IL SAP PRESENTE ALLE COMMEMORAZIONI DELL’ISPETTORE FILIPPO RACITI

Il 2 febbraio del 2007 Filippo ha da poco compiuto quarant’anni, vive ad Acireale ed ha una moglie, Marisa, e due figli: Fabiana che ha 15 anni ed Alessio di 8. Quel giorno, c’è una partita di campionato, non una partita qualsiasi per il tifo siciliano ma il derby fra il Palermo e il Catania da giocarsi allo Stadio Angelo Massimino del Capoluogo Etneo. Filippo, che da poco ha chiesto il trasferimento dalla Questura catanese al X Reparto Mobile, è di servizio. Il clima che si respira è caldo, caldissimo, ma le forze dispiegate in campo per l’ordine e la sicurezza pubblica sono imponenti: “come non si erano mai viste” diranno poi alcuni giornalisti al seguito delle squadre di calcio. Il timore, da anni, è sempre lo stesso: che le tifoserie arrivino al contatto e si scateni l’inferno. Filippo è un Ispettore, è uno in gamba, è in Polizia dal 1986 da quando, come fanno i ragazzi in quella parte d’Italia, a poco più di diciotto anni, ha scelto da che parte stare: dalla parte dello Stato, dalla parte delle Istituzioni, dalla parte di chi la mafia, in qualsiasi sua forma si presenti, la combatte giorno dopo giorno indossando con amore una divisa. La situazione fuori e dentro dallo stadio è calda, caldissima, poco conta chi è in vantaggio e chi sta perdendo, è l’occasione giusta per delinquere, per vendicarsi sotto il vessillo di un tifo che nasconde solo odio e criminalità. La partita di calcio lascia presto la scena alla partita dell’ordine pubblico che si gioca fuori dallo stadio: sassaiole, petardi, lancio di oggetti, una follia collettiva, una violenza che dura ben oltre i novanta minuti del calcio regolamentare. Quando la nebbia si dirada, quando la furia cieca di gruppi organizzati di criminali si placa, a terra resta un uomo, un padre, un marito, un figlio, un amico. A terra, indosso ad un uomo esanime, c’è una divisa del X Reparto Mobile, lì qualcuno di colpo da lontano grida: “È l’ispettore Raciti!”. Quel giorno di sedici anni fa, come recita la menzione per la Medaglia d’Oro al valor Civile, “Con spiccata professionalità, non comune determinazione operativa e consapevole sprezzo del pericolo si prodigava nel fronteggiare e respingere un gruppo di facinorosi tifosi catanesi, rimanendo mortalmente ferito nel corso dei violentissimi scontri…” con “Luminosa testimonianza di elevato senso civico, encomiabile altruismo ed eccezionale spirito di servizio, spinti sino all’estremo sacrificio” , alla vigilia della Festa di Sant’Agata,  ci lasciava Filippo Raciti.

Oggi il SAP, con il Segretario Provinciale di Catania Antonio Basile, ha partecipato alle commemorazioni che si sono tenute presso la stele, eretta in memoria dell’Ispettore Filippo Raciti, all’interno dello Stadio Angelo Massimino di Catania.

 


