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Cremona, denuncia SAP: non siamo preparati al terrorismo
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Cremona, NO alla chiusura della Questura (rassegna stampa)
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Cremona, NO alla chiusura della Questura (rassegna stampa)
Rassegna stampa
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La “riorganizzazione” del Dipartimento della P.S. si traduce in un taglio a 23 Questure e Prefetture, il SAP non ci sta!
Il progetto presentato è stato fortemente criticato dal SAP poiché ciò che più lo caratterizza riguarda la chiusura di circa 23 Questure e Prefetture, mentre per contro sarà prevista semplicemente una timida rivisitazione delle Direzioni Centrali dove le funzioni dell’attuale Ufficio Centrale Interforze per la sicurezza personale dovrebbe confluire nell’Ufficio per il coordinamento e la pianificazione delle forze di polizia.
Ancora una volta si intende tagliare sui presidi territoriali e non sulla elefantiaca macchina burocratica centrale. Nulla è stato detto su quale sarà il modello di sicurezza che verrà attuato nelle 23 province che non avranno più la Questura. Le timide assicurazioni che non vi saranno riduzioni organiche ne taglio di posti di funzione non ci convincono e non appaiono coerenti con il nuovo modello proposto dal Regolamento in discussione.
Oltre a tutto ciò abbiamo evidenziato che questo progetto di riorganizzazione, se non rivisto radicalmente, sarà ancora una volta una occasione persa per una riforma seria e concreta del sistema sicurezza. La nostra proposta è stata quella di provvedere alla unificazione del Dipartimento della Pubblica Sicurezza con il Dipartimento dei vigili del fuoco, soccorso pubblico e della difesa civile. Attinenza di competenza e responsabilità sono evidenti e pertanto ci appare insensato non provvedere ad un accorpamento che porti ad una maggiore efficienza e ad importanti risparmi di spesa.
Inoltre, in considerazione del fatto che nei Decreti attuativi di riforma della P.A. e’ previsto anche l’accorpamento del Corpo Forestale dello Stato con altra Forza di Polizia, il non avere previsto nel Regolamento la possibilità che le funzioni attualmente svolte dal Corpo Forestale siano contemplate tra le prerogative del Dipartimento della P.S. diminuisca le possibilità di un reale accorpamento con la Polizia di Stato. La nostra richiesta è stata quella di rivedere in tal senso i regolamento in modo che il Corpo Forestale non segua un percorso di militarizzazione ma trovi la sua naturale collocazione in una amministrazione civile che delle Specialità e delle specializzazioni ne ha sempre fatto vanto e lustro.
Elenco delle citta’ dove saranno accorpate Questure e Prefetture (tra parentesi le sedi accorpate)
L’Aquila (Teramo)
Pescara (Chieti)
Catanzaro (Vibo Valentia)
Avellino (Benevento)
Parma (Piacenza)
Udine (Pordenone)
Viterbo (Rieti)
Imperia (Savona)
Bergamo (Sondrio)
Mantova (Cremona)
Como (Lecco)
Pavia (Lodi)
Ascoli Piceno (Fermo)
Campobasso (Isernia)
Alessandria (Asti)
Novara (Verbano Cusio Ossola)
Vercelli (Biella)
Nuoro (Oristano)
Caltanissetta (Enna)
Lucca (Massa Carrara)
Pistoia (Prato)
Padova (Rovigo)
Treviso (Belluno)
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Regole di ingaggio, il SAP abbandona il tavolo ministeriale
Non vogliamo essere coinvolti, neppure moralmente, in questo folle progetto di regole di ingaggio che condannerebbe i Poliziotti al macello giurisdizionale, disciplinare e civile con le richieste di risarcimento danni che pioverebbero a valanga da parte dei soliti facinorosi e violenti che inquinano le nostre strade e le nostre piazze. L’intero progetto è vergognosamente ispirato a linee guida che individuano la negatività della “piazza” esclusivamente nei Poliziotti. Non sono norme a tutela, ma censorie, che individuano nuovi obblighi, forme di disciplina e soprattutto ci espongono in maniera sfacciata a sicure condanne in sede penale e civile. L’impianto complessivo non garantisce né i colleghi né i manifestanti. Servono poche regole, chiare, per sapere con certezza cosa si deve fare.
Non si può imporre in capo ai Poliziotti quello che neppure la legge pretende, come ad esempio la “proporzionalità” nell’uso dei mezzi di coazione fisica. Come si potrà, in questo caso, intervenire anche soltanto con una banale carica di alleggerimento per un blocco stradale o ferroviario, visto che il diritto alla salute dei manifestanti potrebbe essere astrattamente considerato prevalente rispetto agli eventuali ritardi e disagi nella circolazione dei treni e nel traffico stradale?
Come si può pensare di affrontare in un contesto di guerriglia urbana, come avvenuto nei giorni scorsi a Cremona, una legione di persone travisate e armate utilizzando lo sfollagente per colpire “solo” gli arti superiori e inferiori, evitando le articolazioni?
Come è possibile, tanto per proseguire negli esempi, pensare di entrare in un locale dove vi sono persone in preda ad allucinazioni, in stato alterato per abuso di sostanze alcoliche o stupefacenti, e “congelare” la situazione fino all’arrivo del personale sanitario, in attesa di eventuale loro intervento e trattamento sanitario obbligatorio? Chi ha lavorato su strada sa che occorrono anche numerose ore per tutto questo procedimento!
Queste regole sono una baggianata portata avanti nel solco di quel pregiudizio ideologico che caratterizza chi pensa che i Poliziotti debbano essere “bonificati nella mente” mediante corsi di riappacificazione. La cosa davvero sconcertante è che il Dipartimento non si sia opposto e che Mamma Amministrazione abbia supinamente sacrificato i suoi figli…
Noi non parteciperemo a questo tavolo di lavoro fino a quando il Dipartimento della pubblica sicurezza non avrà cestinato lo scellerato tomo e non si produrrà un nuovo progetto costituito da poche e chiare norme, che siano davvero a tutela dell’operatore di Polizia e di chi svolge pubbliche funzioni come quella da noi operata.
Abbiamo evitato di pubblicare sul nostro sito il fascicolo relativo alla proposta di regole di ingaggio, ma è opportuno che tutta la comunità interna ne sia a conoscenza. Invitiamo pertanto le Segreterie Provinciali, Regionali SAP e i colleghi tutti a contattare la Segreteria Generale per farsi inviare tramite mail la documentazione.
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