Una doppia soddisfazione caratterizza la brillante operazione con la quale due agenti in servizio presso la questura di Terni sono riusciti a salvare la vita a un uomo. Innanzitutto per essere riusciti a far desistere il soggetto dal suo intento suicida, in più dall’aver appreso che i protagonisti di questo salvataggio appartengono alla famiglia del Sap. A loro vanno naturalmente i nostri più sentiti complimenti per la professionalità e prontezza dimostrata.
IL PLAUSO DEL SAP AGLI AGENTI CHE A TERNI HANNO SALVATO IN EXTREMIS UN UOMO
TERNI. SICUREZZA, LA POLIZIA HA BISOGNO DI DOTAZIONI IDONEE
Giubbotti antiproiettile e taser. Gli uomini e le donne delle Forze dell’Ordine hanno bisogno di dotazioni idonee che gli permettano di svolgere il proprio servizio in sicurezza
TERNI. CARABINIERE FERITO, IL SAP: «TROPPI RISCHI, SERVE IL TASER»
Tra le tante prese di posizione, anche il Sap rivendica maggiori tutele per il personale che opera in strada. «OCCORRONO pene severe e certe per quanti si rendono responsabili di simili condotte – osserva il segretario provinciale Luca Paolucci -. Dal primo giugno all’8 luglio a livello nazionale si sono registrati ben 47 episodi di violenza nei confronti di operatori di polizia, con il ferimento di 80 colleghi». «Servono anche dotazioni idonee – continua Paolucci – affinché il servizio reso alla comunità sia efficace e sicuro. In situazioni come questa non possiamo che rivendicare, ancora una volta, la dotazione del Taser.
TERNI. LUCA PAOLUCCI ELETTO SEGRETARIO PROVINCIALE
Si è svolto il congresso locale presso la Segreteria Provinciale Sap di Terni, a seguito del quale è stato eletto nuovo Segretario, Luca Paolucci.
TERNI, POLIZIOTTO ACCOLTELLATO MENTRE PERQUISICE. IL SAP ESPRIME APPREZZAMENTO PER IL SACRIFICIO
Drammatico episodio in pieno centro a Terni: poliziotto ferito ad una mano mentre tentava di perquisire un uomo senza documenti.
Il Sap sprime apprezzamento per il grande sacrificio dei colleghi,
TERNI. RISCHIO CHIUSURA POSTALE: L’ALLARME DEL SAP
I tagli alle risorse per la sicurezza si stanno abbattendo anche sulla pelle dei cittadini di Terni.
UN RIORDINO ANCORA TUTTO DA CAPIRE
accompagnato dal neo direttore centrale delle Risorse Umane dr. Papa, che ha illustrato l’ultimo progetto
partorito dal gruppo di lavoro istituito dal Dipartimento e dal confronto con le altre Amministrazioni
e corpi interessati.
La grande novita’ e’ la disponibilita’ aggiuntiva di 390 mln di euro…presunta!
In attesa di quanto determinera’ la legge di Stabilita’ il progetto ha costruito una proposta facendo conto sui
noti 119+28 mln e su questi soldi che evidentemente qualcuno ha promesso ‘a babbo morto’.
A riguardo restano due grosse perplessita’: la prima e’ legata alla provenienza di tali risorse visto che il
pesante dimagrimento dell’organico totale della Polizia, circa 11 mila unita’, ha fatto risparmiare un gruzzolo
rilevante e la seconda attiene al destino dei famosi 80 Euro su cui non vi sono ancora garanzie: rimarranno,
verranno falcidiati dalla tassazione o saranno dirottati proprio per il riordino?
Fosse così significherebbe che ritorniamo al solito sistema delle tre carte e delle banconote che escono da una
tasca per entrare nell’altra: altro che aumenti!
Verificheremo presto con l’uscita della Legge di Stabilita’ nei prossimi giorni.
Ragionando sulle cifre annunciate si dovrebbe disporre percio’ (condizionale obbligatorio) su quasi 540 mln.
L’Amministrazione avrebbe scelto di utilizzarne ben 460 per una ‘spalmatura’ generale, operando un aumento dei
parametri stipendiali di tutte le qualifiche.
Per contro, gli interventi sullo sviluppo delle carriere sono stati ritoccati in modo del tutto insignificante
rispetto alle proposte fin qui presentate, confermando, di fatto, che la volontà di spostarsi dall’impianto gia’ presentato tre
volte e’ quasi nulla.
In particolare restano irrisolte tre grosse questioni, quelle principali e sulle quali vi era stata una chiara
presa di posizione del SAP: l’unificazione dei ruoli di base, l’inquadramento di tutti gli Ispettori ante
195/95 in un Ruolo Speciale ad Esaurimento, da alimentare successivamente con tutti gli altri attuali Sostituti
Commissari, e la dirigenzializzazione di tutti i funzionari.