RIUSCITISSIMO CONVEGNO DEL SAP COMO A CANTÙ

Nella giornata di ieri si è tenuto al Teatro Fumagalli di Vighizzolo-Cantù (CO) il Convegno organizzato dal SAP dal nome “Dalla cattura di Provenzano alle infiltrazioni mafiose nella società. La risposta dello Stato”. Ad oggi e con il senno di poi, un nome azzeccatissimo visto che, durante il Convegno, è stata resa nota la notizia che il boss dei boss, Matteo Messina Denaro, era stato da poco arrestato a Palermo dopo 30 anni di latitanza. Un Convegno battezzato con l’arresto dell’ultimo dei Corleonesi.
A presenziare la tavola rotonda come relatori vi erano il Dott. Renato Cortese, Dirigente Generale di Pubblica Sicurezza,  nonché artefice della cattura di Bernardo Provenzano nel 2006, il boss mafioso la cui latitanza durò 43 anni, e la Dott.ssa Alessandra Dolci, Procuratore Aggiunto e Coordinatore della D.D.A. di Milano, magistrato italiano in prima linea nell’ambito della lotta alle mafie.
Altre presenze illustri, che hanno solcato il palco del Teatro Fumagalli di Vighizzolo, il Sottosegretario al Ministero dell’Interno Nicola Molteni e il Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli. Il convegno è stato introdotto da Igor Erba, Segretario Provinciale del S.A.P. di Como affiancato dal Segretario Generale del SAP Stefano Paoloni e moderato dal giornalista Andrea Bambace, direttore di Espansione Tv.
Nessuno si sarebbe aspettato che durante il Convegno, che trattava una tematica tanto delicata e tanto cara al SAP, sarebbe accaduto qualcosa di così grande, tanto che, una volta finiti i lavori, RAI Tre Lombardia ha intervistato a caldo i protagonisti sulla notizia del giorno. Renato Cortese, colui che catturò Bernardo Provenzano, ha dichiarato: «Un grande risultato che lo Stato porta a segno. Un personaggio importante, sicuramente uno degli ultimi esponenti apicali di Cosa Nostra». Altrettanto accalorate le dichiarazioni di Alessandra Dolci, Procuratore Aggiunto e Coordinatore della D.D.A. di Milano: «Oggi è un giorno di Festa, per il nostro Paese, ma la cattura di Matteo Messina Denaro ci induce ad una riflessione sui temi che sono all’ordine del giorno e cioè l’Ergastolo Ostativo e del 41Bis», temi ampiamente dibattuti durante il Convegno e che preoccupano non poco le Forze di Polizia.

 

 

 

 

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CIAO FRANCESCO: IL CORDOGLIO DEL SAP ALLA FAMIGLIA DI FRANCESCO VITALE

Il Sindacato Autonomo di Polizia nel manifestare i più sinceri e sentiti sentimenti di cordoglio, per la scomparsa dell’amico e collega Francesco VITALE, esprime le più sentite condoglianze alla famiglia ed ai suoi cari.

È venuto a mancare il 24 novembre all’età di 88 anni Francesco Vitale, una delle colonne portanti del Sap di Trieste. Aveva contribuito alla nascita e alla crescita del Sindacato Autonomo di Polizia nel capoluogo giuliano in un periodo, la metà degli anni ‘70, contraddistinto da tensioni sociali e terrorismo. Nel 1977 aveva assunto il comando della Sezione Polizia Marittima di Trieste, aveva ricoperto anche il ruolo di segretario provinciale nei primi anni ‘90 contribuendo a scrivere giornate storiche di battaglie sindacali, molte delle quali condivise dai cittadini.

“Persone come lui hanno aperto la strada della libertà sindacale e dell’autonomia nella Polizia di Stato che appena nel 1981, con la Legge nr.121, era stata riformata, smilitarizzata e sindacalizzata. La sua è stata una carriera in divisa ricca di soddisfazioni, onorificenze e attestati di pubblica benemerenza iniziata a Roma dove, a metà del secolo scorso, era stato impegnato a seguito dei viaggi del Presidente della Repubblica, nonché durante le visite pastorali del Papa” ricorda in una nota la Segreteria Provinciale di Trieste.

 

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ROTTA BALCANICA COMELLI (SAP FRIULI VENEZIA GIULIA): I NUMERI DEI RINTRACCI ALLA FRONTIERA SLOVENA SONO TRIPLICATI RISPETTO ALLO SCORSO ANNO

Intervistato da UDINESE TV, il Segretario Regionale SAP Friuli Venezia Giulia, Olivo COMELLI espone una competente e puntuale analisi, di quella che è la situazione sul campo alle Frontiere Orientali. Partendo dalla situazione rilevata nel 2016, quando a Tarvisio furono rintracciati nei primi 5 mesi dell’anno oltre seimila migranti, passando per gli anni della pandemia quando è stata allestito il centro di prima accoglienza della Ex caserma Cavarzerani che ad oggi conta circa 500 persone, sino ad arrivare ai giorni nostri dove la situazione si sta facendo sempre più delicata ai confini sloveni. Dice COMELLI in merito al problema della Rotta Balcanica :”un’emergenza entrata nell’ordinaria amministrazione per la quale non si fa nulla per risolvere il problema” lamentando inoltre la scarsa risonanza che a livello nazionale si dà ad una situazione così delicata. Di seguito l’intervista completa.


