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#notav, condanne per i facinorosi e provvisionale per il SAP: Giustizia stavolta e’ fatta! (lancio Agenzia Parlamentare)
La valanga di cartoline al Premier Renzi continua, NOI combattiamo… NO ALLA CHIUSURA DEI PRESIDI E DEGLI UFFICI DI POLIZIA (La battaglia del SAP sul territorio)
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Sap Nazionale su LIBERO: cartoline al premier
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UNO MATTINA e molto altro…
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TG5: reati in aumento e taglio ai presidi
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#notav, nuove accuse di terrorismo: cosa aspetta la politica a fare qualcosa di concreto? Si aspetta, forse, il peggio? (lancio agenzia ANSA)
(ANSA) – TORINO, 10 DIC – “Ormai in Valle di Susa non è più
soltanto una questione di ordine pubblico. Il salto di qualità
in chiave eversiva e terroristica, pone un problema politico, ma
purtroppo sul tema la politica è da anni assente”. Lo sostiene
Gianni Tonelli, segretario generale del sindaco di polizia Sap,
commentando le nuove accuse di terrorismo mosse dalla Procura di
Torino nei confronti di tre anarchici No Tav.
“Non vorremo, purtroppo, che qualcuno sia in attesa del
peggio per fare qualcosa”, aggiunge Tonelli, secondo cui “a
pagare le spese delle violenze e delle devastazioni di questi
professionisti del disordine sono da anni le donne e gli uomini
della Polizia di Stato”.
“La Procura della Repubblica di Torino, e in particolare i
pubblici ministeri Padalino e Rinaudo, stanno svolgendo assieme
alla Digos, non da ora, un lavoro straordinario, attento e molto
difficile che punta a far luce sul legame tra le frange più dure
del movimento No Tav e gruppuscoli che in maniera più o meno
esplicita si richiamano all’eversione e al terrorismo – conclude
-. Dobbiamo essere vigili e debbono esserlo soprattutto coloro
che, legittimamente, si oppongono all’alta velocità in
Valdisusa” (ANSA)
Spy Pen a TORINO in distribuzione ai colleghi delle Volanti e dei Commissariati (STAMPA, REPUBBLICA e ADNKRONOS)
#piazzapermanente, il Camper SAP/Consulta Sicurezza a CHIETI (FOTO + RASSEGNA STAMPA)
Rassegna stampa
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Chiusura Presidi e Uffici di Polizia, il Dipartimento tira dritto e il SAP si oppone al taglio selvaggio (esito della riunione ministeriale e tabelle)
Per quanto riguarda gli Uffici di Frontiera, il Direttore Pinto ha riferito che i criteri utilizzati per decidere la rimodulazione di alcuni Uffici rispetto alla loro originaria funzionalità sono di tre tipi:
– Attività extraschengen svolta.
– Flussi di transito alla frontiera.
– Risultati di polizia di frontiera conseguiti.
Saranno soppressi, inoltre, gli Uffici di Zona di Frontiera con sede a Torino e Napoli.
Per quanto riguarda gli Uffici operativi una parte sarà trasformata in Commissariati di P.S. ed un’altra trasformata in Presidio dipendente dalla locale Questura. Alleghiamo la tabella completa.
L’organico attuale della Polizia di Frontiera consiste in circa 4.650 unità rispetto alle 4.750 previste e dopo l’attuale rimodulazione si dovrà assestare intorno alle 3.680 unità.
Il SAP ha manifestato la propria contrarietà a questo progetto per i ben noti motivi . Il taglio lineare di Uffici di Polizia senza una prioritaria riforma dell’apparato della sicurezza non ha alcun significato. Con sette Forze di Polizia che destinano ciascuna circa il 60% di risorse umane nella logistica lo spreco è evidente. Inoltre, porre numerosi Uffici di Frontiera alle dipendenze delle Questure e dei Commissariati significherà certamente un’ importante dispersione di competenze professionali.
La nostra battaglia continua…
Le tabelle
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1.000 uomini in meno per la Polizia di Frontiera (lancio agenzia ANSA)
(ANSA) – ROMA, 19 NOV – “La polizia di frontiera perde oltre mille uomini”. Lo afferma il segretario del Sap Gianni Tonelli
sostenendo che il Dipartimento della Pubblica sicurezza attuerà
una “rimodulazione dell’organico complessivo, che diminuirà da
4.750 a 3.680 unità”.
Il Dipartimento, prosegue Tonelli, “ci ha ribadito che
saranno chiusi centinaia di presidi e uffici di polizia”. Per
quel che riguarda la polizia di frontiera “saranno soppressi gli
uffici di zona di frontiera con sede a Torino e a Napoli, una
parte degli uffici operativi saranno trasformati in
commissariati e altri in presidi minori diventeranno dipendenti
dalle Questure”.
Si tratta, sostiene il sindacato, di un
“ulteriore depauperamento che si unisce alla soppressione di
tantissimi posti Polfer e Stradale, oltre all’azzeramento della
postale e della squadre nautiche”.
Spending rewiew e tagli “ancora una volta li pagano i
poliziotti e i cittadini mentre sprechi e duplicazioni rimangono
intatti. Ed infatti – conclude Tonelli – da parte del
Dipartimento della pubblica sicurezza non vi e’ ad oggi alcuna
apertura che vada nella direzione di una riduzione del numero di
forze di polizia e di una vera riforma dell’apparato della
sicurezza”. (ANSA)
Assemblee SAP con il Segretario Generale a TORINO e BIELLA (foto)
TORINO
BIELLA
Ennesima mattanza contro la Polizia, 19 colleghi feriti e assalto alla Questura (lancio agenzia ANSA)
(ANSA) – BOLOGNA, 19 OTT – «Da Torino a Bologna, da Milano a Napoli registriamo un crescente disagio sociale che trasforma manifestazioni legittime in occasioni di scontro e violenza. L’autunno caldo che stiamo vivendo è figlio certamente dei gravi problemi economici e sociali del Paese, ma c’è chi alimenta il malcontento, chi soffia sul fuoco». È quanto dichiara, in una nota, Gianni Tonelli, segretario generale del Sap-Sindacato Autonomo di Polizia. C’è «chi come la Fiom-Cgil accusa la Polizia di uso eccessivo della forza – osserva – senza alcuna autocritica. Un film già visto negli anni Settanta, dove a pagare furono soprattutto poliziotti e carabineri con morti e feriti. Un film – aggiunge Tonelli – che ci auguriamo di non vedere più ma l’assenza della politica, a partire da quella del ministro Alfano, rischia di esporre ogni giorno di più le forze di polizia che sono e restano l’ultimo e unico baluardo per la salvaguardia delle istituzioni democratiche». Quanto a Bologna, sottolinea il segretario generale del Sap, «ieri si è consumato un fatto gravissimo con l’assalto alla Questura, che ricorda gli analoghi episodi di Roma di qualche anno fa, e alcuni agenti feriti. Il partito dell’anti-Polizia, che trova ampie sponde nel mondo della politica e di taluni media – prosegue – è sempre pronto a metterci sulla graticola in caso di presunti abusi. Non una parola però viene spesa quando siamo noi a rimanere vittime. E ogni anno sono 6.000 i poliziotti feriti. Qui – chiosa – bisogna cambiare verso. O le cose non potranno che peggiorare». (ANSA). AG 19-OTT-14 15:37 NNN