Troppi i suicidi fra le forze dell’ordine. Convegno nazionale venerdì al Tessile.

La segreteria provinciale del SAP ha organizzato per venerdì al Museo del Tessile (a partire dalle ore 9) un corso-seminario sul tema “Stress, traumi, tutele”, al quale interverranno numerosi psicologi con esperienza nella tematica. Un convegno nazionale che affronta una tematica molto delicata, che rimane spesso taciuta: i troppi suicidi fra le forze dell’ordine. Nel 2019 si sono registrati 69 casi “dichiarati” di suicidio tra gli appartenenti alle forze di polizia e armate, e in questo primo mese del 2020 già quattro persone in uniforme si sono tolte la vita.


Stress, traumi e tutele per le forze di polizia: convegno del Sap a Busto.

La segreteria provinciale di Varese del Sap organizza un corso-seminario sul tema “Stress, traumi, tutele: confronto su tre tematiche fondamentali che gli operatori delle forze dell’ordine e delle forze armate affrontano quotidianamente, iniziamo a parlarne”.


VARESE. UNA DELEGAZIONE SAP HA INCONTRATO I PICCOLI PAZIENTI ONCOLOGICI

Una delegazione della segreteria provinciale Sap di Varese, si è recata presso il Day Center di oncoematologia pediatrica, incontrando i piccoli pazienti, portando loro doni e un contributo di 500 euro destinato alla fondazione Ascoli.


VARESE. IL SAP FA UNA DONAZIONE PER GLI AMICI A 4 ZAMPE

La Segreteria provinciale Sap di Varese, in occasione delle festività natalizie, ha fatto una donazione all’associazione che gestisce il canile municipale.


VARESE. L’APPELLO DEL SAP: “MALPENSA CRESCE, SERVONO PIÙ AGENTI”

A margine del IX congresso nazionale Sap, la segreteria provinciale di Varese, fa proprie a livello locale, la richiesta di maggiori tutele per gli agenti vittime di aggressioni e sottolinea la necessità di incrementare gli organici.


VARESE: TROPPE AGGRESSIONI NEI CONFRONTI DELLE FFOO

La denuncia del Segretario provinciale Sap di Varese Cristian Sternativo: troppi uomini in divisa aggrediti.

 


VARESE. CRISTIAN STERNATIVO ELETTO SEGRETARIO PROVINCIALE SAP

Cristian Sternativo è stato eletto quale nuovo segretario provinciale Sap di Varese.


Tonelli su Agenparl: Caso Uva, decisione procura generale frettolosa.

L’innocenza degli agenti è incisa nella roccia e questo si rileva da tutto l’iter processuale che ha portato la Corte d’Assise di Varese ad assolvere gli agenti dopo la richiesta del Pubblico Ministero

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POLIZIOTTI E CARABINIERI HANNO TORTO ANCHE QUANDO HANNO RAGIONE – Infodifesa

(di Carlo Giovanardi) – I sei poliziotti e i due carabinieri accusati di omicidio preterintenzionale nei confronti di Giuseppe Uva in quel di Varese, sono stati assolti perché “il fatto non sussiste”, su conforme richiesta anche del Pubblico ministero.

Si è conclusa così dopo otto anni di calvario la triste vicenda di servitori dello Stato, di cui diversi Pubblici ministeri avevano invano chiesto il proscioglimento, mentre il senatore Luigi Manconi del Partito Democratico conduceva una martellante campagna di criminalizzazione.

Pochi giorni dopo l’assoluzione la signora Lucia Uva, querelata da uno dei poliziotti, di cui aveva anche postato la foto su Facebook, è stata a sua volta assolta dall’accusa di diffamazione aggravata perché secondo il giudice monocratico “il fatto non costituisce reato”. La Uva aveva definito “delinquenti” ed “assassini” i carabinieri e poliziotti da lei inoltre accusati di aver picchiato il fratello e di aver addirittura abusato sessualmente di lui.

Il Pubblico ministero nella sua requisitoria, nel caldeggiare la condanna, aveva sottolineato come: “sono stati affermati come veri fatti non desumibili dai dati processuali per additare poliziotti e carabinieri, a distanza di anni come stupratori e sadici picchiatori di persone indifese”.

Tutto questo avviene nel più assoluto silenzio rispettivamente del Presidente del Senato, di quello della Camera e dei ministri competenti, che si guardano bene dall’esprimere la loro soddisfazione quando viene riconosciuta la piena innocenza di servitori dello Stato, assolti da infamanti accuse, e fanno finta di niente davanti ad una continua semina di odio nei loro confronti, salvo ipocritamente intervenire con lacrime di coccodrillo quando perdono la vita “nell’adempimento del dovere”

Fonte: InfoDifesa.it