ROTTA BALCANICA, TAMARO (SAP TRIESTE): NEI PRIMI SEI MESI DEL 2022 IDENTIFICATE 30 MILA PERSONE DALLA SOLA POLIZIA DI FRONTIERA DI TRIESTE

Il segretario Provinciale del Sap Trieste Lorenzo TAMARO intervistato da “Agenda Terasso” espone le problematiche che gli operatori delle forze dell’ordine affrontano ogni giorno alla frontiera orientale, tappa della cosiddetta “Rotta Balcanica”. In particolare, per capire la dimensione del fenomeno che si sta delineando, dichiara TAMARO: “Ad ottobre del 2021 la sola Polizia di Frontiera (di Trieste ndr) aveva rintracciato 491 persone contro i 1632 dell’ottobre di quest’anno.” Un’ascesa che, come più volte denunciato dal SAP, vede in prima linea quotidianamente gli operatori della sicurezza, i quali, nei primi sei mesi del 2022 hanno identificato alla sola frontiera Triestina oltre 30 mila persone: “Questo fa capire a quale super lavoro venga sottoposta la Polizia di Frontiera di Trieste” conclude TAMARO.

 


POLIZIOTTO FUORI DA ORARIO DI SERVIZIO SVENTA RAPINA MA VIENE COLPITO DA UN CALCIO DI PISTOLA ALLA TEMPIA

Nella notte di domenica 27 novembre a Palermo, attorno alle 3 di notte, un collega fuori dall’orario di servizio mentre si trovava a passare per via Lincoln, ha sentito qualcuno urlare e senza pensarci due volte si è recato nella direzione da cui provenivano le voci.

«Il poliziotto è poliziotto sempre, negli orari di servizio e fuori. Quando fai questo lavoro con dedizione, ti senti in dovere sempre e in qualsiasi momento di difendere chi ha bisogno di te. Esprimiamo la nostra più sentita vicinanza al collega, che ha dimostrato quanto sia importante il giuramento fatto».

«Questa è l’ennesima riprova, che servono più tutele e garanzie funzionali, per permetterci di fare bene il nostro lavoro. Impegno che continuiamo a portare con noi anche al di fuori degli orari di servizio. La nostra è una funzione svolta nell’interesse pubblico e come tale va tutelata»

PALERMO. POLIZIOTTO FUORI SERVIZIO SVENTA RAPINA E VIENE FERITO, SAP: PIÙ TUTELE

(DIRE) Roma, 30 nov. – “Nella notte di domenica 27 novembre a Palermo, attorno alle 3 di notte, un collega fuori dall’orario di servizio mentre si trovava a passare per via Lincoln, ha sentito qualcuno urlare e senza pensarci due volte si è recato nella direzione da cui provenivano le voci. Un uomo stava per essere rapinato da due stranieri, ma il poliziotto avvicinandosi si qualificava facendo scappare uno dei due rapinatori. L’altro ha ingaggiato una colluttazione con l’agente tirando fuori una pistola e colpendolo con il calcio della stessa alla tempia. In quel momento il poliziotto vedendo uscire copiosamente sangue si è bloccato, ma ha comunque sventato la rapina, ponendo in salvo la vita del malcapitato. All’agente sono stati messi 4 punti e diagnosticati 15 giorni di prognosi”. Così, in una nota, il Sindacato autonomo di Polizia. Dice Stefano Paoloni, segretario generale del Sap: “Il poliziotto è poliziotto sempre, negli orari di servizio e fuori. Quando fai questo lavoro con dedizione, ti senti in dovere sempre e in qualsiasi momento di difendere chi ha bisogno di te. Esprimiamo la nostra più sentita vicinanza al collega, che ha dimostrato quanto sia importante il giuramento fatto. Questa è l’ennesima riprova, che servono più tutele e garanzie funzionali, per permetterci di fare bene il nostro lavoro. Impegno che continuiamo a portare con noi anche al di fuori degli orari di servizio. La nostra è una funzione svolta nell’interesse pubblico e come tale va tutelata”. (Com/Red/ Dire) 17:06 30-11-22 NNNN