Al traino vi sono comunque un’altra lunga serie di temi che vanno dalla retropubDatezione giuridica dei corsi 15°, 16° e 17°
Sovrintendenti, all’uniformita’ dei sistemi di progressione (non concorsi per alcuni e selezione a scrutinio per altri!),
dal requisito del title di studio, alla comparazione con le altre polizie, e molto altro.
In particolare risulta inaccettabile che la sola Polizia debba richiedere agli interni che accedono alle qualifiche predirigenziali
la laurea quinquennale e non invece il previsto title triennale come in tutto il Pubblico Impiego: il SAP, percio’, non la pensa
come Tiani del Siap e la consociata Associazione Funzionari che spingono esclusivamente per la quinquennale.
Da considerare che il danno e’ doppio se accoppiato al fatto che il Ruolo Speciale viene espressamente abolito e,
salvo la parentesi ad esaurimento, PER GLI INTERNI SI CHIUDONO TUTTE LE PORTE DI ACCESSO AL RUOLO DIRETTIVO SENZA LUREA MAGISTRALE.
La pervicacia con cui il Dipartimento e’ arroccato su questo schema unito alla dichiarata (ma tutta da verificare) disponibilita’ al dialogo
circa la declinazione pratica dei principi enunciati fa intendere che questo riordino è fortemente voluto.
Cio’ e’ un bene, ma deve produrre un reale beneficio.
Certo non siamo tutti uguali al tavolo dei rappresentanti del personale e c’e’ pure qualcuno che pare aver per unica preoccupazione quella
di elogiare i meriti di questo Governo (!!!) e qualcun altro che ci tiene a precisare che vanno banditi i concorsi dall’esterno
(riservare più posti agli interni sarebbe forse un disvalore?).
Per ultimo vogliamo anche preoccuparci ora, perche’ poi sarebbe troppo tardi, che questo ritocco dei parametri, da fare in fretta e
furia, non serva magari a farci digerire future delusioni sul piano del contratto e sul destino degli 80 euro.
Per dare un giudizio adeguato e fornire il miglior contributo alla trattativa abbiamo deciso di mettere sul nostro sito
il documento integrale e dare a tutti la possibilita’ di commentarlo attraverso 4 forum (che saranno attivati a brevissimo) dedicati ai diversi ruoli.
La parola ai colleghi!
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Tutela e sostegno della maternità e della paternità. Attuazione delle modifiche apportate dal D. Lgs. N.80/2015
Leggi la circolare del Dipartimento
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Rivoluzione per buoni pasto e generi di conforto: DA MIRAGGIO A REALTÀ?
Per quanto riguarda la possibilità di ricorrere ai buoni pasto nelle sedi disagiate si è convenuto che, fino a modifica dell’attuale norma che lo esclude in via ordinaria, verrà accorpubDate laddove risulti mancante una mensa dell’Amministrazione e non sia oggettivamente possibile stipulare convenzioni con esercizi pubblici.
Sarà poi possibile, finalmente – è proprio il caso di dirlo –, ottenere il buono pasto nei casi in cui il servizio non consente l’utilizzo del servizio mensa: si tratta delle situazioni dove l’evidenza dei fatti dimostra l’obiettiva impossibilità di pranzare e/o cenare a causa dell’attività svolta. Il SAP ha indicato due casi esemplificativi, la chiusura domenicale di molte mense e la copertura del turno 14/22 nella rotazione continuativa dei servizi interni.
Intavolata una proficua discussione sulla consumazione dei pasti in OP, servizio che dev’essere garantito in modo uniforme e ad un livello soddisfacente, prevedendo l’accesso alla mensa o al ristorante all’uopo convenzionato e, solo in via residuale, con formule alternative. Il “sacchetto” e le altre formule sostitutive devono però rispondere a criteri accettabili per sostanziosità e gradevolezza. Il SAP ha posto l’accento anche sulla diffusa tendenza al ricorso dei suddetti surrogati anche in situazioni dove necessità ed urgenza non paiono affatto giustificate: caso emblematico quello della Questura di Bologna che insiste nel fornire al personale in OP pietanze contenute in vaschette di alluminio da consumare sui sedili degli automezzi di servizio, o appoggiati a qualche arredo urbano, possibilmente lontano dagli sguardi della gente. Soluzioni indecorose che vanno scongiurate.
Per ultimo è stato analizzato l’annoso problema dei generi di conforto risolvibile con la conversione delle derrate nel loro controvalore. La modalità più semplice e pratica pare quella dei normali buoni di consumo, vecchio progetto finora mai decollato.
Il terzo incontro, che sarà calendarizzato entro la fine di questo mese, potrà dare continuità ad un buon lavoro che promette di portare concreti miglioramenti per tutti gli operatori, ma sopra al quale continua purtroppo ad aleggiare l’odiosa minaccia di aumento del costo mensa. Si tratta di un’iniziativa che avverseremo con tutti i mezzi possibili, così come abbiamo fatto 2 anni e mezzo fa riuscendo, da soli, a scongiurarla.