al Blackberry, applicativi software per telefonate e messaggistica (Viber, Whatsapp, Tango, Skype, ecc.);
– Modalità di utilizzo del software PSP.
E’ stata inoltre discussa la bozza del programma didattico relativo all’ 8° corso per Vice Revisori Tecnici, i cui 111 vincitori dovrebbero essere avviati il prossimo 19 Marzo.
La bozza sara’ definita nella prossima riunione, ma si e’ convenuto di ampliare i periodi di lezione delle materie piu’ attinenti al cambio di ruolo.
Infine, e’ stato affrontata la problematica relativa alla figura dei R.U.D. (Responsabile Unita’ Didattiche).
Il R.U.D. sara’ un Ispettore, responsabile di 3 aule ognuna delle quali di circa 30 Allievi. Verra’ qualificato mediante apposito corso della durata di due settimane, alla seconda delle quali parteciperanno i frequentatori di uno dei recenti corsi tenuti per Tutor.
L’I.D.A. (Istruttore d’Aula) sara’ individuato tra gli Agenti ed Assistenti e gli sara’ affidata l’attivita’ relativa ad un’aula didattica con circa 30 Allievi.
L’I.D.A. potra’ concorrere ad altri servizi d’Istituto.
Il SAP ha ribadito la necessita’ di salvaguardare la professionalita’ di chi, pur non appartenendo al Ruolo Ispettori, abbia gia’ espletato l’incarico di Tutor, addirittura frequentando specifico corso con esame finale di idoneita’, oltre ad aver acquisito specifica esperienza attiva.
La Commissione ha ritenuto necessaria una nuova riunione entro il prossimo mese di febbraio.
Il ritorno al passato dell’amico Nicola premia la lealta’, l’integrita’, l’indipendenza ed i profondi valori democratici della nostra organizzazione sindacale. Biondo ha deciso di rimettersi in gioco e di riprendere il percorso che aveva lasciato a meta’, facendo prevalere la voglia di cimentarsi in prima persona nel Sindacato che conta, nel Sindacato che ha a cuore gli interessi ed il benessere dei colleghi.
“La Segreteria Provinciale di Reggio Calabria – dice Biondo – ha saputo, nel corso di questi ultimi anni, intercettare le esigenze dei miei colleghi e, con coerenza e determinazione, non senza le difficolta’ frapposte da chi ha fatto del Sindacato un business, riportare al centro dell’agenda delle priorita’ la dignita’, la professionalita’ e l’equita’ di tutti i Poliziotti del Reparto che, con grossi sacrifici personali e con grande abnegazione, portano lustro in ogni contesto operativo nel quale sono chiamati ad operare, dalla Valdisusa a Lampedusa. Questi sono i valori e gli ideali del SAP, gli stessi che albergano in me ed e’ per questi che lavorero’”
Orgogliosi di essere SAP!
La locandina
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CATANZARO
COSENZA
REGGIO CALABRIA