 

 


CONSEGNATA DAL SAP SICILIA AL DOTT. MANFREDI BORSELLINO LA STELE RAFFIGURANTE I GIUDICI PAOLO BORSELLINO E GIOVANNI FALCONE

Si è svolta questa mattina a Palermo presso i locali dell’XI Reparto Mobile la Riunione Operativa dei Segretari Provinciali SAP della regione Sicilia organizzata dal Segretario Regionale Piero Billitteri. Si è vissuto un momento particolarmente pregno di emozioni quando, durante lo svolgimento dei lavori, è stata consegnata nelle mani del Dott. Manfredi Borsellino l’opera in granito raffigurante i giudici Paolo Borsellino e Giovanni Falcone, realizzata dal Maestro d’Arte, nonché Segretario Provinciale SAP Ragusa, Gaetano D’Amico. Una stele simile, realizzata sempre dall’artista e collega, è stata già posta, durante le celebrazioni del Memorial Day 2022, nel Comune di Comiso (RG) di fianco ad un albero di ulivo appositamente piantato a simboleggiare un messaggio di pace e legalità.

 


ROTTA BALCANICA, TAMARO (SAP TRIESTE): IMPENNATA DI ARRIVI, NON C’È PIÙ TEMPO BISOGNA FARE PRESTO

Il Segretario Provinciale del SAP di Trieste Lorenzo TAMARO, dalle colonne di TRIESTEPRIMA e TRIESTECAFE , fa il punto su quella che è la quotidianità degli operatori delle Forze dell’Ordine alla frontiera triestina della Rotta Balcanica.  “Bisogna fare presto, al pari di quello che si sta facendo con le navi che tentano di arrivare sulle nostre coste. Servono provvedimenti che fermino il mare in piena che arriva da terra sul nostro territorio. Gli operatori di Polizia messi in campo sono sempre gli stessi, francamente del tutto insufficienti a poter gestire un’immigrazione clandestina di queste proporzioni. Sabato 29 ottobre più di 100 persone sono state rintracciate solo dalla Polizia di Frontiera, un numero al quale bisogna aggiungere quello delle altre forze di Polizia e le ormai quotidiane presentazioni spontanee in Questura.” Prosegue ancora TAMARO: “Certo è che così non si può andare avanti! Bisogna fare presto per poter gestire al meglio questa situazione, prima che questa diventi anche un problema di ordine pubblico.


CITTADINANZA ONORARIA AL DR. CORTESE, (SAP): HA IMPERSONATO L’ANIMA DELLA POLIZIA AL SERVIZIO DEL CITTADINO. PALERMO NON LO DIMENTICHERÀ MAI

La Segreteria provinciale del SAP di Palermo esprime riconoscenza e gratitudine al Sig. Sindaco di Palermo Dott. Roberto Lagalla per avere accolto la proposta di candidatura per il conferimento della Cittadinanza Onoraria, al Dirigente Generale della Polizia di Stato Dott. Renato Cortese. Oggi il Sap palermitano, tutte le donne e gli uomini della Polizia di Stato in servizio presso la Questura di Palermo e non solo, nonché tutti i palermitani onesti, abbracciano virtualmente il Dott. Renato Cortese e lo ringraziano per tutto ciò che in tanti anni di onorata carriera ha fatto per la nostra città, affinché la legalità trionfasse sempre. Grazie Dott. Cortese, Palermo non la dimenticherà mai.